Stringo la mano dolorante per via dello schiaffo e la porto sul petto. Respiro profondamente e ho i miei occhi riflessi nei suoi. Abbassa la testa massaggiandosi la guancia.
"Dammene un altro." ripete frustrato. "Li merito tutti." alza la testa e le sue iridi si cerchiano di rosso.
"Riempirti di schiaffi non allevierà il dolore che ho dentro." affanno trattenendo tutta la rabbia che sembra poter esplodere da un momento all'altro.
"So come ti senti, ma lasciami spiegare.." alza le mani come per frenare ogni mia azione. "Sono tornato per te. Non è passato un giorno senza pensarti."
Scuoto la testa sorridendo beffarda.
"Credi che dirmi frasi dolci e tornare, possa rimediare a tutto?" Lo fisso sottolineando ogni parola con rancore.
"Non ti obbligo ad amarmi o a tornare con me. Voglio solo star vicino a te e Faith, mia.."
"Non è tua figlia." sputo avidamente. "È mia figlia." punto il dito contro di lui.
"Liz.." mi blocca, stringendo le mie spalle.
"No Harry. Mentre tu eri in giro chissà dove, io cercavo di darle tutto ciò di cui aveva bisogno. Mi alzavo la notte quando non voleva dormire, quando aveva la febbre o aveva fame. E tu dov'eri? No Harry, lei non è tua figlia. Dov'eri? " butto fuori tutto quel che avevo dentro da quasi tre anni e sento il peso alleggerirsi.
"Sono venuto per prendermi le mie responsabilità."
"Responsabilità?" rido isterica. "Credi che sarà facile per lei vedere uno sconosciuto piombare nella sua vita pretendendo di essere chiamato papà?"
"Cosa sa di me?" domanda con un filo di voce.
"Non sa niente. Ho sempre deviato l'argomento." sposto lo sguardo verso la fine del corridoio e poi sulla punta delle mie scarpe.
"Perlomeno non hai cacciato un'ipotetica morte." si gratta la nuca. Sospira concentrandosi su di me. "Dammi la possibilità di vederla. Non chiedo nient'altro." stringe le mie mani. "Ti prego Liz." Ha gli occhi puntati nei miei.
Lascio le sue mani e indietreggio.
"Prenditi del tempo per pensare se.." si blocca. Abbassa la testa grattandosi la nuca. Le mani tremano e con loro anche la sua voce. "Non ho intenzione di farle del male. L'ultima cosa che voglio è rovinare tutto." avanza con un passo verso di me. Tende la sua mano. La fisso e la ritira di controvoglia. Si morde il labbro inferiore. "Non voglio distruggere ogni tuo progetto. Se non possiamo avere una famiglia come le altre, almeno dammi la possibilità di starle vicino. Non andrò via, più, se è questo che vuoi sentirti dire." mi accarezza il viso, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Come faccio a fidarmi di te?" indietreggio e colpisco lievemente la parete.
"Sono io Liz, sono Harry." indica la sua figura. "Sono qui, davanti i tuoi occhi, per te."
Non riesco a parlare. Ho un blocco. Il mio cervello elabora milioni di pensieri e parole contrastanti. Gliela darò una possibilità? O forse meglio di no? È quello che desidero davvero per Faith e per me? Proteggerla dalla verità e tenerla al sicuro da tutto è quel che voglio; pensavo non ci sarebbe mai stato alcun ostacolo, ma le cose non vanno mai secondo i tuoi piani.
"Di qualcosa, non sopporto questo silenzio.." ansima nervoso.
Lo fisso e mi strappa dai miei pensieri che in questi giorni mi stanno lacerando. Non riesco a parlare. Il muro costruito sembra che inizi a sgretolarsi e io, dall'altra parte cerco di tenerlo per paura che possa cadere. Mi sposto e mi allontano da lui, avanzando verso la fine del corridoio. Mi volto a fissarlo.
STAI LEGGENDO
Criminal |Harry Styles|
Fiksi Penggemar"Nessuno ti farà del male finché starai con me." Non ne esci da queste storie.