Capitolo trentanove

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Rose POV

Mi immobilizzai. Non riuscivo a muovermi o a parlare. I miei occhi erano catturati da ciò che stava accadendo di fronte a me.

Damon si trovava su un lettino, inerme ed indifeso, circondato da infermiere che cercavano di far tornare a battere il suo cuore.

Le lacrime mi scendevano dagli occhi ed un singhiozzo mi sfuggì dalle labbra. Mi misi le mani davanti alla bocca e sentii Elena e Lexi piangere.

Guardai alla mia destra dove c'era la macchinetta per il monitoraggio del cuore di Damon nella quale si dovrebbe vedere il suo battito, invece c'era solo una sottilissima linea continua.

"Proviamo un'altra volta," urlò il dottore. Le infermiere annuirono e riprovarono a far riprendere il suo cuore. Tentarono di nuovo, ancora ed ancora, ma non cambiava nulla.

No! Non potevo permetterlo! Non avrei mai lasciato che morisse.

Corsi verso il suo letto e strinsi la sua mano fredda tra le mie. Provarono a buttarmi fuori, però mi impuntai.

"Damon per favore, non lasciarmi," dissi, colpendogli il petto.

"Signorina la prego..." mi disse una delle infermiere.

"No! Non può morire!" Urlai, mentre le lacrime mi scendevano sul volto.

Gli battei dei colpi sul petto.

"Per favore Damon, per favore. Fallo per me," piansi.

"Signorina Kelley, è troppo tardi," constatò il dottore.

Lo colpii di nuovo ed ignorai il commento del medico.

Mi avvicinai e lo baciai sulle labbra.

"Ti amo, Damon," sussurrai.

All'improvviso si sentì un beep. Ci voltammo verso lo schermo e sorrisi quando notai che il suo cuore aveva ripreso a battere. Sospirai di sollievo e guardai il dottore che era scioccato.

"È un miracolo," sussurrò. Lacrime di gioia scesero dai miei occhi e Lexi ed Elena mi si avvicinarono e mi abbracciarono.

"Grazie per aver salvato mio figlio," pianse Elena.

La guardai e le sorrisi.

"Lo amo, avrei fatto l'impossibile per lui."

"È la prima volta che capita qualcosa del genere, devo dire signorina Kelley, che è una salvatrice," mi sorrise il dottore. Ricambiai e guardai Damon.

Speravo che si svegliasse presto.

"Quando si sveglierà?" Domandai.

"Tra un giorno o due, dipende dal bisogno di riposo che necessita il suo corpo per riprendersi," mi rispose il dottore.

Rilasciai un sospiro di sollievo. Grazie a Dio!

"Grazie mille dottore," gli dissi.

Sorrisi loro. Finalmente le cose stavano iniziando ad andare bene.

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Due giorni dopo

Sono passati due giorni e Damon deve ancora svegliarsi. Iniziavo ad innervosirmi, ma il dottore mi assicurò che il suo corpo aveva solo bisogno di rimarginare la ferita.

In questi giorni non lo avevo mai lasciato solo. Avevo costretto gli altri a tornare a casa ed a riposarsi mentre io rimanevo al suo fianco. Durante quei giorni mi feci curare il meno possibile.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora