Running Into Mr Billionaire -Traduzione-

Capitolo trenta

Rose POV

Mugugnai prima di aprire lentamente gli occhi, mi accorsi di essere nella mia stanza, sdraiata sul letto. Li sgranai quando mi ricordai di cosa fosse successo.

Rick mi aveva chiamata.

Mi aveva detto che mi avrebbe preso, che sarei stata di nuovo sua. Mi impaurii e le lacrime che stavo cercando di trattenere, iniziarono a scendere copiose sulle mie guance.

Non volevo tornare nelle sue mani, avrei preferito morire piuttosto che diventare sua moglie.

Un lieve russare mi riscosse dai miei pensieri. Guardai alla mia destra e vidi Damon seduto sulla sedia, con la testa appoggiata al lato del letto, mentre mi stringeva la mano.

Il mio cuore palpitò a quella visione. Volevo continuare ad essergli vicino. Volevo continuare a sentirmi sicura al suo fianco, non volevo avere più nulla a che fare con Rick ed il pensiero che mi potesse strappare dalla mia felicità, da Damon mi spaventava a morte.

Passai la mano tra i capelli di Damon. Alzò di scatto la testa e mi guardò sollevato.

"Oh, grazie a Dio," sussurrò baciandomi la mano.

"Stai bene?" Mi chiese. Annuii.

"Cosa mi è successo?" Gli domandai.

"Dopo quella chiamata... sei svenuta," mi rispose, mentre il suo sguardo si rabbuiava.

Annuii con la testa.

Damon stese il braccio e mi coccolò la guancia.

"Rose raccontamelo... Cosa ti ha detto quel bastardo?"

Deglutii ed abbassai lo sguardo, spaventata di dirgli la verità.

"Mi ha detto che ci saremmo incontrati presto... e che sarò di nuovo sua," gli dissi, lasciando andare le lacrime.

Me le pulì con le dita e mi baciò le guance.

"No, non lo rivedrai! Sei mia, sei solo mia," mi sussurrò all'orecchio, prima di baciarmi sulle labbra.

"Non gli permetterò di torcerti nemmeno un capello."

Annuii, sapevo che Rick non si sarebbe fermato davanti a nulla pur di riavermi per sé, ma lo speravo. Speravo che non riuscisse a riprendermi.

"È una promessa?" Sussurrai.

Mi baciò ed annuì.

"Sì, una promessa."

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DAMON POV

Rimasi al fianco di Rose fino a che si riaddormentò.

Mi aveva spezzato il cuore vederla così spaventata, se solo potessi prendermi un po' del suo dolore. È il mio tutto, ho bisogno di saperla al sicuro da quel verme.

Volevo staccargli la testa. Rose è mia, solo mia e non posso permettere che nessun altro uomo le si avvicini.

Quel giorno in cui parlai con Xavier capii qualcosa, qualcosa di molto importante. Capii di essere innamorato di Rose. Sì, la amavo e non riuscivo a pensare ad una vita senza di lei. Questa mattina volevo dirglielo, se solo quello stronzo non avesse rovinato tutto.

Glielo farò sapere quando tutto tornerà tranquillo. Sono nervoso per il fatto che lei potrebbe non provare lo stesso, ma voglio rischiare.

Presi il telefono e digitai un numero.

Appena rispose iniziai a parlare.

"Ascolta, vorrei che mi inviassi le tue guardie migliori," chiusi la chiamata senza permettergli di rispondere.