Throwback.
Respira profondamente e a bocca semiaperta fa vibrare i ricci che ricadono sulla fronte. Il petto si alza e si abbassa in modo lento e la luce del lampione proveniente dalla strada lascia intravedere le due rondini tatuate. Ha un braccio poggiato sulla fronte che copre i suoi occhi, mentre l'altro è sull' addome. Le gambe incrociate con le mie e il suo quasi russare di sottofondo.
Sposto gli occhi frenetici tra la sua sagoma in penombra e il soffitto. La mia mente vaga e i pensieri fanno a gara. Poggio una mano sulla mia pancia e la faccio scorrere lenta; che non importa quale sarà il tuo sesso, ti amerò, ti ameremo incondizionatamente. E ti daremo tutto l'amore e la felicità che meriti. Chissà a chi somiglierà.
Ho deciso di dirgli ad Harry del bambino all'inizio del secondo mese.
Nel frattempo dovrò vederci chiaro sulla verità che mi tiene nascosta. Cerco di concentrarmi e capire chi mai possa essere il Louis della chiamata. Forse starà organizzando un colpo e non vorrà coinvolgermi, data la mia salute. Forse è coinvolto in qualche gruppo o organizzazione. Non lo so. Mi sollevo di scatto e mi fisso intorno. Infilo le ciabatte e mi dirigo in cucina. Le tre e mezza.
Today
Vedo scorrere file di ragazzini intenti ad accaparrarsi qualche enciclopedia, in vista delle ultime interrogazioni scolastiche. E lo sguardo attento di Roger nel caso qualcuno infili un libro di troppo sotto la t-shirt. La porta si apre e con essa suona il campanello in cima. Lo vedo entrare e avanzare con un sorriso brillante. I soliti pantaloni neri e una camicia rossa con qualche disegno bianco e oro.
"E' affollato oggi..cos è qualche promozione o i nuovi calendari estivi un po' spinti in vendita?" la sua immancabile ironia mattutina che fa sorgere una risata divertita a Roger.
"Se ci fosse qualche calendario non pensi che terrei un po' di scorte per me?" vedo Harry sollevare una mano ed entrambi darsi un cinque.
Scuoto la testa in segno di rassegnazione e la sua espressione diventare seria di botto. Quando mi fissa con gli occhi serrati e inclina leggermente le labbra, so che ha in mente qualcosa.
"Ho pensato di organizzare una gita nel weekend, per noi tre, ti andrebbe?" come previsto. Vedo Roger allontanarsi, e deduco voglia lasciarci soli. "Liz.." muove una mano come a incitarmi a rispondere.
"Così su due piedi?" domando quasi stranita.
"Non so, dovevo farti recapitare qualche partecipazione?" sarcastico mi fissa divertito. "Credevo potesse essere una bella idea, visto che nel weekend si prevede bel tempo." Solleva le spalle con fare indifferente.
"Ecco io.. non saprei.." piompi qui e proponi qualcosa. Ma cosa ti salta in testa?
"Facciamo così.." poggia le mani sul bancone che ci separa e mantiene il contatto visivo. I capelli gli ricadono sulle spalle. Dovrebbe tagliarli, penso.
"Tu pensaci, okay? Hai tre giorni a disposizione. Ma sai che non accetto i no come risposta."
"Quindi non mi lasci altra scelta." Un sorrisetto irritante si fa strada sul mio volto.
"Sembra contorto, ma è così." Annuisce con un cenno deciso e sorride marcando di più le fossette.
"Prenderò in considerazione la tua proposta." Con tono pacato e quasi altezzoso. Lo vedo sorridere di gusto.
"Non attacca." Scuote la testa divertito.
"Cosa?" corrucio la fronta interrogativa.
"Fare la tipa con la puzza sotto il naso."
"Non ho fatto la tipa con la puzza sotto il naso." Alzo leggermente la voce attirando l'attenzione di un gruppetto di ragazze, intente a fissare Harry e spettegolare tra di loro. Dai loro sguardi capisco che lo trovino attraente.
"Oh Liz, Liz.. se non ti conoscessi.." lascia la frase in sospeso e si allontana verso la porta.
"Cosa?"
"Ci vediamo nel weekend." Afferma sicuro, dandomi le spalle.
"Ma non ho detto.."
"A venerdì." Apre la porta e senza voltarsi, va via. Dal suo tono intuisco che stesse facendo un sorrissetto, di quelli che fa quando è sicuro di sé.
Incredibile. E' davvero incredibile. Non lo sopporto quando prende decisioni su due piedi per entrambi. Mi fa andare su tutte le furie. E mi fa dare il matto la consapevolezza che Faith sarebbe entusiasta della sua proposta, e perciò dirgli 'si' lascia una scia di nervosismo in me. Non mi è mai piaciuto assecondarlo nei suoi folli piani, per questo spesso litigavamo.
Una volta gli era saltato in testa di tatuarsi il mio nome sul braccio. Roba da matti. Gli dissi che era una cosa folle e che avrebbe avuto il mio nome per sempre impresso sulla pelle; anche se le cose sarebbero andate male. A lui non importava, diceva che era sicuro che nulla sarebbe andato storto, che saremmo rimasti sempre insieme. E se nel caso si sbagliasse, non gli interessava.
Diceva che era un modo per sentirmi ancora di più in lui. E insieme o meno, quel tatuaggio sarebbe stata una traccia di quel che c'è stato e sempre ci sarà. Per fortuna poi, sono riuscita a persuardelo e così ha tatuato un veliero e una bussola.
Il significato me l'ha tenuto nascosto, diceva che era una cosa tutta sua. Roba da 'ragazzacci' l'aveva definita. E se ripenso al modo in cui pronunciò quella parola e al suo sguardo fiero quando mi mostrò il tatuaggio, quasi piango dal ridere. 'Sei uno stupido' gli dissi ridendo, ma a lui non importava.
Non gli è mai importato di quel che la gente pensava o diceva di lui. Aveva una teoria contorta secondo la quale chiunque avrebbe avuto da ridire, qualsiasi cosa facessi, buona o cattiva. Pertanto, preferiva fare quel che si sentiva dentro, folle o normale.
"E' un matto." Roger si siede di fronte a me, ridendo e sorseggiando del thé.
"In questo non è cambiato per niente, e non penso mai cambierà."
"Non sono fatti miei Liz, ma dovresti andare con lui.. dico, dovresti accettare la sua proposta." Spiega pacato. Poggia la tazza sul bancone.
"Non è una cattiva idea. E questa uscita potrebbe aiutarti a capir meglio le sue intenzioni. Non credi?"
"Io non mi sento pronta a tutto questo. La paura mi sta divorando." Sospiro rassegnata.
"A Faith piace Harry. Quel che fa o dice la diverte. E' qualcosa che non so gestire e tener sotto controllo." Spiego. "Insomma, nessuno si sarebbe aspettato un suo ritorno. "
"Io si." Afferma deciso. Sollevo le sopracciglia sorpresa.
"Non so come spiegarti. E' come se tu e lui siate legati da qualcosa che non si dissolverà mai. Anche se siete lontani, in realtà non lo siete del tutto." Gesticola concentrato.
"Faith è stato il nodo che ha saldato il filo che vi unisce. Capisci?" mi fissa al di sopra degli occhiali, quasi a volersi rassicurare che stessi seguendo il suo discorso.
Annuisco, guardandolo con aria stranita.
"Non guardarmi così, sai anche tu che ho ragione."
"Ma questo non cambierà le cose. Non torneremo insieme." Scuoto la testa decisa.
"Non riuscirai a stargli lontano del tutto. Non lo hai fatto in questi anni.."
"Come?"
"Ti osservavo mentre guardavi sognante oltre la porta o quando concentrata cercavi in Faith qualcosa che non ti ricordasse lui." sogghigna divertito e accarezza dolcemente la mia spalla. "Ti ha fatto del male, lo so. Ma avete una figlia insieme, significherà pur qualcosa."
Maledico Roger e le sue teorie sull' amore, maledico le sue parole e osservazioni. Maledico tutto, perché sa vedere oltre ogni barriera. Ed entrambi sappiamo quale sia la verità. Io ho amato, amo e amerò sempre Harry. Ma per ammettere mai tutto ciò, dovrò far tacere il mio orgoglio così logorato dal passato.
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Criminal |Harry Styles|
Fanfiction"Nessuno ti farà del male finché starai con me." Non ne esci da queste storie.