MIKE.

82 3 0
                                    

Mike.

Riesco a sentire i loro pensieri anche se in modo molto confusionale. Vorrei porre fine alla mia vita pur di non essere costretto ad assistere a questa scena. Le sue sporche mani su di Lei; è questo che più mi manda fuori di testa. Ho sempre cercato di non violare la sua persona stando attento anche dove poterla sfiorare. Arriva queste s.... (si devo dirlo... mi sentirò meglio... e poi una parolaccia non ha mai ucciso nessuno...) questo stronzo e si spinge fino a questo punto. Quello che più non capisco però è il perché lei lo abbia permesso. La collera mi acceca, mi tormenta e mi tiene sveglio e su di giri. Credo che la perderò dopo stasera, sembra che quello che ci ha sempre legato, per lei, ad oggi, non conti più nulla, ha fatto la sua scelta, che ovviamente non prevede che io resti nella sua vita. Per quanto riguarda i miei sentimenti, io non ho mai smesso di provarli nei suoi confronti; sono indelebile nella mia mente e ben scalfiti nel mio cuore.

Ogni volta che sento mi sento scivolare sempre più lontano da lei mi aggrappo a quei pochi ma bellissimi ricordi che mi fanno sperare che tutto possa risolversi. Ma ogni giorno è sempre più lontana, e l'unica cosa che riesco a fare è starmene qui, seduto a piangermi addosso e disperarmi per gli errori commessi, quelli che ad oggi mi hanno portato lontano dalla mia unica ragione di vita.

In un istante la decisione di restarmene in disparte viene meno e mi trovo catapultato nella sua camera da letto.

Ma che diavolo....!?

" Mike cavolo, di nuovo tu!!!" Urla, infuriata come sempre.

I miei occhi vagano lungo tutto il suo corpo, e la osservo da capo ai piedi. Rimango allibito.

" Non... non uscirai mica conciata in quel modo vero!? Quella gonna non copre neanche la metà delle tue cosce!! E quel top... lascia ben poco all'immaginazione... cavolo Luce... non... non puoi... sei impazzita vero!? Non sei tu questa!!" Il suo sguardo di sfida mi fa capire che non sarà facile dissuaderla.

" Ehi Mike frena frena... cos'è esattamente che ti ha fatto pensare di poter venire qui e dirmi quello che posso e non posso fare!? Sto uscendo con delle amiche, andiamo a ballare in un pub quindi se non ti dispiace adesso devo andare... ti saluto mio piccolo Angelo..." La sua pacatezza ha dell'inverosimile, ma cosa le sta succedendo!? Odia uscire con le amiche, e odia andare a ballare. Questa voglia di rivalsa così dal nulla è spiazzante.

" Ti prego Luce, dammi una possibilità, voglio spiegarti, voglio che tu mi conosca meglio così capirai che puoi veramente fidarti di me. Ti prego!!"

Mi inginocchio di fronte a lei, supplicandola come se fosse la mia dea, alla quale rivolgo dolci preghiere di supplica. Sono una povera anima in pena, in cerca di un po' di pace. Mi sento squallido e sciocco, ma se questo potesse sciogliere il suo cuore che sembra diventato di pietra supplicherò la sua anima in eterno.

La camera è piombata in un silenzio assordante, ci sono solo i nostri respiri, e i miei singhiozzi di supplica; in questo silenzio sento il suo respiro, sempre più vicino. Alzo la testa, la osservo; il suo viso si rilassa, riprendendo un colorito roseo, abbandonando quel rossore che lo contraddistingueva quando era furiosa con me. Sento il suo cuore, più precisamente il suo battito; è tornato alla sua regolarità, pacato. Mi godo ogni suo piccolo rumore, che riempie le mie orecchie. Si inginocchia di fronte a me; ci guardiamo come mai prima di allora, sembra aver ritrovato la ragione, non so cosa sia stato a farle cambiare idea ma sono felice lo stesso. Mi sfiora il volto, accarezzando ogni suo contorno; sembra vedermi la prima volta in vita sua; come se la nostra conoscenza risalisse a questo preciso istante. Scruta ogni mia piccola imperfezione, gustandosi il panorama che le si presenta davanti. I nostri occhi non si mollano un attimo; entrambi cerchiamo qualcosa nei nostri sguardi, ma sembra che neanche noi sappiamo veramente cosa. Le sue dolci mani abbandonano il mio volto, per prendere in ostaggio le mie. Incrociamo le nostre dita come a non volerci più lasciare andare. Nessuna forza può separarci.

"cosa c'è Luce!?" quasi non mi rendo conto di averglielo sussurrato. Mi sta ancora fissando.

"Mike..." quelle quattro lettere pronunciate da quelle labbra come un lieve alito fresco mi inebriano la mente. Perdendo il controllo delle mie azioni e dei miei pensieri. Il mio autocontrollo vacilla per la prima volta in assoluto. La sua vicinanza è come una droga.

Libero le mani. Le cingo la vita. La attiro a me. Con la mano libera le accarezzo il volto e le labbra. Il lieve movimento verso di me del suo volto, mi suggerisce che sembra aspettarsi altro che una semplice carezza. Entrambi ci avviciniamo. I nostri nasi si stanno sfiorando, separandoci dall'inevitabile.

Non so quanto ho desiderato questo momento. Qualcosa, come una forza sovrannaturale mi attira verso di lei, quanto basta per sfiorarle le labbra. Mi manca il respiro per quel lieve tocco. Cerco di essere dolce, anche se... bhè...

Ma con mio stupore Luce non sembra del mio stesso parere. Mi attira per la maglia ed ecco arrivare tutto quello che ho sempre sognato e voluto. Le nostre bocche, le nostre lingue in un dolce bacio. Ma subito dopo quello che c'era di dolce tra noi viene sostituito da una folle passione. Mi tira per la maglia, così che mi ritrovo sopra di lei; non c'è nulla di dolce in questo gesto. Io non sono così, cedo alla passione ma non in modo rude come sembra fare lei in questo momento. Ma per quanto non sia d'accordo non riesco a staccarmi da quelle labbra. Mi accarezza i capelli me li tira leggermente, mi accarezza il torace e si tiene salda alle mie spalle. Non voglio contraddirla.

La mia mente vaga lungo tutto il nostro percorso di vita insieme.

Vengo riportato sulla terra dalla sua voce.

"Mike... non sai quanto ti voglio..." mi sussurra sulle labbra, senza staccarsi di un millimetro.

"Anche io Luce... non sai quanto ho agognato questo bacio... è una vita che volevo farlo...".

Ben presto tutto quello che era rimasto del poco romanticismo viene spazzato via da una sua frase molto esplicita.

"Bhè... Mike... io parlavo di altro...Ti desidero da impazzire" Ancora quel sorriso malizioso e provocante. Sono ancora nella morsa del suo abbraccio. Con una mano scende fino al mio fondo schiena emi attira ancora di più contro la sua femminilità.

Adesso capisco fin dove è pronta a spingersi.

"Ehi... no... Luce aspetta un attimo... io non posso... non possiamo andare così oltre..." Ma le mie parole sembrano sparse al vento, non mi ascolta, e non sembra in se.

"Ehi Luce... dai... basta ok... ti ho detto di smetterla!!!" la allontano da me. Mi fissa infastidita. Sono esterrefatto.

"Bhè ... se non vuoi darmi quello che voglio.... Puoi anche andartene tesoro...io esco... e sono sicura che incontrerò qualcuno che saprà soddisfarmi..." Non posso credere che lo abbia detto davvero. " Luce... sei impazzita vero... tu... tu non puoi averlo detto davvero..." quel dolce bacio è solamente un ricordo.

Sembra che per lei non abbia avuto alcun valore.

Ricorro ai miei poteri. Ma aspetta... non riesco più a leggerle nel pensiero. Cavolo...è impossibile... vago alla cieca.

"Senti carino... io devo andare ho dei ragazzi che mi stanno aspettando... e io non voglio farli attendere troppo..." mi fa un occhiolino.

 Rimango qui, impietrito, senza potermi muovere. Non riesco a fermarla tanto che ha già sbattuto la porta di camera sua ed è uscita. Ed io.... Sono ancora qui.


LE MIE DUE ANIME (Parte 1.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora