Auguri Harry <3
Qualcuno mi sta portando fuori dal locale, ma ancora non capisco chi. Sono preoccupata perché non riesco a distinguere la figura che mi ha portato fuori. Riconosco solo che è un maschio, muscoloso. Inizio ad avere paura... Per colpa dell'alcool non riesco a capire chi sia l'uomo fino a quando non mi porta sotto un lampione e si gira stringendomi le spalle con le sue mani grandi e scuotendomi. Era Harry.
"Che cazzo stavi facendo?" Mi chiede.
"Niente." Gli rispondo cercando di liberarmi dalla sua presa.
"Avevi le mani di quel tipo sul culo e la sua lingua nella tua bocca. E questo per te è niente?" Continua lui urlandomi contro. Per fortuna che siamo usciti e che nel parcheggio non c'è nessuno.
"Chi cazzo sei tu per farmi la predica. Ti ho conosciuto appena 3 ore fa e già ti comporti come mia madre. E poi cosa ti interessa di me. Sei fidanzato giusto?" Gli chiedo io sapendo, però, già che la risposta non mi sarebbe piaciuta.
"Si sono fidanzato, ma sta sera se ti succede qualcosa ci vado anche io di mezzo, perché mia mamma romperebbe." Mi risponde lui mentre mi prende un braccio e mi porto fino a dove è parcheggiata la macchina.
"Mi fai male." Urla mentre con uno strattone mi tolgo dalla sua presa.
"Scusa. Ora Sali." Mi dice mentre mi apre la portiera e mi fa segno con la mano. Io non voglio discutere. Voglio andarmene il prima possibile da lì e da lui, quindi salgo in silenzio e aspetto che l'auto si riscaldi. Dopo due minuti di viaggio squilla il telefono a Harry.
"Pronto, mamma stiamo arrivando non posso parlare. Ci vediamo tra 5 minuti." Dice al telefono per poi spegnare la chiamata e appoggiarlo nel porta oggetti. Dopo pochi minuti gli arrivano due messaggi di fila. Entrambi di Zayn. Dallo schermo ho visto che in uno gli ha chiesto dove fosse e nell'altro il mio numero. Che carino vuole il mio numero...
Pur sapendo che gli sono arrivati due messaggi non toglie le mani dal volante e gli occhi sulla strada. Come aveva detto a sua mamma dopo 5 minuti siamo arrivati. Aspetto che parcheggi la macchina per poi scendere e dirigermi verso casa sua. Non l'aspetto, cammino veloce e cerco d'arrivare il prima possibile a casa.
"Melissa aspetta.." Mi chiama lui da pochi metri dietro di me. Così mi giro e lo vedo camminare dietro di me.
"Hai dimenticato il telefono in macchina. Tieni." Mi dice mentre me lo porge. Io lo prendo e appena compio questo gesto lui mi supera e va verso la porta d'entrata. Perché mi sono illusa anche solo per un secondo che mi avesse chiamato per chiedermi scusa per avermi urlato contro o che provi qualcosa per me... Ma come può provare qualcosa per se ci siamo conosciuti oggi. Sono solo io quella stupida. E che stupida. Ragiono un po' e poi lo seguo dentro l'abitazione.
"Allora com'è andata?" Mi chiede mia mamma appena sono entrata in casa.
"Bene, ma è mezzanotte e un quarto e domani c'è scuola. Forse è meglio andare." Le propongo. Così lei acconsente e richiama tutta la famiglia all'entrata per prepararsi e salutare la famiglia Styles. Una volta pronti saluto tutti, tutti tranne Harry. Non mi va di rivederlo domani e soprattutto non mi va che venga a casa nostra per studiare. Non voglio passare tempo con lui se non quello delle lezioni che è obbligatorio, ma se lo chiedessi a mia mamma le dovrei dare una spiegazione di questa mia decisione e sinceramente non mi va di raccontarle ciò che mi è successo stasera così ho deciso di stare zitta.
Saliamo in macchina e dopo circa dieci minuti di silenzio arriviamo a casa. Una volta che papà ha parcheggiato scendo dalla macchina ed entro subito in casa per correre su per le scale e entrare in camera mia. Abbiamo una casa abbastanza spaziosa per via del lavoro di papà. Quindi ho una camera solo per me, distante da quella dei miei genitori. Mi tolgo subito i vestiti e metto il pigiama per poi prendere il telecomando e buttarmi sul letto per accendere la televisione e guardare uno di quei programmi sulle malattie delle persone. Non che mi interessasse l'argomento è solo che non c'era nient'altro anche perché dopo circa 15 minuti già dormivo.
La mattina seguente a svegliarmi è la mia maledettissima radio-sveglia. La cosa peggiore? Quando la radio si è accesa per svegliami stavano trasmettendo Animals. Alle 7.10 di mattina. Che logica. Dopo cinque minuti nell'incertezza se alzarmi o meno, vado in bagno, faccio pipì, mi faccio una doccia solo corpo di cinque brevissimi minuti e torno in camera mia con un telo attorno al corpo. Vado dai cassetti della biancheria e prendo un paio di mutande e un reggiseno pulito, per poi indossarli. Vado poi verso l'armadio dove prendo un paio di jeans, una maglietta bianca, i miei anfibi neri e per finire metto il mio giacchetto di pelle. Una volta pronta mi lego i capelli in una coda da cavallo e per finire prendo lo zaino e le cuffie con il cellulare per poi accenderlo. Mentre scendo le scale noto che la notte precedente mi è arrivato un messagio.