Mike

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Conosco Luce da quando è nata. Era una bambina speciale, oltre che bellissima.

Era nata prematuramente. Nessun dottore credeva che sarebbe sopravvissuta visto il suo peso e le sue condizioni.

E proprio quel giorno dal paradiso hanno deciso che fossi io a doverla proteggere; hanno scelto me come suo Angelo Custode.

Ognuno di noi aspetta, a volte anche l'eternità, prima di trovare la sua "persona". Molti di noi non la trovano mai. Io sono stato molto fortunato. Ho aspettato solamente 100 anni prima che potessi conoscere questa meravigliosa creatura.

Appena sono sceso sulla terra per vegliare su di lei, ho capito che il mio compito non sarebbe stato facile. Nessuno pensava che potesse sopravvivere.

Con il mio aiuto è riuscita a crescere, e diventare forte; o cercato di vegliare anche sui suoi genitori affranti dal dolore. Avevano desiderato quella bambina con tutte le loro forze, e dopo molti anni era arrivata. Non potevo permettere che la sua permanenza su questa terra durasse solo poche ore. Non voglio prendermi tutto il merito della sua sopravvivenza. Era una creatura forte e tenace sin dai primi minuti di vita. Sembrava aggrappata alla vita con tutte le sue forze, io ho dato solo una piccola mano. L'ho vista crescere, ma soprattutto l'ho vista diventata una donna, quella che è oggi. L'ho vista cambiare, da bambina si è trasformata in adulta. Ho visto il suo fisico cambiare, da infantile a meraviglioso, adatto ad una donna con la D maiuscola. La accompagnavo nelle sue giornate, da quando si svegliava per andare a scuola a quando si rimetteva sotto le coperte. Non la lasciavo nemmeno durante la notte; non sopportavo l'idea che potesse fare brutti sogni, infatti ogni volta che succedeva usavo il mio potere per scacciare quei demoni che la tormentavano. Si perché tutti gli Angeli hanno il loro Demone dal quale proteggere la persona "amata".

È come se le avessi costruito una campana di vetro attorno. Aveva pochissimi amici fan da piccola, come ora del resto. Forse anche un po' per colpa mia. Si fermava a volte negli angoli dei corridoi per parlare con me. Ma gli altri non potevano sentire me, però potevano sentire lei!! E visto che succedeva spesso che la sorprendessero a parlare da sola l'avevano soprannominata "la strana".

Guardando indietro oggi non so se le ho fatto del bene. E questo mi logora ogni giorno. L'ho protetta in tutto e per tutto. Le ho sempre indicato la strada da seguire; non l'ho mai fatta scegliere. Per paura che le succedesse qualcosa di male.

Luce conosce solo il Bene. Non sa cosa sia il Male, ma finché avrà me vicino non sarà necessario che lo provi.

Ho sempre voluto toccarla; quelle guance rosee, quella pelle chiara, la bocca carnosa e quegli occhi seducenti.

Sono pensieri impuri per un Angelo, lo so, ma è successo veramente; ho deciso di non raccontare niente nemmeno ai miei "amici". Avevo troppa paura che le venisse assegnato un angelo nuovo. Non avrei sopportato che qualcun altro avesse potuto prendere il mio posto nel suo cuore.

Era mio e solo mio.

Sono sempre stato vicino a lei, masenza che lei mi potesse vedere; dobbiamo restare alle spalle di coloro che proteggiamo. Mi sono palesato a lei solo sotto forma di voce interiore.

Ogni volta che si sentiva sbagliata, a causa di questa malsana società, ero lì, che la esortavo a non abbattersi, e che quella che stava seguendo era la via migliore. Ha accettato quella voce, non si è mai posta domande, era normale per lei, come se ogni essere umano sentisse la stessa cosa sua. Ma si sbagliava. O meglio; ogni persona può sentire, se ascolta bene, la voce del suo angelo, ma in pochi la riconoscono.

Non ho mai trovato difficile nascondermi con Luce.

Lei mi ascoltava, non ho mai dovuto intervenire, prepotentemente nella sua vita e rischiare di essere scoperto; fino al giorno del suo incidente.

Non potevo lasciarla morire. Aveva ancora troppe cose da scoprire. Quindi ho deciso di rischiare il tutto per tutto, e questa volta me la sono cavata bene. Se mi avesse visto mi avrebbero allontanato da lei.

Tutt'ora il ricordo è vivo nelle mia mente, e non solo, anche le emozioni che ho provato sono ben impresse.

Ero seduto sul sedile posteriore della sua auto, come sempre del resto, ed ho assistito a tutta la scena.

L'ho lasciata provare a salvarsi da sola, ma quando ho sentito che la sua anima si stava arrendendo sono dovuto intervenire. L'ho presa tra le braccia, e l'ho portata in superfice, e appoggiata sulla riva del canale.

Per la prima volta ho stretto il suo corpo al mio.

E quello è stato uno dei miei peggiori errori.

Non me ne volevo più separare. Il profumo della sua pelle mi faceva impazzire; toccarla era quello a cui avevo aspirato fin dal primo giorno. L'ho stretta a me fino a quando ho sentito che stavano arrivando i soccorsi. In quel' istante mi sono dovuto separare da quella stretta che ci avrebbe legato per l'eternità. Ho dovuto lasciarla, e scomparire; come faccio ogni volta. Sono condannato fino al resto dei suoi giorni, a poterla solamente guardare e guidare con la mia voce. Nessuno mi aveva detto che sarebbe stato così difficile stargli lontano. Non me ne separo mai. La notte la guardo dormire, il giorno la guardo vivere.

LE MIE DUE ANIME (Parte 1.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora