Capitolo 21

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Mentre Ben e Leroy, lasciando a casa Rex per timore di influenza negativa contro la loro missione, si allontanarono per raggiungere Tatiana e Gabriel per parlare del piano per prendere l'altra metà, Ethel tornò a casa per raccontare tutto a sua madre. Nonostante tutto, voleva ancora coinvolgerla nella sua vita, per quanto a volte non lo desiderasse affatto per non mettere nei guai anche lei.

«Sono a casa!» annunciò posando le chiavi sul mobile accanto la porta d'ingresso.

«Guarda chi si fa viva!» esclamò suo fratello Kimball che lei, personalmente, non vedeva mai ultimamente se non giusto per salutarlo. Era strano perché lei non si muoveva mai più di tanto di casa e quando accadeva era con sua madre o andando da sola in giro per la città. Tutte le sere e le mattine i due si vedevano, mentre dopo tutto quello che era successo, gli incontri erano sempre meno frequenti.

«Già, anche tu sei meno reperibile del solito.» affermò lei cercando di dare la colpa ad entrambi, sapendo bene che si stava sbagliando.

«Io faccio sempre le stesse cose, sorella carissima, sei tu che stai cambiando un po' i tuoi noiosi ritmi di vita.» ribatté Kimball con tono di sfida. Di certo Ethel non gli aveva detto – e né aveva intenzione di farlo a breve – della sua nuova avventura nel mondo dei detentori dei destini. E la loro madre si sarebbe uccisa piuttosto che svelare la verità anche all'altro figlio, non coinvolto, fortunatamente, per nulla in quella vicenda.

«Sempre insopportabile tu, eh?» lo canzonò lei finché un attimo dopo non sentì qualcosa: ancora quella brutta sensazione, quella avvertita svegliandosi all'improvviso il giorno in cui si scontrò con Stella, la ragazza di suo fratello, in bagno, al primo incontro con Rex e la sera trascorsa al The Blue Lion. Scosse velocemente il capo. In fondo poteva essere una cosa normale con tutto lo stress accumulato in quei giorni. Dopotutto, non era abituata ad una vita così... imprevedibile.

«Ho preso da mia sorella.» sorrise lui quando alle sue spalle comparve Stella. Come sempre, era in forma e bellissima, con i suoi lunghi capelli neri accarezzare le spalle.

«Ehi, Ethel!» la salutò la ragazza: «Lo so, ormai vivo più qui che a casa mia!»

La Rivelatrice sorrise: «La mamma sarà sicura che voi due vi sposerete.»

Kimball e Stella ridacchiarono, anche se l'unico vagamente imbarazzato era il ragazzo.

«State per caso uscendo?» il tono di Ethel era intriso di speranza: sarebbe stato perfetto raccontare tutto a sua madre senza la presenza di due soggetti non coinvolti nella questione.

«In realtà, sì.» Stella la guardò con un sorriso: «Vuoi venire con noi?»

Ethel fece un segno con la mano: «Non mi sognerei mai di fare il terzo incomodo.»

Stella rise.

«Comunque, la mamma ti sta cercando.» Kimball avvertì sua sorella che non se lo fece ripetere: «Allora vado. Divertitevi ragazzi!»

«Già, anche tu!» ricambiò Kim sghignazzando, sperando forse che sua sorella si trovasse nei guai, per la prima volta, al posto suo.

Lei ricambiò a sua volta mostrandogli il terzo dito.

Ridendo, Stella e Kimball uscirono.

Neanche il tempo di chiamare sua madre, quest'ultima spuntò dinanzi a lei e iniziò ad abbracciarla. Gaila pregava ogni giorno che sua figlia tornasse a casa sana e salva, che il tempo che trascorresse lontana da lei fosse tranquillo e sua figlia in buona salute.

«Mamma.» sussurrò Ethel: «È tutto apposto.» la rassicurò massaggiandole la schiena.

Gaila si allontanò leggermente prendendo il viso di sua figlia tra le mani e baciandole la fronte.

Bitter Fate - Destino AmaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora