"Perché se voluto venire anche tu." Dico agitando le mani. "Perché devi rendermi così difficile avere amici e ragazzi. Tu avevi detto che non te ne importava niente di me. A me non importa niente di te. Mi importa di Zayn ecco perché ci sono uscita ed ecco perché sei voluto venire anche tu. Dimmi cosa vuoi da me, perché, sul serio, non l'ho capito."
"Voglio che mi perdoni e che iniziamo a frequentarci." Dice mentre si ferma in un parcheggio per poi togliersi la cintura, girarsi verso di me e appoggiarmi una mano sulla spalla e l'altra sulla gamba. "Non dire che non mi importa niente di te perché se no non sarei venuto qui oggi per rovinarti l'appuntamento."
"Quindi il tuo scopo è quello di rovinarmi la vita fino a quando non deciderò di stare con te superando tutto ciò che mi hai fatto?" Gli chiedo retoricamente.
"Esatto. Insomma Mel, parliamoci chiaro, tutte le ragazze che ho avuto è stato grazie al mio carisma e per il modo di approcciarmi con gli altri. Tu non sei una di quelle ragazze che guarda solo l'aspetto esteriore. Da te mi posso aspettare degli insulti o lusinghe per il mio modo di essere. Forse più insulti che altro. Ma è questo che voglio. Non voglio che una persona stia con me per i soldi, il fisico e la fama. Voglio una ragazza.. come te. Voglio te."
"E con ciò ti aspetti che io mi addolcisca e che mi butti tra le tue braccia?" Gli chiedo cercando di allontanarmi dalle sue mani che sanno esattamente come accarezzarmi in modo tale da farmi sentire i brividi. Senza dire niente prende la mia testa tra le mani e avvicina le sue labbra alle mie. Con difficoltà faccio passare la sua lingua nella mia bocca, ma alla fine gli apro l'accesso. E' impossibile resistergli. Il modo in cui un solo bacio posso mandare tutto a puttane e ricordati che in quel momento in quella stanza ci siete solo tu e lui è incredibile.
Dopo poco decido di tornare alla realtà, dove io sono la ragazza nuova che studia sodo e che ama stare con i sui genitori, che prima di riposarsi vuole controllare di avere fatto tutti i compiti e di aver ripassato tutti gli appuntamenti del giorno successivo. Harry invece è il ragazzo popolare, stupido, che passa i suoi pomeriggi a uscire con gli amici e giocare a pallone perché tanto i compiti sa già che li copierà il giorno dopo. Sono due universi completamente differenti che per un attimo si sono scontrati, ma che subito tornano ad allontanarsi per rincontrarsi tra qualche altro milione di anni dopo. Morale della favola: mi allontano da un bacio che ho creduto durasse per sempre.
"Dimmi che, con questo bacio, non provi niente e ti riporto a casa e ti lascio in pace per sempre." Mi dice lui non allontanandosi troppo da me. "Andiamo Mel, hai sentito anche tu che per un momento eravamo solo noi due e non c'era Zayn, i genitori, gli amici e i fratelli. Solo noi."
"Non ho provato niente." Dico e una volta finita la frase lui si ricompone sul sedile, rimette la cintura e accende l'auto per poi ripartire per andare a casa mia. Per il resto del viaggio durato più o meno cinque minuti Harry rimane in silenzio e per questo mi sento in colpa per ciò che gli ho detto. Appena arrivati a casa nello stesso momento in cui l'auto si spegne Harry apre la sua portiere e va a prendere una sporta dal baule. Una volta che sono scesa me l'allunga e io senza dire niente la prendo e lo ringrazio per un sorriso.
"Te l'ho preso pensando che le cose sarebbero andate diversamente, ma di certo non lo tengo io nè lo ridò indietro." Mi dice mentre si gratta la parte dietro del collo.