Rose POV
Dopo aver ordinato ciò che volevamo ci andammo a sedere ad un tavolo. Liam si mise di fronte a me, mentre sorrideva. Avevamo un ora per la pausa pranzo prima di tornare al lavoro, così da avere il tempo di parlare e mangiare.
"Quindi, Mr William è stato gentile con te?" Mi chiese Liam, sollevando il sopracciglio.
"Non molto, era arrabbiato perché ero arrivata in ritardo con il suo caffè ed aveva iniziato a dirmi che non dovevo divertirmi in giro," gli risposi, facendo spallucce.
"Ahh.. sarà spesso così muffin, l'ha fatto con tutte le sue assistenti, ma tu puoi fargli mettere la testa a posto," mi disse Liam.
"Hai ragione. È strano però, prima è gentile e premuroso e subito dopo è scortese. Perché si comporta così?" Feci spallucce, pensandoci. C'era una ragione? O era sempre stato così?
Guardai Liam che iniziò a ridere.
"Gentile e premuroso? Non ho mai visto Mr William ridere in vita mia," sollevò il sopracciglio.
Lo guardai confusa mentre parlava.
"Beh, io l'ho visto ridere un paio di volte."
I suoi occhi si spalancarono, così come la sua bocca.
"Per quanto ne so io, le persone non l'hanno mai visto sorridere e tu invece, l'hai visto addirittura ridere." Annuii con la testa, facendo spallucce.
"Posso chiederti da quanto lo conosci muffin?"
"Smettila di chiamarmi così," ridacchiai "lo conosco da una settimana, non andiamo molto d'accordo anche se vivo con lui."
"Cosa? Vivi con lui?" Mi chiese Liam, chiaramente scioccato.
"Sì, mi ha detto che potrebbe aver bisogno di me in qualsiasi momento ed ha insistito affinché stessi in casa sua." Gli riposi.
"Dio, questo è strano. Mr William non ha mai permesso a nessuna ragazza di entrare in casa sua, perlomeno da quello che si dice in giro. Se voleva fare qualcosa con una ragazza andava sempre in hotel. Quindi perché ti sta permettendo di vivere con lui?"
Ero confusa. Era vero, perché mi trattava in maniera differente? Era per pietà o per altro?
"Come sai tutte queste cose?" Gli domandai.
"Non sono difficili da sapere, va a letto con tante donne e dopo le voci si spargono velocemente. Non gli interessa di quello che la gente pensa di lui." Mi disse, facendo spallucce. "Comunque, dimentichiamoci di lui, raccontami qualcosa di te, Rose."
Stavo iniziando a parlare quando la cameriera arrivò con i nostri piatti, stava cercando di attirare l'attenzione di Liam facendo ondeggiare i fianchi e sbattendo ripetutamente le sue ciglia finte.
Roteai gli occhi, non potevo biasimarla. Liam era molto attraente, ma non quanto Damon. Aspetta cosa? Rose, smettila di dire così! Mi rimproverai, scuotendo la testa.
Liam non sembrava averi notato, perché era troppo impegnato a guardare il suo piatto ed a parlarmi.
Ridacchiai quando mi guardò prima di uscire fuori.
"Cosa c'è di così divertente muffin?" Mi chiese Liam.
"Non l'hai vista? La cameriera ha cercato in tutti modi di attirare la tua attenzione," risi. Un lampo di disgusto attraverso il suo sguardo, prima di alzare gli occhi al cielo.
"Per favore, non mi interessano le ragazze come quella, pensano solo al loro look ed ai soldi," mi rispose. "Sono più il tipo da ragazze come te muffin," mi disse punzecchiandomi. Risi per la sua sfrontatezza e gli tirai un pugno scherzoso sul braccio.
"Ahah! Veramente divertente, quante volte ti ho detto di smetterla di chiamarmi così," gli dissi.
"Ehi, non è a questo che servono gli amici?"
"Per chiamarsi a vicenda con i nomi che non gli piacciono?" Lo guardai.
Rise ed annuì prima di dire 'certo' prolungando la o finale.
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Dopo aver finito il lavoro, era arrivata finalmente l'ora di tornare a casa. Pulii la mia scrivania e misi tutto ciò di cui avevo bisogno nella borsa.
Guardai Damon e vidi che mi stava fissando, si voltò immediatamente verso lo schermo, ignorandomi.
Arrossii nello scoprire che mi stava guardando.
'Avevo qualcosa sulla faccia?' Pensai.
"Um.. Mr William non è l'ora di andare?" Gli domandai. Lui annuì e pulì la sua scrivania prima di alzarsi.
"Vai pure, il mio autista ti porterà a casa. Io devo finire alcune cose." Mi disse.
Annuii e iniziai ad incamminarmi fuori dall'ufficio, ma prima mi girai per vedere Damon. Stava parlando con qualcuno al telefono, ma quando i suoi occhi si incatenarono ai miei, mi fece un cenno col capo.
Gli sorrisi e lasciai l'ufficio.
Andai in macchina ed iniziai a pensare a quella giornata. Non era stata male, pensavo andasse peggio, invece era stata abbastanza tranquilla.
Sorrisi al pensiero di Liam, ero felice di avere incontrato qualcuno come lui, ma le sue parole continuarono a confondermi.
Damon si comportava in modo diverso perché pensava che fossi malata? Provava pietà per me? Avevo tantissime domande in testa, ma non ero in grado di rispondere neanche ad una.
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Quando arrivai a casa, raggiunsi la mia camera per riposarmi un po'. Stavo pensando di andare in doccia quando sentii qualcuno bussare alla porta.
Sapevo che non poteva essere Damon, questa era casa sua, aveva le chiavi. Mi alzai, scesi le scale ed appena aprii la porta Lexi mi abbracciò.
"Dai, sono curiosa, raccontami! Com'è andato il tuo primo giorno di lavoro? Come si è comportato Damon? Ti giuro che se è stato cattivo con te lo-" la interruppi prima che potesse continuare.
"Lexi, è andato tutto bene, non si è comportato male e mi sono fatta un nuovo amico. Sono felice," gli dissi, sorridendo.
Chiusi la porta e ci sedemmo su uno dei divani.
"Ah veramente? Grazie a Dio, non volevo che lasciassi il tuo lavoro già dopo il primo giorno," ridacchiò. Roteai gli occhi, perché tutti pensavano che avrei abbandonato così facilmente?
"Comunque dobbiamo prepararci perché alle otto andremo al bar a festeggiare il tuo primo giorno di lavoro," strillò.
"Non lo so. Non ne ho molta voglia." Gli dissi, era passato tanto tempo dall'ultima volta che ero andata in un bar e mi ero ubriacata.
"Dai, per piacere. Fallo per me!" Mi supplicò mettendo il broncio. Ci pensai, se fossi andata avrei potuto dimenticarmi dei miei problemi per un po' e divertimi, non sapevo perché ma Damon era sempre nella mia testa e non riuscivo a non pensarci.
"Ok, d'accordo. Ci andremo."
"Sii, andiamo a prepararci." Mi spinse verso la mia camera, affermando che ci saremmo divertite molto.
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Running Into Mr Billionaire -Traduzione-
RomanceQuesta versione è la traduzione di "Running Into Mr Billionaire" scritta da FreedomHasan. Trama: Lei era rotta Lui era ferito Lei scappò Lui costruì un muro indistruttibile attorno al suo cuore Lei si precipitò nella sua vita Lui le salvò la vita