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Yoongi aveva disperatamente cercato Jackson per tutto l'istituto dopo quella tremenda scenata, non riuscendo a trovarlo.

Voleva spiegargli meglio la situazione, raccontargli con precisione quel che era accaduto, fargli capire che, per una volta, davvero non era stata colpa sua, anche se non sapeva quanto tutto ciò sarebbe potuto servire.

Magari avrebbe solo peggiorato le cose.

Ormai era finita, doveva accettarlo.

D'altronde, come poteva biasimarlo? Aveva tutti i motivi del mondo per abbandonarlo, in fondo, e il biondo lo sapeva, per questo si sentiva ancora peggio.

Il suo comportamento era stato orribile, però non aveva potuto fare a meno di agire così.

Cosa avrebbe dovuto fare, altrimenti?

Il ragazzo conosceva le risposte a quelle domande che da tempo lo tormentavano, ma non voleva ascoltarle, facevano troppo male.

Non aveva fatto che commettere errori su errori in quel periodo, uno dopo l'altro, e ora ne pagava le amare conseguenze.

Adesso, siccome non aveva la minima voglia di rimanere in classe ad ascoltare il professore mentre parlava di cose di cui in quel momento non sarebbe riuscito a capire nulla e di cui nemmeno gli importava, chiese di andare in infermeria con la scusa che non si sentiva affatto bene e poi uscì fuori, andando in giro per i corridoi.

Aveva bisogno di prendere una boccata d'aria, per cui, decise di dirigersi ai giardinetti al di fuori dell'edificio e di rimanervi per un po' fino a quando però, mentre camminava, non trovò Hoseok appoggiato come sempre vicino al suo armadietto, da solo.

Appena Yoongi se ne accorse sbarrò gli occhi e immediatamente si precipitò verso di lui, incredulo.

Era il momento perfetto per parlargli, l'occasione migliore.

Quando vi fu dietro, siccome questo era girato di spalle, con violenza lo sbatté vicino alla parete, in modo da trovarselo di fronte e successivamente, sotto il suo sguardo perplesso e allo stesso tempo infastidito, gli disse -Ora non puoi più correre via.-

Il moro cercò di spostare le sue mani dagli angoli della propria testa ma non ce la fece e quindi, rassegnato, si arrese.

-Cosa vuoi?-

Sbottò in seguito, visibilmente irritato.

-Che tu mi dia delle spiegazioni.-

Hoseok alzò gli occhi al cielo.

-Non ho niente da dirti. Ora spostati per favore, devo andare in classe.-

Il minore provò di nuovo a liberarsi, però questo servì solo a far avvicinare ancora di più il ragazzo a lui.

I loro visi si trovavano a pochi centimetri di distanza.

-Non prendermi per il culo. Non ti permetterò di andare via fino a quando non mi avrai detto la verità.-

Yoongi guardò negli occhi il giovane, il quale a sua volta non distolse lo sguardo, mantenendo il contatto visivo e assumendo quasi un'aria di sfida, poi gli rispose. -Va bene, è stato uno sbaglio, okay? Non doveva succedere, fai finta che non l'abbia mai fatto e basta anzi, dimenticatene direttamente.-

Sentendo quelle parole il biondo, scosso da quella frase, abbassò istintivamente il capo, deluso e scioccato allo stesso tempo.

In seguito si allontanò dall'altro che immediatamente fece per andarsene, ma dopo un istante fu ri-bloccato. -Allora spiegami, perché diavolo lo hai fatto?-

La voce di Yoongi uscì tremante, come un sussurro.

Troppi pensieri si stavano affollando nella sua mente.

Hoseok sorrise.

-Ero curioso di sapere che sensazione si provasse, tutto qui.-

Così, finalmente questo si avviò verso la sua classe mentre il ragazzo scappò in bagno, distrutto.

Aveva sentito il suo cuore spezzarsi.

Rimase lì dentro per un'infinità, con quelle parole che non facevano che tornargli ogni secondo in testa.

Avrebbe desiderato non averle mai sentite, di non essere stato così ostinato e cocciuto fino ad allora, di aver lasciato perdere dall'inizio quella storia che sapeva non avrebbe avuto nessun lieto fine.

Aveva cercato in maniera disperata di trattenere le lacrime, ripentendosi che non valesse la pena piangere per un tipo come lui, talmente spregevole e odioso, ma era stato inutile.

Ne era pazzamente innamorato, indipendentemente persino da questo.

Non ci fu modo di placare i suoi singhiozzi che rimbombavano tra quelle strette e fredde pareti, al momento uniche sue compagne.

Nulla per lui aveva più senso adesso.

Era davvero distrutto stavolta, e non sapeva se avrebbe trovato la forza di riprendersi da un evento simile.

Che fosse crollato in definitiva?

Too Wrong; yoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora