"Non mi aspettare sveglia Lizzy.." infila le chiavi nella tasca posteriore del jeans.
"Qualsiasi cosa succeda, tu chiamami e io volo, d'accordo?" Mi fissa serio bagnandosi velocemente il labbro inferiore.
"Va bene.." roteo gli occhi. "Ti ricordo che so badare a me stessa."
"Lo sai che non mi piace star col pensiero." Mi bacia la nuca.
"Torna presto." Gli stringo la mano baciandone il dorso.
"Starò qui il prima possibile." Apre la porta e prima di chiudersela alle spalle mi sorride mandandomi un bacio al volo.
"Harry.."
"Mh?" Si volta sorridendomi.
"Fa attenzione." Quasi bisbiglio. Mantengo il contatto visivo e noto le rughe d'espressione marcare il contorno dei suoi occhi.
"Sarà fatto." Afferma con tono rassicurante. Strizza l'occhio prima di sparire dietro la grande porta
Aspetto di sentir il portone chiudersi. Infilo il cappotto e tiro su il cappuccio della felpa. Chiudo la porta e scendo rapidamente le scale.
Prima di chiudere il portone mi fisso intorno e lo vedo avanzare verso l'angolo della strada.
Ha il passo più lento del solito e le mani nelle tasche. Mantengo la giusta distanza e con i vari passanti in giro riesco a mimetizzarmi.
Si blocca improvvisamente aspettando che scatti il verde al semaforo e rapido si infila in una stradina stretta che si trova non distante dal locale.La temperatura sta calando ma l'adrenalina che ho dentro non mi fa avvertire il freddo in modo eccessivo. Prima di voltare l'angolo, poggio una mano sulla parete fredda e con un occhio cerco la sua sagoma nella penombra.
Noto un'altra ombra leggermente più bassa di lui. Non riesco a mettere a fuoco il volto dello sconosciuto. Si scambiano qualche stretta di mano e vedo una luce inondare un angolo della strada cupa. Entrano e sento la porta chiudersi con forza. Deve essere automatica. Avanzo fissandomi intorno e corro rapida verso l'entrata.
Ha una serratura piccola e si chiude solo dall'interno. Guardo intorno e noto nella penombra delle scale di sicurezza. La porta riesco ad aprirla dopo qualche spallata di troppo.
Un lungo corridoio buio mi circonda e dopo che la porta si chiude alle mie spalle non riesco a vedere ciò che ho intorno. Avanzo a fatica e con gli occhi serrati scorgo in lontananza delle voci e una luce sbucare dal sotto porta. Nelle vicinanze non noto la presenza di nessuna guardia o spalla destra e così decido di poggiar l'occhio all'interno della serratura antica incastonata nella porta.
Non riesco a vedere chi ci sia al suo interno, ma sento la voce di un uomo abbastanza roca.
"Styles.. giusto?" Domanda sicuro.
"Si.. piacere mio signor Cameron." Sento la sua voce decisa e l'ansia che mi divora.
"Chiamami Alex." Afferma con tono confidenziale. "Ti chiederai come abbia trovato il tuo recapito e perché tu sia qui."
Non sento alcuna risposta e deduco stia annuendo con fermezza.
"Alcuni miei colleghi ti hanno osservato nel locale in cui lavori e sembri un tipo abbastanza sveglio." E subito il mio pensiero corre al tizio dal conto salato. Lui lavorerà per questo signore.
"So che in passato hai lavorato sporco. E non chiedermi come faccia a saperlo, perché ho conoscenze parecchio importanti." Il mio cuore martella in petto, quasi voglia uscire.
"E so che sei affiancato dalla tua ragazza..come si chiama? Elen?"
"Elizabeth." Risponde affrettato.
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Criminal |Harry Styles|
Fanfiction"Nessuno ti farà del male finché starai con me." Non ne esci da queste storie.