Capitolo 22

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Tempest's POV
"Devo lasciare Harry" sbiancai a quelle parole
"Cosa?" Chiesi
"Per lui è pericoloso stare con me, devo lasciarlo" disse.
Glielo si leggeva in faccia che non lo pensava davvero, nostro padre lo avrà minacciato, pensai.
"Dray, se è stato nostro padre a dirtelo non ci devi credere. Tu e Harry siete felici, perché dovresti..." Ma non mi lasciò finire la frase
"Perché lui si merita una vita felice, si merita di avere una famiglia senza problemi. È da egoisti stare con lui"
"Draco cosa stai dicendo? Nessuno costringe Harry a stare con te, lo fa per sua scelta perché ti ama e anche tu lo ami. Non pensare più queste cose okay?" Lui non rispose.
Feci un respiro profondo
"Parlane con lui, se ti è successo qualcosa mentre eri a casa diglielo, però vedrai che ti dirà le stesse cose che ti ho detto io"
"La farò" disse facendo un sorriso tirato, non ero sicura di averlo convinto.
"Vado che se no arrivo in ritardo a Pozioni" gli lasciai un lieve bacio sulla fronte e uscii.
Iniziai a scendere verso i sotterranei, pensando se dovessi o meno riferire a Harry le parole di Draco.
Entrai in classe e mi sedetti di fianco a Blaise
"Ti vedo un po' preoccupata" mi disse
"Beh sai Draco..." dissi con aria assente
"Vedrai che si rimetterà"
"Lo so, non lo metto in dubbio ma credo che mio padre lo abbia minacciato tirando in mezzo Harry"
"Potter è sopravvissuto a Colui Che Non Deve Essere Nominato più di una volta, senza nulla togliere a tuo padre, ma non credo che Lucius lo spaventi così tanto"
"Lo so" dissi poco convinta "ma..." Non riuscii a finire la frase che Piton iniziò la lezione
"Tirate fuori i libri e andate a pagina 394"
Stavo cercando la pagina quando la lezione fu interrotta dalla voce calma e pacata di Silente
"Severus mi dispiace interrompere la tua lezione ma avrei un bisogno urgente di parlare con Tempest"
"Prego" disse 
Mi alzai prendendo le mie cose e mentre Piton ricominciava la lezione io seguii Silente fuori dalla classe per arrivare, diverse rampe di scale più tardi, nel suo ufficio.
"Siediti pure Tempest" disse mentre si accomodava sulla sedia dietro la sua scrivania
"Vorrei parlarti di Draco"
"Mi dica"
"Sono felice che tu sia riuscita a riportarlo a scuola. So che Voldemort non sa ancora niente di Harry e tuo fratello"
"Mio padre non ha detto niente? Pensavo lo avesse fatto senza dire niente a mio fratello" dissi un po' stupita
"No non ha detto niente, almeno in questo è stato gentile, ma sicuramente non è un modo per scusarlo per quello che ha fatto a Draco, né ti sto dicendo che è giusto perdonarlo, solo pensaci" disse, lo guardai con aria interrogativa
"Cosa vorrebbe dire?" Chiesi
"Voglio dire, Tempest, non essere troppo affrettata a giudicare la gente. La mente umana opera in modi misteriosi, ognuno di noi agisce in modo diverso e cerca di proteggere le persone a cui vuole bene a modo suo"
"Sta dicendo che mio padre pensa che se Draco smetterà di uscire con Harry sarà al sicuro?"
"Non l'ho detto io, cara. Lo hai detto tu."
"Sarebbe stato più al sicuro se non fosse diventato un mangiamorte" dissi
"Non possiamo saperlo, ricordati quello che ti ho detto e pensaci. Adesso vai credo che tu sia in tempo per Erbologia"
"Ci penserò. Arrivederci" dissi uscendo dal ufficio

15.30 Sala Comune dei Grifondoro
"Questa giornata mi ha veramente sfinito" disse Ron stravaccato su una delle poltrone della Sala Comune, stranamente quasi vuota
"E pensa che è solo lunedì" gli ricordò Hermione
"Non ce la posso fare" disse lui sbuffando
Sorrisi davanti all'immensa pigrizia di Ron, mi girai verso Harry e gli dissi "ti va di fare una passeggiata vicino al Lago?" Chiesi
"Certo" mi rispose subito. Lanciai un occhiata a Ron e Hermione che avevano intuito che io gli dovessi parlare di Draco.
Arrivammo al Lago e ci sedemmo vicino al solito albero
"Sai mio fratello mi ha detto una cosa oggi, in infermeria"
"Mi vuole lasciare vero?"
"Come fai a saperlo?" Chiesi
"Ha detto qualcosa di simile anche la notte che è arrivato. Tipo che con lui sono in pericolo eccetera, come se non lo fossi sempre." Disse con un sorriso che non nascondeva per niente la sua tristezza
"Harry, io ho provato a fargli cambiare idea ma..." Non mi lasciò finire la frase
"Tranquilla, gli parlerò io, adesso torna alla Torre"
"Tu non vieni?" Gli chiesi
"No, voglio stare un po' qui"
"Ci vediamo dopo, allora" dissi
"A dopo" e iniziai a tornare al castello.

Stavo attraversando uno dei corridoi del quarto piano quando incontrai Draco che mi veniva incontro
"Cosa ci fai qui?" Gli chiesi
"Madama Chips mi ha dimesso, posso tornare nel mio dormitorio" disse con un sorriso
"Hai visto Harry?" Mi chiese
"Si, è giù al Lago Nero vicino al solito albero"
"Grazie" disse e si allontanò senza dire altro, mentre io mi avviavo verso la Torre.

Harry's POV
Sentii i suoi passi avvicinarsi sull'erba
"Hey" disse
"Hey"
"Come va?" Che cazzo di domande sono, il ragazzo che amo sta per lasciarmi
"Tempest mi ha detto quello che pensavi in infermeria"
"E lo penso ancora" disse Draco
"Come puoi pensarlo?"
"Harry, tu... Io... Noi non possiamo più stare insieme. È stato stupido pensare che avrebbe funzionato. La mia vita è troppo incasinata. E poi, dai un Malfoy e Harry Potter? È impossibile anche solo pensarlo"
"Non è impossibile, basta la buona volontà" si girò dandomi le spalle ma io continuai "non eravate voi Serpeverde a pensare 'quello che voglio ottengo', vuol dire forse che non mi vuoi più?" Lo vidi irrigidirsi notevolmente a quelle parole
"Voi Grifondoro non avete mai capito la nostra mentalità"
"Tempest lo ha fatto" dissi interrompendolo
"Lei lo ha dovuto fare per sopravvivere, ti ricordo che è una Malfoy prima di tutto"
"Prima di tutto è una persona"
"Voi Grifondoro siete stupidi"
"Tua sorella è una di noi"
"Beh non dovrebbe, perché è nata per essere una Serpeverde. Il cappello parlante si è sbagliato. Mia sorella è l'eccezione"
"Anche noi potevamo essere l'eccezione" dissi abbassando lo sguardo.
Lui prese un respiro profondo e continuò "non farmi cambiare discorso Harry "
"Noi non possiamo lasciarci" dissi
"Ma non possiamo stare insieme" stavo decisamente perdendo la pazienza
"Perché cazzo?! Dimmi solo perché"
Draco mi guardò negli occhi e io non potevo pensare che sarebbe potuta essere l'ultima volta
"Perché io sono un mangiamorte, non fare quella faccia perché è vero, e tu sei il fottuto Bambino Che È Sopravvissuto e quello che manderà in fumo tutto quello che la mia famiglia a costruito per secoli".
Lo vedevo che stava crollando, che non ce la faceva più, che non le pensava davvero quelle cose.
"Mi... Mi dispiace Harry"  si girò e iniziò a camminare verso la scuola.
Il mondo mi stava crollando addosso, corsi verso di lui e lo abbracciai, iniziai a piangere. Non mi importava se qualcuno ci avesse visto avrei affrontato io chiunque si fosse messo contro Draco, contro la persona che amavo.
Lui si girò nel mio abbraccio e mi accorsi che anche lui stava piangendo
"Stai rendendo le cose più difficili, per favore Harry"
Non doveva finire così, non poteva finire così. Allentai la presa, lui di staccò da me, mi guardò e mi diede un bacio sulle labbra, le nostre lacrime che si mescolavano per una separazione forzata che eravamo obbligati a fare per proteggerci l'un l'altro. Ci staccammo e fu peggio di morire. Rimanere vivi ma svuotati  di tutto.
Draco si girò e continuò a camminare verso il castello di Hogwarts.
Crollai sull'erba e mi lasciai andare ad un pianto disperato, non mi importava se mi vedevano, magari avrebbero capito che anche Il Bambino Che È Sopravvissuto prova le stesse emozioni dei suoi coetanei.
Non mi importava se lui mi sentiva doveva sapere quanto male mi aveva fatto e quanto ne aveva fatto a se stesso.

C.C.
Ecco qui il capitolo, spero vi piaccia e mi scuso per eventuali errori. È un po' più lungo degli altri ma non volevo dividerlo in due. Comunque fatemi sapere se vi piace con un voto e un commento. Non so quando riuscirò ad aggiornare la prossima volta perché sono un po' incasinata con la scuola, cercherò di farlo il prima possibile. Grazie a tutti.

Avrò cura di te -Drarry-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora