CAPITOLO27

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<<Adesso sei mia>> mi sussurra a pochi centimetri dal mio collo. Comincio a gemere,ma non posso. Farei soltanto il suo gioco così.
<<Lasciami>> dico poco convinta,e lui se ne accorge,quindi continua a baciare il mio collo.
Prendo forza e <<No!basta>> dico più convinta e lui si stacca guardandomi basito.
Si riscuote e si passa una mano tra i capelli <<scusa,ok? Ma non so più cosa fare>> si lamenta distrutto e io gli rispondo<<nulla,non devi fare nulla.  Devi solamente andartene e farmi stare un pò tranquilla>>
<<Fammi solamente spiegare,e poi me ne andrò davvero senza darti più fastidio. Come vuoi tu>> annuisco e mi siedo sul letto.
<<Ci tengo a dirti che davvero ho perso la memoria,ma l'ho ritrovata dopo la terza seduta.
Mi sono maledetto più volte per quello che ho fatto in passato,ma ora potevo rimediare,potevo renderti davvero felice,  invece no,quella ha distrutto di nuovo tutto>> dice riferendosi a Serena. Sorriso sardonica <<Isey,sai che non ha distrutto Serena tutto,ma sei stato tu, con le tue continue bugie?>> Lui abbassa il capo e io continuo <<dovevi dirmelo che avevi recuperato la memoria. Tra di noi non sarebbe cambiato più nulla,ma ora come faccio a crederti di nuovo?>> Isey scatta inginocchiandosi e baciandomi la coscia destra <<lo so,ho sbagliato. Ma riproviamoci nuovamente. Ti prego è davvero l'ultima volta,e non te ne pentirai>>
<<vorrei tanto,ma mi hai fatto davvero tanto male>>gli confesso con un magone in gola. 
<<Lo so,ma ti prego>> mi scongiura. Mi alzo e mi rivolgo verso  la finestra per guardare fuori e gli dico quasi sussurrando  <<basta,non stressarmi.>> Mi sento sempre più oppressa>>
Non mi risponde,ma sento sbattere solamente la porta.
Non mi giro neppure. Appoggio la fronte sul vetro freddo della finestra e in mente mi dico è andato via!

Per il resto della giornata Isey non si è fatto sentire e neanche vedere. Però ora è quasi ora di cena,quindi al ristorante lo vedrò per forza,e vedrò i suoi occhi sempre più pentiti,che mi renderanno sempre più complicato essere arrabbiata con lui.
Metto l'ultima ballerina e prendo Ana in braccio.
Usciamo dalla stanza e chiudiamo la porta dietro di noi.
<<mamma noi pappa?>> mi chiede Ana quando vede il ristorante
<<si ciccia,tu hai fame?>> le chiedo e lei annuisce con il suo solito entusiasmo rispondendomi <<ti,mamma>>
<<allora andiamo a mangiare>>
Al nostro tavolo riservato già ci sono tutti,tranne Isey. Starà per arrivare!mi tranquillizzo mentalmente senza far vedere la mia ansia agli altri.
<<Buonasera>> saluto <<Ciao,cara... siediti>> mi dice Artemide sorridendomi e io faccio come mi chiede.
Passano una decina di minuti e di Isey  ancora niente
<<Al diavolo>> sbotta Dimitri <<è grande e grosso e ci dobbiamo ancora preoccupare per lui? No basta! Mangiamo,e quando vorrà venire verrà>> dice lui arrabbiato. Ha ragione!
Sto per leggere il menù quando mi squilla il cellulare <<scusate>> dico per poi prendere il mio telefono dalla borsa.
Senza leggere di chi si tratta rispondo dicendo <<pronto>>
<<M...Marta>> biascicano dall'altro capo. Guardo il nome ed è Isey.
Mi alzo cercando di restare calma e quando vedo che sono lontana dagli altri rispondo <<Isey,ma dove sei?>> urlo <<In un posto molto alto e tutto di ferro>> dice ridendo.
<<Sei ubriaco?>> chiedo impaurita <<n...no,ok. Forse un pochino>> dice infine.
Mamma,mamma! Dico oramai al limite dell' ansia
<<Isey,sto venendo da te, dove sei?>> gli chiedo con finta calma per non farmi agitare  <<dove chiunque vuole andare quando viene in Francia>> ho capito,si trova sulla Torre Eiffel.
<<Ora vengo,stai calmo>> e corro a più non posso.

Il continuo siamo noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora