21 Le cose cambiano

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Il tassista sta andando veloce, io guardavo dal finestrino tutto ciò che rimaneva dietro alla macchina. Riccordavo tutti mei momenti passati insieme ad Emmìs, brutti e belli. Mi veni un soriso sulle labra, perché mi sono ricordata tutte le scemenze che li abbiamo fatto insieme. Noi non eravamo ventiquattro enni, eravamo due bambini. Grazie a lui ho scoperto che nell'anima sono una bambina, mi veni gridare al tassista di fermare il taxi per correre dietro all' aereo. Emmìs era già nel volo, non abbiamo fatto tante ramanzina, io non amo per niente ste cose quando devo accompagnare qualcuno, poi tutti questi saluti mi lasciano una malinconia. Non riesco avere pazienza e anche adesso ho degle farfalle allo stomaco. Da oggi devo iniziare il mio nuovo percorso verso alla danza. Da una parte sono felice, da altra parte non so dove porterà questa nuova esperienza. Comunque accanto a me c'è sempre il mio fratello, non dovrei essere così preoccupata, invece lo sono. Niente da fare sono così ansiosa del mio.
Arrivata acasa sto prendendo la borsa già preparata da tempo, devo andare nello studio TV , oggi primo giorno dei allenamenti in corpo di ballo. Spero riprendermi veloce, dato che tanto tempo non mi alleno. Iesco di casa
scendo velocemente, il tassista mi aspettava ancora. Li dico indirizzo dove mi deve portare, tra mes' oretta eravamo la, Stè già mi aspettava, nel ingresso. Subito mi ha fatto conoscere il direttore artistico ed abbiamo iniziato discutere la scenografia e tutte le modalità del mio lavoro che dovrebbe esserci in questa programma televisivo. Ho conosciuto tutto il corpo di ballo, mi hanno fatto conoscere i concorrenti del programma. Persone meravigliose, piene di talento e grande energia. E guarda il caso qui era anche Claudia la sorella di Gledis Kosta mio amico di cuore. E tanto che non ho sentito Glè, chi sa come gli vanno le cose.
La giornata è finita in freta, e stata una bella giornata, molto carica, ho salutato tutti ed mi sono approfittata di cambiare due parole con Claudia. Mi racontasse che Gledis è come prima niente cambiamenti nella sua vita privata. Saluto e abbraccio Claudia e vado datto che Stè mi ha deto che mi da un passaggio. Mi serverebbe, perché per adesso non conosco Milano, e farò una grande fatica. Tra poche minuti ero già davanti al mio palazzo direi palazzo di Emmìs. Non abbiamo parlato tanto durante al passaggio, io erò lontana con il pensiero e Stè mi lasciava essere nel mio agio. Una volta arrivati davanti al palazzo solo per essere gentile ho inviato Stè per prendere un caffè. Lui mi rifiutasse, invece io erò contenta, non me lo sentivo di fare il caffè, non so se c'era anche in casa. Saluto Stè e iesco dalla machina un po giù di morale.
"Ciao Stè, a domani" dico io.
"Ciao. Domani vengo prenderti. Ti va? proposse lui.
"Si certo, mi faresti un grande piacere" rispondo io sforzando un piccolo sorisino, lui mi fecesse il occhiolino e soridente se ne andato.
Entro nel palazzo, prendo l'ascensore, entro nell'appartamento ed improvvisamente mi veni addosso una grande tristezza. Mi butto la borsa sul divano ed io vicino a lei. Non avevo fame, ero solo stanca, sdraiandomi sul divano chiudo gli occhi e inizio pensare a me e Emmìs, quanto mi spiaceva che quando eravamo insieme non abbiamo usato il tempo giusto, l'abbiamo solo sprecato con lite e stupidate. Un suono forte mi fecesse spaventare. Mi alzo subito, era il mio cellulare neanche non lo trovavo, era al fondo degla mia borsa, finalmente è tra le mie mani, è Emmìs. Lo prendo passo in fretta lo schermo con il dito.
"Pronto" rispondo io velocemente.
"Heylla! Amore mio che stai facendo?" mi chiese una voce che lo riconosceevo benissimo, era Emmìs. Il mio cuore iniziò sbattere forte.
"Ciao amore! Non sto facendo nulla, appena arrivata dai allenamenti. Oggi primo giorno nei studi televisivi" rispondo io serenamente.

"Io sono bene gioia, ti volevo soltanto dire che ti amo tanto, e già mi manchi" i battiti del mio cuore si aumentassero.
L'emozione mi venivano ed io non riuscivo a parlare, non ci voleva ultima frase, perché mi creasse una tempesta nel mio interiore, mi sembra che volevo piangere. Per non farmi capire da lui li ho detto che la copertura del internet era non di buona qualità e la sento male.

"Amore ci sentiamo domani, sono contenta che sei atterrato bene" dico io, così ci siamo salutati a breve.
"Ciao mia beyba! Buona notte! A domani" mi disse Emmìs.
Ho staccato subito, già le mie lacrimucce erano sulle mie guance, ho guardato quanto era l'ora e sono rimasta stupita, erano alle 21.00. Mi sono addormentata sul divano, se non avesse chemato Emmìs, avrei dormito anche adesso. Avevo un stato d'animo infranto, mi sentivo molto sola, ero turbata. Decido fi farmi un thè oppure una tisana se trovo. Per fortuna ho trovato la camomilla, andava molto bene, l'ho fatta molto forte così mi tranquillizza un po. Direi che mi ha fatto un buon effetto, perché dopo che lo bevuta, mi sono messa la pigiama, e poi non ricordo nulla.
Quando ho aperto gl'occhi erano alle nove di mattino, mi sono riposata non male. Ero piena di forza, per alle dieci Stè doveva venire prendermi andare insieme nei studi, mi dovevo sbrigarci. Subito vado in bagno, per mettermi apposto, mi sono messa addosso le prime cose che mi sono accadute davanti. Il tempo vola già era ora di scendere giù, non volevo che Stefano mi aspettasse, sono uscita in anticipo con cinque minuti. Eccoci anche lui arriva, veni con una velocità e si ferma davanti a me, mi apre la portiera salutandomi soridente.
"Ma ciao bellona! Mi stai aspettando da tanto?" disse lui.
"Ciao, no no appena uscita" rispondo io soridente.
"Allora come hai passato la notte in solitudine al nuovo posto?" mi chiede Stè. Questa domanda è troppo imbarazzante per me, non so neanche come reagire.
"Beh, si, tutto bene, ho riposato abbastanza" rispondo io.
Mentre andavamo Stè faceva lo stronzo sulla strada, li dicevo di stare attento per non creare un incidente, invece lui se la prende tutto con umore. Mi piace questa qualità ai uomini, quando hanno carisma e l'umore. Le cose vano meglio, quando uno fa troppo serio e l'intelligente la vita diventa triste e noiosa.
"Eccoci principessa, siamo arrivati!" urla lui nel modo che ne sono accorti tutti.
"Ma sei scemo, perché non poi dire piano" dico io mentre devo uscire dalla machina. Senza guardare dove metto i piedi, solita sbadata m'inciampo con la scarpa da ginnastica e bum, giù per terra.
"Ohh, attenta Ax!" grida Stè venendomi in incontro per aiutarmi alzarmi.
"Cavolo!" solo questo mancava davanti ai studi, dico io arrabbiata.
"Ti sei fatta male?" chiede Stè .
"No, no, dai andiamo veloce fino che non ci si hanno accorto tutti" dico io, ma in realtà avevo dolore alla caviglia. La giornata di lavoro inizia in fretta, i ragazzi erano già nella sala riscaldandossi. Dopo un salutino con tutti iniziamo lavorare adirittura sulla scenografia. Io e Stè dobbiamo fare un ballo molto sensuale, una scena di un amore pazzo, accompagnando in questa maniera i concorrenti che sono principali di questo programma.
Mentre balliamo io inizio star male, mi veni la respirazione molto pesante, ogni volta che li devo stare vicino a Stè. Poi che la scenografia richiede tante scene erotiche, con altre parole di starli addosso, mi veni subito il pensiero di Emmìs, mio bad boy. Mi piacerebbe sentirlo vicino a me, al posto di Stè, ma non acadrà mai, perché non è un appassionato alla danza.
Chiudo gl'occhi e penso a tutto che sento nel mio torno, è bello sentire....
❤Mi piace tanto il verbo sentire...
Sentire il rumore del mare, sentirne l'odore.
Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra, sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l'odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo dell'emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente tutto che ti circonda.
Ed è bello..."❤

È arrivata finalmente la prima puntata di questa programma. Noi abbiamo ballato da Dio. Io ce lo messa tutta, dopo una grande pausa come la mia, nella danza non è facile ritornare davanti al pubblico.
Ma sono rialzata, non penso alla caduta che ho fatto, penso al pubblico che sta applaudire in piedi. E questo si che è un rialzamento, conquistare un pubblico non è facile ed io so benissimo, ma questa stading ovation dimostra tutto ciò che io sto facendo riesco farlo bene, e questo è importante.
Alla fine della programma mentre ero nel mio camerino qualcuno bussò alla porta. Era Stè, li ho detto di intrare.

"Hey che fai? Sei contenta del risultato che abbiamo ottenuto?" mi chiese lui con un sorriso grande sulla bocca, mentre dice questa frase si avvicina verso di me. Riesce mettermi in imbarazzo.
"Si certo che sono contenta!" dico io guardandolo come lui si è avvicinato e mi abbracciò fortissimo. Mon mi sono aspettato a questo gesto.
La felicità di Stè non la capisco bene a cosa sia legata, solo al ballo oppure anche ad altro, perché i sospiri che li sentivo non erano semplice.
"Sono contenta avere un partner come te, è importante per una coppia di ballo avere un bel rapporto" dico io.
"Eh già! A chi lo dice? Se non avesse saputo tu, un'altro nemeno" disse lui ironicamente.
"Appunto!" concordo io.
Stè soride il suo abbraccio non si stacca, e mi stringe più forte ai suoi pettorali. Il suo respiro stranamente diventa pesante.
La stranezza è nel senso come se io già avessi sentito sulla mia pelle i suoi tocchi, il suo respiro. Come se rimasse nella mia memoria da tanto tempo fa. Strano tutto questo, con Stè ci conosciamo da questa l'estate a Maldive, però tutto che sento in questo momento mi mette in una grande confusione.
"Dai sbrighiamoci, mi porti acasa, probabilmente Emmìs mi chiama stasera" dico io staccandomi dal abbraccio di Stè. Non ci abbiamo messo tanto per uscire dai studi. Uscendo Stè mi disse: "Oggi è sabato voi che ci fermiamo in qualche posto prendere un aperitivo, ne scambiamo due parole, poi ti porto acasa?"
"Beh, non so, va bene dai, un aperitivo ci sta" accetto io.
Stè mi portasse in un posto dove disse che è molto tranquillo e a lui piace molto. Si era veramente molto bello e tranquillo, però la nostra tranquillità e stata rovinata subito dopo venti minuti. All inizio non capivo nulla, in un attimo Stè si agitasse. Poi è stato chiaro la sua agitazione, anche lui mi confermasse che mentre chiacchieravamo era intrata nel locale una ragazza, era sua ex. Però sono rimasta stupita che questa ragazza era proprio quella che ha investito la macchina di Emmìs, e per un pello sono rimasta viva. Niente datto che arrivasse questa tristezza, decidiamo di andarci acasa. Non mi andava tanto stare al bar datto che Stè è stato trascinato dai brutti ricordi.
Siamo usciti in fretta nel modo che non saremo osservati da nessuno, pochi minuti e eravamo acasa dove vivo io. Sono scesa dalla macchina ho salutato e abbracciato Stè, e me ne sono andata subito. Avevo la sensazione che tra poco mi chiamasse Emmìs, e non sbagliai. Ero talmente contenta, li ho racontato del successo ottenuto in primo giorno, lui mi racontasse che anche lui va alla grande con il disco. Emmìs mi disse che li manco, anch'io li ho detto che lui mi manca tantissimo. E non so per quanto tempo sarò in grado di continuare così. Lui m'incoraggia, dicendomi di avere pazienza.
Dopo una chiacchierata di una ventina di minuti ci siamo detti buona notte.
I giorni passano uno dopo l'altro, tutto diventa una banalità. In questo modo sono passati già tre mesi. Si va al lavoro, poi acasa, però mi piace da impazzire il lavoro che faccio, è il modo che mi posso sfogare con il mio stato d'animo, esprimere le mie emozioni interiore attraverso i gesti fisici. Il mio tempo passa tutto il giorno in compagnia di Stè e degle belle persone che mi trovo bene con loro, che sono i mei colleghi. Poi che anche Claudia, ogni giorno ne parliamo, mi racconta tutto che fa suo fratello Gledis è altre notizie dai nostri amici che li abbiamo in comuni.
Questi ragazzi di questo programma, giovanissimi ogni uno è particolare in modo suo sono fantastici, la cosa più bella che mi piace molto e apprezzo tantissimo quello che loro parlano quello che pensano, sono sinceri, ingenui, non si pentiscono se dicono qualcosa di sbagliato. Si che questa è una vera adolescenza.
Un po mi annoiavo della vita che facevo, troppo banale, troppo cottidinietà.
Il mio pensiero verso a Emmìs non sparisce mai dalla testa. Nel cuore sento un vuoto, un guasto, ho degle debolezze che mi fano star male dentro.
Io desideravo tantissimo che arrivasse Emmìs a questo punto ero convinta che io non posso vivere senza di questa persona. Lo voglio sentire e vedere ogni giorno. Sto male se non ci sentiamo al meno cinque minuti, almeno un mesaggino con un salutino deve essere, altrimenti io sto malissimo. Come dicono i mei alunni con un termine brutto : " Io sto di merda."

S/A 26.05.2017
ECCOCI NUOVAMENTE RITORNATA!
RAGAZZI VI ASPETTO QUA❤

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