Capitolo diciotto

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Rose POV

"Ehi Rose, vieni o no?" Mi urlò Alley dal piano terra, mi guardai un ultima volta allo specchio e sorrisi. Devo ammettere che mi trovavo carina con il vestito rosa che stavo indossando, i capelli lisci e la mia borsa.

"Sto arrivando," gli risposi correndo giù dalle scale; mentre stavo facendo l'ultimo gradino inciampai, ma prima che cadessi a terra due mani mi afferrarono per la vita e mi rialzarono.

"Liam," dissi felice. Mi lasciò andare e mi sorrise.

"L'unico e solo," ridacchiò mentre lo abbracciai.

"Sono così felice che venga anche tu," gli dissi prima di allontanarmi.

"Anch'io, non è una cosa da tutti giorni essere invitati nella casa al lago di un milionario," constatò con sfacciataggine mentre io alzai le sopracciglia e roteai gli occhi.

"Se voi due non venite subito ce ne andiamo e vi lasciamo qui," ci gridò Alley.

"Dai andiamo," dissi a Liam iniziando a camminare.

Una volta che raggiunsi l'esterno vidi due macchine, una per Damon e l'altra per Xavier. Damon era in piedi vicino alla sua auto e stava parlando al telefono quando alzò gli occhi e mi beccò a fissarlo. Un piccolo ghigno comparve sulle sue labbra ed io arrossii, guardando altrove.

"Ok Rose, tu e Liam andrete con Damon, mentre Lexi ed io andremo con Xavier," ci disse Alley. Annuii con la testa mentre con Liam al mio fianco camminavamo verso Damon.

Mi sorrise, ma appena vide Liam cambiò espressione, alzai gli occhi al cielo per la sua possessività e continuai a camminare.

"Sei pronta per metterti in strada fiorellino?" Mi chiese Damon mentre mi prendeva per la vita e mi avvicinava a lui. Misi la mia mano sul suo petto ed annuii con la testa, estasiata.

"Sì, sono così felice. È la prima volta che vado in una casa al lago," gli dissi. Mi fece un sorrisetto ed improvvisamente catturò le mie labbra.

Continuò a muoverle contro le mie, che lo assecondarono sin da subito.

Sentimmo qualcuno tossire e ci allontanammo, ci girammo e vidi che Liam ci stava guardando con uno stupido ghigno sul volto. Arrossii per l'imbarazzo, come avevo fatto a dimenticarmi che era dietro di noi?

"Oh no, andate avanti. Non volevo interrompervi," ci disse mentre il suo sorrisetto si allargava. Le mie guance diventarono ancora più rosse e sentii Damon borbottare.

"Damon, dai che partiamo." Gli urlò Xavier.

"Deve proprio venire?" Mi sussurrò Damon all'orecchio mentre mi apriva la portiera. Lo guardai annuendo e sentii un sospiro di  sconfitta lasciare le sue labbra.

Mi sedetti affianco al mio ragazzo mentre Liam si posizionava nei sedili posteriori. Una volta che partimmo mi girai verso il finestrino per ammirare il paesaggio scorrere davanti a noi.

Dopo 20 minuti di silenzio mi ero annoiata, guardai Damon che era concentrato sulla strada e poi guardai Liam, dietro di me e vidi che si era addormentato e che della saliva gli scendeva dalla bocca. Ridacchiai per il suo stato e Damon tolse gli occhi dal strada per un momento e mi guardò.

"Cosa c'è di divertente?" Mi chiese.

"Oh nulla, è solo che Liam si è addormentato subito," gli risposi, guardandolo.

Damon aggrottò le sopracciglia e scosse la testa.

"Non mi piace."

Lo guardai ed alzai gli occhi al cielo.

"Non capisco perché non ti piace. Ti ha mai fatto qualcosa?" Gli domandai, vinta dalla curiosità. Mi guardò un attimo per poi voltarsi verso la strada, era come se stesse decidendo cosa dirmi.

"Non mi piace perché ogni volta che lo vedi o che gli parli sembri essere così felice ed io voglio che tu lo sia solo con me."

Lo guardai shoccata.

"Damon sono sempre felice quando lo vedo perché è un mio amico. Non sai quanto tempo è passato dall'ultima volta che ne ho avuto uno," gli dissi sinceramente.

"Beh gli amici non ballano strusciandosi gli uni addosso agli altri," constatò. Sussultai e spalancai gli occhi sorpresa.

"Di cosa stai parlando?" Gli urlai.

"Sto parlando di quella notte al bar, ti era addosso," alzai gli occhi al cielo ricordandomi che Liam l'aveva fatto solo per farlo ingelosire e, a quanto pare, aveva funzionato.

"Stavamo ballando normalmente," gli dissi.

"No, per niente," affermò.

"Dio Damon! Dimenticatene," gli dissi voltandomi dall'altra parte.

All'improvviso si spostò con l'auto sull'altra corsia per poi fermarsi, mi colse di sorpresa e lo guardai shoccata.

"Cosa stai-" fui interrotta da Damon che mi prese da dietro il collo e mi spinse verso di lui per far scontrare le sue labbra contro le mie, cercai di allontanarlo ma non sembrava essere della mia stessa idea quindi, mi lasciai andare.

Strinsi la mano attorno al suo collo e lo avvicinai ancora di più, rispondendo al suo bacio, veloce e passionale. Fece scivolare la sua lingua nella mia bocca, mentre con la mia cercavo di dominarlo, ma ovviamente Damon vinse

"Cos'è successo- oh mio Dio!" Ci staccammo e vedemmo Liam guardarci shoccato con un sorrisetto sul viso.

Oh non di nuovo, come sempre sentii il rossore espandersi sulle mie guance.

"No, no non fermatevi solo perché sono qui. Andate avanti, comportatevi come se non ci fossi," scherzò Liam. Ritornai al mio posto e Damon iniziò a guidare.

Dopo un'oretta e mezza sentii i miei occhi chiudersi e lascia che l'oscurità mi avvolgesse.

.......................................

Mi svegliai sentendo delle persone parlare e mi accorsi che ero in braccio a qualcuno. Aprii gli occhi e vidi Damon che mi stava portando, mentre Liam gli camminava vicino; mi guardai intorno e vidi che eravamo in un posto bellissimo e che la  casa era enorme.

"Oh guardate chi si è svegliato, hai dormito bene muffin?" Mi chiese Liam. Annuii con la testa e guardai Damon che non sembrava essere felice.

Una volta sicuro che fossi sveglia mi mise giù, lo ringraziai mentre lui mi fece un cenno con capo e si allontanò.

Sospirai guardandolo.

"Lo sai che quando gli ho detto che ti potevo prendere in braccio io si è arrabbiato dicendo che lui era l'unico che poteva portarti," mi disse divertito Liam.

Lo guardai e sospirai ancora. "Non lo capisco, si arrabbia per qualsiasi cosa."

"Sì hai ragione, ma posso assicurarti che ci tiene veramente a te ed io ne traggo vantaggio, giusto per farlo infastidire un po'," ridacchiò. Risi e lo colpii scherzosamente sul braccio.

"Non preoccuparti per me muffin, so badare a me stesso. Andiamo dentro," mi disse prima di camminarmi davanti.

Mi girai e vidi che era arrivato anche Xavier, mi incamminai verso la sua auto ed aspettai Lexi per poterla salutare e per poter prendere la mia valigia, che mi aveva obbligato a lasciare nella loro macchina.

"Rose!" Urlò Lexi appena uscì dall'auto, mi salutò e si incamminò verso di me. Gli sorrisi e la abbracciai.

"Noi due ci divertiremo molto," strillò entusiasta. Mi diede i bagagli e mi prese per mano, trascinandomi in casa.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora