<<Vi conoscete?>> chiede Artemide sorpresa <<n...no>> mente Isey sconvolto di vederla.
<<Ma come no? Tu l'hai chiamata con il suo nome>>
Sul labbro mi si forma un sorriso sardonico e guardo Isey che è in difficoltà.
<<Si,ci conosciamo ma per caso. Ci siamo visti alcune volte all'università>> lo aiuta Serena facendomi innervosire.
Sono un calderone in piena. Tra un pò esploderò.
Quindi decido di prendere Ana in braccio e di andarmene il prima possibile dai miei.
<<Mamma e fai?>> chiede Ana appoggiata sulla mia spalla. <<Andiamo da nonno Thony e nonna Crystal>>le spiego,e Isey finalmente si ricorda che esistiamo anche noi.
<<Dove vuoi andare?>> dice preoccupato.
<<Devo avvisare i miei che devono preparare la stanza per me è Ana stasera>>
<< Sinceramente io ho già preparato la vostra stanza>> dice Artemide.
Il mio sguardo per pochi secondi si posa sulla figura di Serena che guarda mia figlia. Non deve azzardersi! Guardo Artemide e sorridendole le
<<Ok,allora se permettete vorrei ritirarmi in stanza>> dico marcando il mio territorio,o almeno quello che penso sia il mio territorio.
<<certo cara,vai pure>> annuisco e cerco di uscire tranquillamente dalla stanza,ma quando Serena mi ferma toccandomi il braccio quasi le ringhio contro <<cosa vuoi?>>
<<volevo vedere la piccola>> dice allungando il braccio per accarezzare il volto di mia figlia,ma io mi sposto e sbraito <<non toccare mia figlia>> lei retrocede e si gela non dicendo nulla.
<<Marta>> mi rimprovera Isey e io lo fulmino <<Marta!Marta cosa? Lei non deve permettersi di toccare mia
figlia>>
Non lo lascio rispondere,e scappo da quella casa rifuggiandomi dai miei,che quando mi vedono rimangono basiti.
<<Tesoro che ci fai qui?>> chiede mamma
<<sorpresa!!!>> cerco di scherzare ed entro.
Non mi va di parlare,ma in breve gli spiego la situazione e vado in quella che una volta era la mia cameretta.
<<mamma,papà 'ovè?>> chiede Ana quando la sdraio sul letto.
<<Viene subito. Non preoccuparti,ora dormo un pò>> le rispondo aggiustandole le coperte.La bimba si è addormentata,quindi decido di lavorare un pò.
Prendo il computer e controllo le mail.
Scopro che lunedì ho una colazione di lavoro.
Sono sicura che non ce la farò!
Prendo il cellulare e chiamo la mia segretaria.
<<Signora Metthews mi dica>>
<<Paola,scusa per l'ora ma lunedì devo spostare la colazione con il brunch.>>
<<certo signora,sarà fatto>>
<<Gra...>>
<<Mi devi dire perchè cazzo sei scappata!>> sbraita Isey entrando come una furia in stanza.
Senza scompormi saluto Paola e mi giro verso di lui.
<<Usciamo. La bimba dorme e non voglio svegliarla. Perchè sicuramente urleremo>>
Apro la porta e lui mi segue.
Entriamo in una stanza degli ospiti e mi siedo sul letto incrociando le gambe.
<<Perchè sei scappata?>> chiede più tranquillo <<tu come avresti reagito se ti fossi ritrovato il mio amante di fronte?>> stringe i pugni e dice <<gli avrei chiesto come avrebbe preferito morire>>
<<io no ,ho preferito scappare da casa... ma soprattutto quello come si è trovata qui?>> comincio ad alzare leggermente il tono di voce << Mamma e papà lavorano a contatto con l'università per dare tirocinio si ragazzi. E Serena è capitata nello studio legale di mamma>>
<<sempre meglio della galleria d'arte di tuo padre. Fossi in tua madre non lascerei mai sola in una stanza tuo padre con quella>>
<<basta,non ci pensare più>>
<<come faccio a non pensarci se il tuo passato ritorna sempre. Appena provo ad andare avanti c'è qualcosa che mi frena e io non ce la faccio più>> sussurro alla fine.
<<Quindi cosa vorresti fare?>>
<<non lo so. Alcune volte ti odio,e altre provo un amore così profondo da farmi male>> gli confesso
<<Odio?>> urla e io annuisco. <<Alcune volte si>>
Non dice più nulla,e ad andare via questa volta è lui.
Sbatte così forte la porta da farmi venire mal di testa.
È un bambino. Questo è!
Ritorno da mia figlia che dorme e mi stendo accanto a lei.
Sento un dolore nello stomaco. Prima lieve,e poi sempre più forte.
Scendo dal letto e piano mi reco in cucina dove c'è mamma.
<<Marta,cos'hai?>> chiede preoccupata.
<<Non lo so>> dico piangendo. Poi urlo ancora più forte e mi tengo a mamma. Il mio primo pensiero va a Isey,non so perchè,ma prima di urlare di nuovo dal dolore dico <<mamma,è successo qualcosa ad Isey>>
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Il continuo siamo noi
RomanceIsey oramai è cresciuto e si è fidanzato con una ragazza più piccola di lui. Lui è sempre stato un ragazzo perfetto. Finchè non è cominciata l'università. Lì senza la sua mamma e il papà si è sentito in un mondo che non gli apparteneva. Una sera ad...