Capitolo trentasei

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Rose POV

Aprii gli occhi e mi accorsi che mi aveva di nuovo legata alla sedia. Provai a muovermi, ma non ci riuscii.

Mi guardai intorno per vedere se ci fosse la madre di Rick e mi accigliai quando non la trovai.

Era stato Rick a legarmi? L'ultima cosa che mi ricordavo ero io, seduta sul pavimento. Non era meglio, ma di sicuro più confortante che essere legati ad una sedia.

Ogni volta che tornavo qui, piangevo e piangevo, ma ora le mie lacrime si erano esaurite. Sentii il mio corpo dolere.

Non vedevo quasi mai il mio patrigno, così come Alley, il che era un bene.

Non potevo credere al fatto che ci aveva traditi! All'inizio ero triste e mi sentivo tradita , ma ora le ero restia.

Un rumore proveniente dall'esterno, mi fece destare dai miei pensieri.

Deglutii e sentii il cuore palpitare.

Cosa stava succedendo fuori? Cosa stava facendo Rick?

Volevo andare a guardare, ma non potevo perché avevo troppa paura ed anche perché ero legata a quella stupida sedia.

Inizia a sudare quando sentii dei passi farsi sempre più vicini. Gridai dalla paura quando la porta venne aperta, ma ansimai quando mi accorsi chi era.

Lacrime di gioia iniziarono a scorrermi lungo tutto il volto. Lo sapevo! Sapevo che sarebbe venuto a salvarmi prima o poi.

"Damon..." sussurrai.

Quando mi vide mi sorrise e mi corse incontro.

Una volta di fronte a me, mi prese il viso tra le mani e fece scontrare le sue labbra con le mie. Era la cosa migliore che mi stesse capitando. Era dolce e pieno di passione, mostrava quanto ci eravamo mancati.

Si allontanò e mi slegò dalle corde che mi obbligavano a rimanere seduta.

"Stai bene? Quel bastardo di ha fatto qualcosa? Giuro -."

"Damon. Sto bene. Solo per piacere, portami fuori da qua," gli dissi. Annuì e mi prese tra le braccia.

"Mi sei mancata," sussurrò. Sorrisi e lo guardai, mentre mi stringeva a sé come se fossi la sua sposa.

"Mi sei mancato di più tu, avevo paura che non ti interessasse nulla di me."

Mi guardò come se fossi pazza.

"Non ti avrei mai lasciata nelle mani di quello psicopatico Rose. Ti avrei cercata in qualsiasi posto, in qualsiasi continente," mi disse, baciandomi ancora.

Risposi al suo bacio, ma ci allontanammo appena udimmo un battito di mani.

Sulla porta c'era Rick che ci guardava con un ghigno. Sussultai dalla paura solo al pensiero di cosa avesse in mente. 

"Ben fatto, Mr William, ci hai messo solo una settimana a trovare la mia fidanzata, disse.

"Lei non è la tua fidanzata," sibilò Damon.

"Oh, attualmente lo è. Stavamo progettando di sposarci, non è così mia dolce Rose."

Rabbrividii e scossi la testa con disgusto.

"No, non hai affatto ragione. Non ti ho mai amato e non sarò mai d'accordo sul fatto di sposarti," gli dissi.

Il suo ghigno lasciò posto ad un'espressione furiosa.

"Sì, tu mi ami! Sarai mia per sempre, nonostante questo stronzo ci stia ostacolando la strada," urlò, indicando Damon.

"Lui non sta ostacolando proprio niente, perché non ti ho mai amato. Perché non riesci a fartelo entrare in quella testaccia," gli gridai.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora