Capitolo 30

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Harry's POV
Mi svegliai di soprassalto, quella notte non ne volevo sapere di dormire. Draco era andato via da un po' quando io ero salito in camera trovando tutti già addormentati. Mi distesi sul letto e mi addormentai senza problemi ma era la terza volta che mi svegliavo. Decisi così di alzarmi e andare in bagno a sciacquarmi la faccia.
Mi osservai allo specchio e vidi una figura dietro di me
"Cosa cazzo ci fa qui?!" Urlai voltandomi
"Calmati Potter" la voce fredda di Lucius Malfoy arrivò chiara alle mie orecchie
"Ma si rende conto di cosa sta facendo!?"
"Devo parlare con te, questo era l'unico modo di trovarti senza i tuoi seguaci"
"Si chiamano amici" dissi e dentro di me pensai che Neville faceva bene a portarsi la bacchetta ovunque
"Comunque, cosa vuole?" Chiesi
"Volevo chiederti come sta Draco"
"Come vuole che stia, mi scusi? E poi perchè non lo chiede a lui?"
"Pensi che non ci abbia provato Potter? Credi che sia così stupido?" Rispose sprezzante, poi aggiunse "non ha voluto vedermi"
"Spero che non le dispiaccia se non mi impietosisco" dissi "dopo quello che gli ha fatto Draco è rimasto molto deluso"
"Immaginavo... Ma adesso siamo dalla stessa parte" disse
"Non so ancora se fidarmi di lei" dissi
"Il professor Silente si fida"
"Beh io non sono lui..."
"Guarda, Potter, che sono stato giovane anch'io e che tu ci creda o no, non sono sempre stato così"
"Adesso mi dirà che lei si sa divertire"
"Quando venivo ad Hogwarts ogni mese per quelli degli ultimi anni organizzavamo una festa dove potevamo fare amicizia" prese fiato e notai un piccolo sorriso nascere sulle sue labbra "la rivalità fra le cose era presente e far vedere che la propria casa era la migliore era la nostra priorità ma durante quelle feste non ci importava."
"Perchè mi racconta tutto questo?" Chiesi
"Se mi lasciassi finire te lo direi" disse un po' seccato. Di certo non era abituato ad essere interrotto da un ragazzino
"Allora, una sera conobbi un ragazzo, moro, occhi azzurri che non te li puoi nemmeno immaginare, passammo insieme tutta la serata bevendo e scherzando come fossimo amici da una vita. Era strano ma non lo avevo mai notato per i corridoi della scuola. Il mattino dopo scoprii che era un Tassorosso ma ai tempi non era un problema. Un pomeriggio, anzi, il pomeriggio in cui mio padre mi comunicò il nome della ragazza che avrei dovuto sposare, andai da lui per studiare Erbologia" sorrise "ero davvero una frana con quella materia, lui mi prendeva sempre in giro per questo. Comunque andai da lui ma non riuscivo a concentrarmi, si accorse che qualcosa non andava e non ricordo bene come ma ci baciammo." Si fermò, perdendosi un attimo nei suoi pensieri
"Vada avanti" dissi con un tono un po' troppo entusiasta
"Ti stai appassionando alla storia Potter?" Chiese
"Ho bisogno di sentire come va a finire per capire dove vuole arrivare"
"Dopo avermi baciato lui si alzò, ricordo che era arrossito tantissimo lo faceva sempre, prese i suoi libri e senza una parola e se ne andò lasciandomi li. Andai da Narcissa che ai tempi era la mia migliore amica, e futura sposa anche se cercavamo entrambi di non pensarci. Le raccontai tutto e piansi, me lo ricordo bene. Lui mi evitò per settimane finchè un giorno non mi decisi e lo bloccai in un'aula vuota. Volevo delle risposte le esigevo da lui perchè non riuscivo a dare un nome a quello che provavo. Volevo lo facesse lui. Gli feci una montagna di domande ma niente, lui era bloccato non proferì parola per minuti interi, poi lo baciai. I libri che aveva tenuto in mano fino a quel moneto come scudo caddero a terra per annullare la distanza tra noi. La sensazione delle sue mani su di me la ricordo come se fosse ieri. E voglio mettere in chiaro una cosa: le ragazze continuavano a piacermi, Potter. Ma con lui le cose erano diverse"
"Non c'è niente di male nell'essere bisex" dissi. "E dopo cosa successe?"
"Continuammo a vederci più o meno di nascosto per tutti gli anni che ci rimanevano ad Hogwarts ma quel periodo finì, e io dovetti guardare in faccia la realtà e i miei doveri, non ebbi il coraggio di dire la verità su di noi a mio padre. Ovviamente lui non la prese bene ed io ne fui devastato, Narcissa mi è stata davvero vicina in quel periodo è stato quasi naturale innamorarci. Ma a volte riguardo le nostre foto a scuola e lo vedo, mi chiedo cosa faccia ora, se mi ha dimenticato o se si ricorda del ragazzo a cui ha fatto perdere la testa ai tempi della scuola."
Rimasi in silenzio, stupito di questo lato di Lucius Malfoy
"Sono stato così duro con Draco perchè lui ha avuto il coraggio di fare quello che io non ho fatto. Sono stato uno stupido"
"Le dovrebbe dire a Draco queste cose, non a me"
"Volevo, ma lui non ne ha voluto sapere"
"Proverò a parlarci io..." Dissi "ma non le prometto niente"
Lui sorrise e lo vidi forse per la prima volta: un sorriso sincero sul volto di Lucius
"Grazie Potter" disse
"Mi scusi la curiosità ma come ha fatto ad entrare?"
"Tecnicamente quelle feste dovevano finire prima del coprifuoco, abbiamo creato dei passaggi segreti che uniscono le sale comuni e la Stanza delle Necessità." Rise "e poi usavamo quelli che portano ad Hogsmeade per andare a comprare da bere ma penso che tu li conosca già se hai trovato la mappa di tuo padre e dei suoi amici" disse
"Un ultima cosa, come si chiamava il ragazzo?" Chiesi
"Matthew Holland" lo disse sorridendo come se si fosse tolto un peso dal cuore.
Non aggiunse altro e se ne andò, quando uscii dal bagno lui era già sparito.

C.C.
Ecco qui il capitolo, spero vi piaccia. Fatemelo sapere con un voto è un commento. Volevo ringraziarvi e farvi sapere che mi fa sempre piacere leggere i vostri commenti e sapere che vi state appassionando alla storia.
Mi scusa per eventuali errori

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