Capitolo ventinove

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Rick POV

Entrai nel cottage e mi sedetti sulla sedia.

Da quando Rose era scappata, sono sempre rimasto qua. Appena fuggì, la trovai subito, non volevo fare nessun movimento perché volevo si affezionasse di più al suo eroe.

Da quando stava con Damon era irraggiungibile, era circondata dalla sicurezza così come tutto il perimetro della casa, ma avevo i miei contatti per affrontare anche con persone come lui.

Una volta che Rose fosse stata di nuovo tra le mie mani, l'avrei punita, per essere scappata, per avermi lasciato, per avermi fatto passare tutti quegli anni in prigione e per essere stata con un altro uomo.

Era mia, lo sarebbe stata per sempre, era bello sapere che ero stato io il primo a possederla.

Un ghigno si stampò sul mio volto quando mi ricordai di quella notte, la notte migliore della mia vita. Sfortunatamente finì con l'arrivo della polizia ed io in manette, se non fosse stato per loro avrei avuto tutta la notte da passare con lei.

So che mi ama, solo che non lo vuole ammettere. Una volta allontanato Damon, l'avrei riavuta tra le mie braccia e ci saremmo sposati.

Cavolo, la amo così tanto, saremo felici insieme e questo giorno arriverà presto.

Presi il telefono e digitai un numero.

Aspettai un minuto prima che la persona dall'altra parte rispondesse.

"Ciao," mi salutò la voce.

"Cosa stanno facendo?" Chiesi.

"Umm.. il solito, si stanno baciando, insomma si stanno mangiando la faccia a vicenda."

Sentii il sangue ribollire dalla rabbia. Inizia a vedere rosso e mi infuriai.

Come si poteva fare questo alla persona che si ama? Doveva essere solo mia. L'avrei fatta pentire di questo, non sarebbe mai dovuta scappare.

"Beh, cosa stai aspettando? Trova qualche scusa e interrompili," sbottai.

"Ok ok, ma possiamo finirla con questa storia. Sono stanco di dover fingere."

"Fa quello che devi, ti dirò io quando sarà il momento giusto," sbuffai.

"Ok, devo andare." Misi giù e lanciai il mio telefono contro il pavimento.

Non potevo aspettare oltre, doveva essere mia! Era il mio ossigeno ed io avevo bisogno di respirare. Sono rimasto lontano da lei per troppo tempo, non potevo continuare così. Era ora di iniziare a progettare un piano.

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Rose POV

Due giorni dopo

Mi alzai ed aprii gli occhi, sentendo qualcuno baciarmi. Sorrisi contro le labbra di Damon e ricambiai il suo bacio, allacciai le braccia attorno al suo collo ed iniziai a coccolargli e tirargli dolcemente i capelli.

Mi leccò il labbro inferiore chiedendomi l'accesso, che gli concessi immediatamente. Le nostre lingue lottarono cercando di dominare l'una sull'altra, ma poi mi arresi e lasciai che Damon prendesse il controllo.

Dopo un po' ci allontanammo e lui sorrideva come un bambino.

"È così che svegli le persone la mattina?" Gli chiesi, con il sorriso sulle labbra.

Ghignò baciandomi di nuovo, prima di spostarsi.

"Se ti piace, potrei svegliarti così ogni giorno."

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora