Running Into Mr Billionaire -Traduzione-

Capitolo venticinque

POV esterno

Vidi da lontano, nella macchina in cui mi trovavo, Damon spingere Rose all'interno della casa, lasciando la porta completamente aperta ed i bagagli fuori.

Borbottai e mi passai una mano tra i capelli, immaginai che dovessimo trovare un altro modo per allontanare Rose da Damon.

Quando è con lui si sente al sicuro e protetta e non è questo che lui vuole.

Rose era una ragazza carina ma anche patetica, aveva troppa fiducia nelle persone ed era facile da ingannare. Questo era un vantaggio per noi.

Rimasi seduto dov'ero, guardando se Rose avesse intenzione di lasciare quella casa o meno, poi vidi Damon riprendere i suoi bagagli e chiudere la porta.

Ohh, non dovevi farlo.

Dovevamo averla, ma per farlo dovevamo anche allontanare Damon.

Grugnii e presi il telefono, digitando un numero.

"Pronto," mi rispose una voce rauca.

"Non se ne va," dissi andando dritto al punto.

"Cosa significa che non se ne va?" Urlò Rick dall'altra parte.

"Damon è arrivato prima che potesse andarsene e non so cosa sia successo, ma non sembra voler lasciarlo," gli dissi.

Rick gemette ed iniziò a imprecare.

"Beh, la nostra occasione è appena andata in fumo, non possiamo prenderla adesso. Non ancora, almeno non finché è con quel ragazzo." Sibilò. Alzai gli occhi al cielo e parlai, "quindi, cosa facciamo?"

"Aspettiamo, gli facciamo prima abbassare la guardia e poi quando meno se lo aspetta la catturiamo," sogghignò Rick.

"Ok, ma devo andarmene. Non serve a nulla che io resti qui. Non voglio rischiare che qualcuno mi veda," gli dissi.

"Ascolta, non far saltare la tua copertura. Chiaro?"

Mugnai e risposi "chiaro."

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Damon POV

Sentii i raggi del sole sul mio viso, borbottai ed aprii gli occhi, rallegrandomi quando notai la mia bellissima Rose ancora addormentata.

Solo vedendola, sentii un sorriso spuntare sulle mie labbra.

Con la mano gli spostai una ciocca di capelli che le era caduta sul volto e le coccolai la guancia. La guardai e cercai di analizzarla per un momento.

Le mie labbra si trasformarono in una smorfia appena mi ricordai di Rick e di come la stava obbligando ad andarsene. Scacciai il pensiero che avrebbe potuto veramente lasciarmi, non potevo perderla. Ora che era tra le mie braccia, ero sicuro che né Rick né il suo patrigno si sarebbero avvicinati a lei.

Dio, solo a pensare a loro sentii il sangue ribollire, come poteva qualcuno ferire una persona dolce ed innocente come Rose?

Dovevo tenerla al sicuro, non volevo rischiare di perderla.

Iniziai a ripensare al 'vecchio me stesso', non avrei mai creduto di poter avere una ragazza per più di un giorno nella mia vita, o per lo più non avrei mai immaginato di provare qualcosa di più di una semplice attrazione sessuale e invece, eccomi qui con la ragazza che mi ha fatto cambiare stretta nelle mie braccia.

Le accarezzai una guancia e sorrisi. Lo ammetto, in un primo momento i sentimenti che ho provato per lei mi avevano spaventato, avevo provato ad ignorarli e scacciarli dalla mia testa, ma alla fine decisi di fare l'uomo ed affrontarli.