cap.4

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- Tu.- mi indicò e poi assunse lo sguardo che si potrebbe usare con un cane che si è comportato male - torna subito sul tuo foglio.
Rimasi un attimo a metabolizzare la frase ed infine scoppiai a ridere:- Cosa? Senti io non so di cosa tu stia parlando, ma devi aver preso la persona sbagliata.

Lei fece un verso di scherno mi afferrò un braccio e ci dirigemmo all'entrata, dove mi chiese quanti anni avessi, le risposi:- 18.
Ed allora mi schiaffò in mano un foglietto di carta e mi disse di firmarlo, decisi di non opporre resistenza ed esguii, allora lo lasciò su un tavolo e mi trascinò fuori, lungo la strada.
Pensai di non fiatare e di limitarmi a seguirla attraverso svariate strade, dentro un palazzo cadente e poi nell'appartamento.

Aprì la porta e mi disse di aspettare lì, poco dopo la sentii imprecare oltre il muro che divideva parzialmente il monolocale in due.
Sentii un sospiro ed infine ricomparve e si appoggiò con finta tranquillità la muro e disse:- Te ne intendi di... ecco... fuoco?

Quella parola mi gelò dentro, ma risposi sorridendo:- Nato con le mani in fiamme.
Al che lei tirò un sospiro di sollievo e mi mostrò una piccola fiammella nata sul pavimento.
Mi avvicinai con disinvoltura e, semplicemente, la raccolsi.

Di solito il fuoco non mi dava problemi ma quì sembrava volere a tutti i costi farmi male.
Sentii il palmo bruciare e pizzicare leggermente, allora mi voltai, per trovarmi davanti una Laila sbigottita che farfugliò:- Ma... tu, come...

Il fuoco pizzicò più forte e chiesi:- Che faccio?
Laila mi corse di fianco e mi spostò la mano sotto un rubinetto, che non aprì. Prese una bottiglia di vetro e versò l'acqua da lì.
Il fuoco si spense lasciando al suo posto una nuvoletta di fumo.

Mi guardai la mano e per la prima volta la vidi leggermente ustionata, non mi era mai successo... ebbi paura per un attimo, poi la voce di Laila mi riportò alla realtà:- Ma tu... chi sei?

BASTA UNA MATITA...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora