CAPITOLO OTTO.

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Ero agitato per quello che mia sorella voleva dirmi...
Anche se sulle sue labbra c'era un sorriso avevo comunque timore...

"Vuoi parlare o no?! Mi stai letteralmente uccidendo Gemma!" Alzai la voce. Stavo davvero morendo,morendo dalla voglia di sapere.

"Va bene,va bene...." le scappò una risata,poi continò.

"Ieri ho parlato con il preside riguardo tutta la faccenda di questi 2 anni di malmenaggi nei bagni o negli sgabuzzini e del tuo andamento e rendimento scolastico...."

"E con questo...?" Non capivo dove volesse andare a parare.

"Dato che quello che è successo è molto grave e il tuo rendimento scolastico è ottimo abbiamo deciso che,dato che manca una settimana alla fine della scuola e all'inizio delle vacanze estive,potresti non andarci e cosi iniziare definitivamente le vacanze a partire da ora!" Disse con il solito tono che si usa quando annunci una sorpresa.

"Ok....stai ovviamente scherzando....dove sono le videocamere?" Mi guardai attorno alla ricerca di possibile videocamere.

"LO SCHERZO È RIUSCITO!"gridai per far si che le (inesistenti) videocamere riuscissero a sentirmi.

Gemma rise e nel mentre si catapultò al fianco del suo adorato fratellino.

"Ma no scemo.....nessuna videocamera e nessuno scherzo.... se tu vuoi,da oggi,sei ufficialemente in vacanza." Mi sorrise e io ricambia il sorriso con l'aggiunta di un paio di fossete.

"E c'è bisogno di chiedere?! Di sicuro non muoio dalla voglia di tornare in quell'inferno comunemente chiamato scuola e sopportare gli sguardi disgustati,i commenti gelidi e le botte pesanti di Tom & Gerard..." dissi un po' tristemente.

Perchè la mia vita deve fare schifo cosi?
Se non avessi fatto coming out i miei genitori non mi avrebbero quasi ucciso,anche se gia mi odiavano,e non mi avrebbero sbattuto fuori di casa e Tom e Gerard...beh loro hanno molteplici motivi oltre al mio orientamente sessuale.

"Perfetto allora stasera si festeggia!" Mi sorrise e mi abbracciò fortemente,abbraccio che ricambiai con altrettanta forza.

"Che piani hai in mente?" La guardai con curiosità sul mio volto.

"Cena e teatro? Stasera c'è un pianista abbastanza conosciuto e,a quanto sentito da Trina*,è anche abbastanza bravo. So che ti piace il pianoforte e ho voluto approfittarne....quindi ci stai?" Mi sorrise dolcemente e io le saltai al collo.

"Grazie Gemma....per tutto...davvero..." le mie dita si stavano intrecciando nei suoi capelli lisci spaghetto,d'orati con dei riflessi nocciola.

"Ti voglio bene piccolo. Chiamo Aaron per informarlo della grande serata!" Mi baciò la fronte e si catapultò in salotto per prendere il telefono.

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"Harry! Tra 5 mimuti ti voglio fuori da quel bagno,lavato,asciugato e stirato per uscire capito?!" Sempre la solita gentilezza di Gemma. Annuii pur sapendo che lei non potesse vederlo.

Prese la sua lametta e si mise seduto contro la porta.
Tracciò vari tagli ai polsi.
Vari tagli alle cosce e ai fianchi.
Si bendò il tutto e si rivestì.

Si mise una semplice camicietta bianca evitando di risvoltinare (LOL😂 NUOVA PAROLA NEL DIZIONARIO)
Le maniche per non mostrare i bendaggi.
Un paio di skinny jeans neri e stivali scamosciati marroni ai piedi.

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La cena passò tra chiacchere e risate. Passò velocemente..

Arrivarono al teatro ed Harry non vedeva l'ora.
Il pianoforte era l'unico strumento che riusciva a tenere insieme i pezzi del suo cuore.
Il pianoforte rappresentava la sua anima.
Lui si diceva sempre:
"La vita è come un pianoforte: i tasti bianchi rappresentano la felicità e i tasti neri la tristezza. Ma qualunque sia il cammino della tua vita, bisogna ricordare che anche i tasti neri servono per fare musica"
Ed era vero. Come Gemma mi diceva sempre c'è bisogno di una salita,piena di problemi e sconforto. Persone che cercano solo di buttarti giu e di renderti più dura la salita ma arriverai finalmente al culmine della montagna e la felicità pian piano si farà strada nella tua vita e potrai respirare nuovamente.

Entrammo in teatro e finalmente lo spettacolo iniziò.
Maurizio Pollini. Pianista Italiano.
Inutile dire che è stato fantastico e che mi sono immedesimato nella musica completamente.

"Allora piccolo Harry,ti è piaciuto?" Chiese Aaron,sorridendo, tenendomi la porta di uscita e facendomi passare per primo.

Annui e rientrammo in macchina per tornare a casa.

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"Harry!" Sentii scuotermi una spalla.

Grugnii in risposta e aprii un'occhio per sbirciare l'ora.
Erano solo le 7 e 30.
Mi portai il cuscino sopra la faccia.

"Harry,muoviti....dobbiamo andare via. Subito!"
Sentii il suo tono preoccupato e il suo respiro affannato.
Decisi di togliermi il cuscino dalla faccia e aprire gli occhi e,non lo avessi mai fatto,vidi Gemma in lacrime a prepararmi la valigia.

"Gemma ma cos-" si girò di scatto ed iniziò ad urlare.

"HARRY,CAZZO,PUOI SEMPLICEMENTE ALZARTI E VESTIRTI?!" Sobbalzai per il tono arrabbiato e leggermente spezzato dal pianto e mi alzai.

Corsi in bagno....mi vestii con una semplice t-shirt bianca,un paio di skinny neri con un leggero strappo all'altezza delle ginocchia e all star bianche ai piedi.
Corsi di sotto e vidi Aaron,in cucina,insieme a delle valigie.

"Aaron..." si girò di colpo,preso alla sprovvista, per poi sorridermi.

"Hey piccolo..." un sorriso triste gli si formò sul volto.

"Cosa sta succedendo?" Distolse lo sguardo e si guardò i piedi. Capii che non era una cosa piacevole.

"FORZA ANDIAMO!"corse Gemma dalle scale,con la valigia di Harry, prese le chiavi di casa e corse fuori.

"Gemma!" La chiamai ma era decisa ad uscire cosi la bloccai afferrandole il braccio e facendola girare verso di me cosicchè,finalmente,la sua attenzione ricadde su di me.

"Mi vuoi spiegare che diavolo succede?! Perche mi hai svegliato cosi presto e stiamo partendo per non so nemmeno dove?! Ho 19 anni,non sono più un bambino,quindi,quando finalmente ti sarai resa conto che io sono cresciuto e che urlare e correre non è la soluzione me lo puoi spiegare?!" Gli occhi di Gemma erano ancora colmi di lacrime e terrore. Mi avvolse in un'abbraccio spacca costole. Le accarezai i capelli e la lasciai sfogare tranquillamente prima di parlare.

"Te ne parlo in macchina va bene? Ora perfavore vai con Aaron intanto io chiudo la porta di casa ok?" Mi prese il volto tra le mani,mi morsi il labbro ed annui.

Questo non prometteva nulla di buono...

Eccociiiiiii

Ormai sapete tutto quindi non sto a spiegarvi che potete scrivermi...

BUONA LETTURAA💜

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