Rose POV
È passata una settimana dalla notte in cui andammo al bar e baciai Damon. Il solo pensiero di quel bacio mi fece venire i brividi sulle labbra e fece arrossire le mie guance.
Ero sdraiata sul mio letto e mi chiedevo dove fosse Damon, passai così tutto il mio tempo.
Da quella notte mi evitava e la cosa mi dava parecchio fastidio. Non so come riuscisse a farmi sentire in questo modo, non riuscivo a togliermelo dalla testa, quando mi alzavo la mattina pensavo a lui e anche prima di addormentarmi.
Il bacio che ci siamo dati è stato il migliore della mia vita, all'inizio ero arrabbiata perché Damon mi aveva trascinata fuori dal bar e mi aveva baciata, ma poi mi sentii frustrata dato che aveva iniziato ad evitarmi; dovevo essere io quella arrabbiata e non il contrario.
Avevo fatto qualcosa di sbagliato? Baciavo così male? Cioè, era possibile, erano passati anni dall'ultima volta che avevo baciato qualcuno e dopo Rick pensai che non sarei più stata in grado di baciare nessun altro, comunque fosse Rick mi aveva fatto passare la voglia di stare con un'altro ragazzo per il resto della mia vita.
Tremai al suo pensiero, non volevo vederlo mai più, la mia vita faceva già schifo. Lui era solo una persona che aveva contribuito a rovinarla ancora di più, ma non potevo continuare così perciò scappai.
Il bacio che ho dato a Damon era molto diverso da quelli che davo a Rick, con quest'ultimo era disgustoso ed orribile, mentre con Damon sentii le scintille ed il calore.
Iniziai a ripensare alla notte in cui Rick diventò violento e scorbutico, era la notte in cui capii che il Rick che avevo conosciuto non era quello vero, ma era tutta una messa in scena.
..............flashback ..............
Guardai l'orologio ed erano le dieci di sera, mia mamma non sarebbe tornata prima di quindici minuti. Decisi di andare a dormire perché l'indomani avevo scuola, misi i libri in cartella e indossai il mio pigiama.
Stavo spegnendo la luce quando sentii bussare alla porta. Il battito del mio cuore aumentò, chi poteva essere? Non mia madre di sicuro, aveva le chiavi. Corsi giù per le scale e guardai fuori dalla finestra, cercando di capire chi fosse.
Rilasciai un sospiro di sollievo nello scoprire che era soltanto Rick, sorrisi e gli aprii la porta. Ero curiosa di sapere perché si trovava a casa mia a quell'ora. Una volta aperta la porta entrò dentro.
"Rick, cosa c'è? Perché sei venuto a quest'ora?" Gli chiesi.
Sembrava diverso, aveva le borse sotto agli occhi e si poteva sentire il suo alito da alcune miglia di distanza, aveva bevuto? Era ubriaco?
"Oh beh... mi mancavi, non posso passare a vedere la mi ragazza?" Parlò, strascicando le parole. Iniziò a barcollare verso di me.
"Rick, sei ubriaco!" Constatai.
"Ubriaco? No, non lo sono, ho bevuto solo un paio di drink," mi disse, afferrandomi per un braccio. Mi stava spaventando, non l'avevo mai visto così prima d'ora.
"D-devi andare a casa, mia mamma sta arrivando e non voglio che ti veda così," gli dissi dolcemente, senza guardarlo negli occhi.
"Cosa? Non dirmi cosa fare! Stai cercando di liberarti di me? Hai un altro?" Mi urlò contro. I miei occhi si spalancarono dallo shock ed indietreggiai dalla paura.
"C-cosa? N-no Rick, è solo che mia mamma sta tornando e non voglio che-" mi interruppe, facendo scontrare le nostre labbra ed costringendomi a baciarlo.
Non mi piaceva, non era come le altre volte che ci eravamo baciati. Era stato disgustoso ed orribile, potevo sentire l'odore dell'alcol e lo odiavo.
Cercai di spingerlo lontano da me, ma non ne voleva sapere, anzi strinse ancora di più la presa sul mio braccio. Feci una smorfia dal dolore e sentii le lacrime formarsi negli occhi.
Quando finalmente si allontanò ero troppo spaventata per guardarlo.
"Ascoltami, non devi dire nulla di quello che è successo! Hai capito cos'ha detto?" Mi disse, in tono aggressivo. Annuii con la testa, ero troppo spaventata anche per parlare.
"Bene!" Mi disse prima di buttarmi sul pavimento ed uscire di casa.
.............. Fine del Flashback.............
Sentii le lacrime formarsi nei miei occhi, ogni volta che mi venivano in mente questi pensieri sentivo il mio stomaco contorcersi ed iniziavo ad ansimare.
Il mio stomaco borbottò dalla fame, mi alzai e scesi le scale per andare a prendere qualcosa da mangiare.
Aprii il frigo e presi un sandwich, ne morsi un pezzo prima di vedere Damon aprire la porta ed entrare.
Misi il panino nel piatto e guardai Damon, che non mi calcolò minimamente. Continuò a camminare senza guardarmi neanche una volta.
Mi morsi il labbro ed abbassai lo sguardo. Cosa dovrei fare? Si comporta come se non ci fossi.
"Damon," lo chiamai. Si fermò, ma non si girò a guardarmi.
"Cosa c'è?" Mi domandò.
"Perché mi stai evitando?" Gli chiesi dolcemente.
"Non ti sto evitando." Mi rispose.
Si girò e mi guardò.
"N-non voglio parlare con te," mi disse passandosi la mano nei capelli un paio di volte.
"Cosa stai dicendo? Perché non vuoi parlarmi? Sei tu che mi hai baciato! E poi improvvisamente mi ignori come se io avessi fatto qualcosa di sbagliato," constatai sentendo le lacrime formarsi nei miei occhi.
In un batter d'occhio Damon mi immobilizzò al muro, lo guardai scioccata, era arrabbiato.
"Rose, non hai fatto nulla di sbagliato." Scosse la testa. "È stato il bacio migliore che abbia mai ricevuto, è solo che... ugh, Rose! Sei troppo innocente e gentile per me, sono una brutta persona. Non avrei dovuto comportarmi così in quest'ultima settimana."
Ero scioccata dalle sue parole che sapevo essere vere data la sua espressione seria. Ispirai e guardai in basso mentre mi mordevo il labbro.
"Mm Rose, non farlo." Mi disse Damon. Mi prese una guancia e mi sollevò il mento.
"Cos'è che non dovrei fare?" Gli chiesi.
"Non morderti il labbro, non sarei in grado di controllarmi," mi disse prima di avvicinarsi.
Lo guardai in quei bellissimi occhioni blu, sarei potuta perdermici per sempre.
La sua faccia era poco distante dalla mia, faceva scorrere lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
Chiusi gli occhi e mi avvicinai ancora di più. Le nostre labbra si toccarono, quella volta fu più dolce, più lento e più passionale.
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Running Into Mr Billionaire -Traduzione-
RomanceQuesta versione è la traduzione di "Running Into Mr Billionaire" scritta da FreedomHasan. Trama: Lei era rotta Lui era ferito Lei scappò Lui costruì un muro indistruttibile attorno al suo cuore Lei si precipitò nella sua vita Lui le salvò la vita