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-La ringrazio infinitamente signora!-

-Figurati giovanotto, buona fortuna!-

Hoseok, una volta ricevuto il nome del locale in cui Yoongi lavorava, ringraziò più e più volte la vicina, che era stata così gentile nei suoi riguardi, dirigendovisi subito.

Non sapeva quando e se il ragazzo si fosse trovato lì', ma al momento non importava, ora che una piccola occasione gli si era presentata davanti non poteva di certo farsela scappare e permettere che le solite paranoie avessero la meglio.

Gli avrebbe parlato, gli avrebbe spiegato tutto, gli avrebbe aperto il suo cuore, era deciso.

Sul suo viso finalmente era comparso un sorriso raggiante, felice, però allo stesso tempo incredibilmente nervoso.

Sentiva i battiti diventare sempre più veloci.

Che fosse sempre così, quando si era innamorati?

Il moro nel frattempo cercò di pensare a un discorso sensato da fare all'altro una volta che si fosse trovato faccia a faccia a lui però, a causa dell'ansia, della paura e di tutto quel vortice di emozioni in cui si ritrovava intrappolato, non ne fu capace.

Anche se non voleva, un sacco di dubbi lo stavano tormentando.

E se il biondo non avesse voluto parlargli? Se si fosse rifiutato di ascoltarlo?

No, in fondo era pur sempre al lavoro, non avrebbe potuto fare molte storie, se teneva al suo posto.

Se quel giorno non ci fosse stato?

Non sarebbe stato capace di aspettare ancora, aveva bisogno di chiarire la faccenda il prima possibile.

Mentre si ritrovava a fare quei ragionamenti, il giovane arrivò davanti all'entrata del locale.

Leggendo l'insegna, capì che si trattava di un semplice bar quindi, prendendo un bel respiro profondo e ripetendosi di far finta di nulla per non attirare subito l'attenzione, fece leva sulla maniglia della porta ed entrò.

In seguito, siccome il luogo non era molto affollato, prese posto al primo tavolo che adocchiò e immediatamente incominciò a guardarsi intorno, cercando senza perdere ulteriore tempo la figura magra del biondo.

Intanto, poiché così concentrato a osservare il viso di tutti i presenti, il ragazzo non notò nemmeno il cameriere che, avvicinandoglisi cordialmente, con voce roca in modo formale gli chiese -Buongiorno, cosa desidera?-

Nessuno dei due, per qualche strana ragione, si soffermò sulla figura dell'altro.

-Uhm, ecco, una cioccolata calda.-

Mormorò in fretta Hoseok, senza togliere gli occhi di dosso a un ragazzo girato di spalle alla cassa che gli pareva avesse un'aria familiare, nonostante non ne fosse molto certo.

-Va bene, arriva subito.-

Il giovane allora preso l'ordine si allontanò e lasciò nuovamente il ragazzo da solo, immerso nella sua ricerca, la quale non sembrava dare i suoi frutti.

-Che abbia sbagliato indirizzo? Eppure sono sicuro sia giusto...-

Disse tra sé e sé quest'ultimo, cominciando a preoccuparsi.

E se avesse capito male ciò che la donna gli aveva precedentemente detto?

Sarebbe stato un disastro, un completo e terribile disastro a cui non sarebbe stato in grado di rimediare.

In ogni caso, dopo un paio di minuti il cameriere di prima tornò con la bevanda che gli era stata chiesta, dicendo -Ecco a lei.- mentre la poggiava con gentilezza sul legno consumato del tavolo.

-Uh, grazie mille.-

Esclamò dopo Hobi, stringendo fra le mani la tazza bollente e portandosela piano alle labbra.

Non appena poi si decise ad alzare lo sguardo verso il cameriere accanto a lui, per poco non finì per strozzarsi, incredulo di ciò che stesse vedendo, e anche il giovane non si sentì meglio quando incontrò gli occhi del moro.

Così il biondo, preso dal panico, sussurrando nervoso un debole -Nulla.- fece per andarsene immediatamente via, ma Hoseok lo fermò, afferrando il tessuto della sua uniforme.

-Aspetta Yoongi, ho bisogno di parlarti, ti prego.-

L'altro, sentendo quelle parole, lo fulminò con lo sguardo.

-Come hai fatto a sapere che lavoro qui?!-

Il maggiore era sul punto di urlare, il suo viso era rosso dalla rabbia.

-Ti spiegherò tutto, se me ne dai la possibilità.-

Il ragazzo strinse ancora più forte la stoffa fra le sue mani, cercando di avvicinare il cameriere a sé.

-Vattene, ora.-

Il tono del biondo era freddo, impassibile mentre, al contrario, il suo cuore aveva perso cento battiti non appena aveva riconosciuto il volto del minore.

-Se prima mi ascolterai, giuro che lo farò, sparirò in un attimo.-

Hoseok guardava disperato la figura slanciata al suo fianco; era sul punto di scoppiare per la milionesima volta a piangere.

Yoongi rimase a fissarlo per un momento e alla fine, alzando gli occhi al cielo, tolse la mano del moro dalla sua camicia e distaccato gli disse -Muoviti, seguimi.-

Quest'ultimo non poté trattenere un sorriso comparire sulle sue labbra.

Too Wrong; yoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora