Thomas.
Mike è scomparso. Non ho ben capito cosa avesse in mente, ma spero tanto che torni con delle risposte e delle soluzioni.
Mi concentro sulla strada, devo evitare di perdere il contatto visivo con l'autoambulanza. Posso sentire ogni pensiero, ogni sentimento di ogni singola persona che sta nell'abitacolo. Non ci sono buone notizie. Non riesco a credere di trovarmi in una situazione simile. Non ho mai dovuto combattere con questi sentimenti; non so come gestirli, e non so neanche come gestirmi.
Non avere il pieno controllo della situazione mi rende nervoso, inquieto. La rabbia per tutto quello che è successo mi logora dentro. Se avessi detto la verità a Luce molto tempo fa non sarei chiuso in questa auto in un'incessante e straziante corsa contro il tempo e contro la morte.
I sentimenti ti rendono fragile e vulnerabile.
Non ho mai voluto provare nessun tipo di forma di amore per nessuna, proprio per questo motivo.
Ho la mente offuscata, tanto che non mi rendo conto che sono arrivato in ospedale. Rimango immobile dentro l'abitacolo; non riesco a muovermi, non riesco a respirare. Sono inerme di fronte al suo esile corpo riverso su una fredda barella, che viene trasportato in fretta dentro l'ospedale. Le porte si chiudono tagliandomi fuori.
Non ho il coraggio di scendere. Anche se non mi trovo nella su stessa stanza posso vedere bene tutto quello che le sta accadendo intorno. C'è una grande confusione intorno a lei; dottori che la visitano; dottori che le attaccano flebo; dottori che la intubano per aiutarla a respirare meglio. E poi c'è Lei; pallida, ricoperta di sangue. Non avevo mai visto una scena del genere. Quando tutti hanno terminato il proprio lavoro lasciano, uno ad uno la stanza.
Rimane sola. Non posso lasciarla. Devo mantenere quello che ho promesso a Mike. In un batter di ciglia sono seduto accanto a lei.
Le sfioro la mano. Sento che è fredda. La vita la sta abbandonando.
Sono terrorizzato; dall'idea di perderla; dall'idea di doverle dire addio; dall'idea di non poterla più toccare, baciare, guardare.
Forse dovrei dirle addio fin che sono in tempo.
Mi avvicino ancora di più. Le sfioro la fronte. Il contatto con la sua pelle mi provoca una stretta al cuore; il dolore proviene fin dal profondo della mia anima oscura. Mi chino sopra di lei; cerco di scaldarle il cuore con un dolce bacio sulle labbra. Sento il sapore salato delle mie lacrime. Inspiro. I miei polmoni si riempiono del suo profumo; i ricordi vagano lontani; al nostro primo incontro; al nostro primo bacio. Ho paura di dimenticare il colore dei suoi occhi. Il modo in cui mi hanno sempre guardato.
Le lacrime lasciano spazio hai singhiozzi e alla rabbia.
<<Non puoi lasciarmi...!!>> le parole escono da sole e prepotenti, in un lamento straziante. << Sai che ti amo.... Sai bene quanto ti ami anche Mike...abbiamo bisogno di te Luce...noi esistiamo perché esisti tu...non siamo nulla senza di te...>> le lacrime non cessano.
<< Devi resistere... mi hai capito...Devi resistere fino a che Mike non tornerà... sono sicuro che avrà una soluzione... tu devi solo restare con me e ascoltare la mia voce... non abbandonarmi.>> Non so bene quali sentimenti provi per lei ma sono molto simili all'amore... quello vero.
<< Thomas...>>. Il mio cuore ha un sussulto; mi volto di scatto sentendomi chiamare per nome. Ma la stanza è vuota; e anche se ci fosse stato qualcuno, non avrebbe potuto vedermi.
<< Thomas... sono io...>> E' inconfondibile quella voce...
<< Luce... >> mi concentro sul suo volto, ma nulla è cambiato da pochi secondi prima.
<< Si Thomas... sono io...>>. Sono confuso.
<< Non so come ci sto riuscendo Thomas... ma ho provato con tutte le mie forze a comunicare con te... ma eri troppo concentrato sul tuo dolore, non potevi sentirmi...>>.
Mi affretto, e mi dirigo nei suoi sogni. Forse è l'unica opportunità che ho di rivederla.
La luce è accecante. Non vedo niente, solo una sagoma snella e femminile di fronte a me.
<< Luce... Luce avvicinati... non riesco a vederti...>> sono disperato.
<< Thomas... è inutile... non ti è permesso vedermi... puoi solo sentire la mia voce... ecco... prendi la mia mano... sarà più facile...>> Dopo le sue affermazioni la mia agitazione è alle stelle e le mille imprecazioni contro qualcuno più in alto di me non mancano.
<< No cazzo... devo vederti... ti prego... fa qualcosa... non puoi scomparire così... devo avere la possibilità di salutarti... voglio rivedere i tuoi occhi per un ultima volta... nessuno può negarci tutto questo...>> il cuore preso dalla rabbia mi sta scoppiando nel petto. << Thomas... calmati... dipende tutto da te... non lo capisci!?... cavolo... non ti sei mai chiesto come tu, un demone di prima categoria, possa provare dei sentimenti!? La mia vita dipende da te e dalle tue scelte... i tuoi sentimenti hanno rivoluzionato il tuo mondo, che sta cercando un nuovo equilibrio.>> La confusione nella mia testa aumenta in maniera esponenziale. La frustrazione e la consapevolezza che tutto dipenda da una mia stupida scelta.
<< Sai che ho già scelto Luce... Ho scelto di amarti...dalla prima volta che ho incontrato i tuoi occhi...>>
<< Vorrei che fosse così semplice Thomas, ma... non è così che funziona...>> la sua voce è rotta dal pianto.
Cado in ginocchio sorreggendomi sempre alle sue esili mani.
Dei passi dietro di me, mi fanno sobbalzare, e voltandomi scorgo Mike. Avvicinandosi mi sussurra qualcosa.
<< Thomas... devi ascoltarla... sta dicendo la verità. La sua vita dipende da entrambi... io ho fatto degli errori e sono stato punito... ma anche tu... quindi è il momento di trovare una soluzione insieme... sappi solo che... non sarà facile...>> prende un respiro profondo.
<< Nessuna delle opzioni prevede che noi tre esistiamo contemporaneamente...>>.
Ecco l'inizio della fine.
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LE MIE DUE ANIME (Parte 1.)
Roman d'amourLuce una ragazza che ha sempre vissuto una vita pacata fatta di scelte sempre giuste e ben ponderate. Ad un certo punto della sua vita deve fare i conti con la forza che le ha fatto da guida fin da quando è nata. Un incidente rivelerà a Luce la veri...