19. SCOTT

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Abbiamo trovato Stiles, anche se non sappiamo ancora come sta davvero, se si salverà o no. Alla fine era davvero colpa di Erica.. è vero che l'avevo sospettato, ma scoprire la realtà è sempre sconvolgente.
Ora io e Derek siamo nella sala d'attesa, mentre Deaton è nell'altra stanza a curare Stiles. Sono ancora molto preoccupato, ma sapere almeno dove si trova mi fa stare un po' meno in ansia. Isaac e Cora sono ancora in giro per il bosco a cercare Erica, mentre Boyd è nel castello. Davanti a me Derek cammina avanti e indietro nella stanza per scaricare la tensione, ma penso serva a poco visto che continuo a sentire il suo cuore battere a una velocità esagerata. Improvvisamente Deaton compare dalla porta e con un cenno ci invita ad andare di là. Io scatto in piedi e seguo Derek nell'altra stanza. Sul lettino di metallo è steso il mio migliore amico, con solo i boxer addosso. Ma non è questo che mi sconvolge: su tutto il suo corpo sono presenti lividi che vanno dal blu fino al verde e tagli anche molto profondi, oltre che frustate e il segno delle corde sui polsi e sulle caviglie. Per non parlare del volto: magro, pallido, con profonde occhiaie e le labbra blu. Mai come ora mi è sembrato indifeso... e umano.
Finalmente Deaton parla "Ragazzi, so che è stata una giornata molto dura, ma questa potrebbe essere l'ultima volta in cui vedrete Stiles." Alle sue parole segue un silenzio sconvolto. "Non è possibile, deve esserci qualcosa che possiamo fare..." mormora Derek. "Potremmo assorbire un po' del suo dolore per aiutarlo a guarire..." Deaton scuote la testa, avvilito. "Non funzionerebbe." dice poi. Io non riesco a parlare. Non riesco a credere a ciò che il dottore ha appena detto. Mi sento le gambe molli, la testa pesante e il petto trafitto di mille lame ghiacciate. Dopo un attimo di pausa Deaton sospira e dice "Qualcosa ci sarebbe... ma è molto rischioso. Potrebbe non farcela lo stesso." Io mi riscuoto, con una nuova, piccola speranza nel cuore "Che cosa sarebbe?" chiedo io. Derek invece non sembra speranzoso, anzi, si è rabbuiato ancora di più e sembra assorto nei suoi pensieri, come se sapesse già cosa intende Deaton. "Facciamolo" sbotta improvvisamente lui, facendo un passo verso Stiles. "Aspetta, aspettate... che volete fargli?" esclamo, trattenendo Derek per la maglia. Lui volta lentamente verso di me, mettendomi tantissima ansia. "Senti Scott... so che è ancora tutto molto nuovo per te, ma ti ricordi cosa ti ho detto quando sei diventato un lupo mannaro come me?" Io non riesco né a muovermi, non sto capendo niente, quindi Derek continua "Ti ho spiegato come il morso ci rende più forti, del modo in cui guariamo più in fretta... ecco, se mordessi Stiles e lo trasformassi in un beta come te... avrebbe qualche possibilità in più di sopravvivere." "Sì, oppure morirebbe subito. Isaac mi ha spiegato che un corpo debole non resiste al morso." esclamo io. Derek mi guarda, portandomi con gli occhi. "No, non farai morire Stiles così, dobbiamo trovare un altro modo, ci deve essere qualcos'altro!" urlo. Cerco con lo sguardo quello di Deaton, l'ho visto curare qualsiasi animale da qualsiasi malattia, ce la può fare anche ora! Ma nei suoi occhi vedo solo tristezza e rassegnazione. Scuoto la testa, pensando a una soluzione, ma sono troppo stanco per ragionare lucidamente. L'unica cosa che so è che non voglio che il mio migliore amico soffra come ne per la licantropia. Certo, ha i suoi vantaggi, ma trattenersi quando si è arrabbiati è difficilissimo, sei costantemente in ansia per ciò che ti potrebbe succedere, quando ti trasformi non riesci più a pensare da umano e senti decisamente troppe cose. Come troppi sono i pensieri che ho ora in testa. Improvvisamente un peso enorme crolla sul mio petto, impedendomi di respirare. Mi appoggio al muro, per poi scivolare fino al pavimento. Intorno a me vedo confusamente Derek e Deaton che si muovono da una parte all'altra, ma non sento la loro voci. Mi tasto la tasche alla ricerca del mio fedele inalatore, ma non la trovo. Da quando sono diventato un lupo mannaro non mi è più servito. Finalmente la mano di Deaton poggia nella mia un oggetto, che riconosco come un'inalatore, e lo porto alla bocca. Lo scuoto e poi respiro l'ossigeno che c'è dentro, per poi riprendere finalmente a respirare in modo normale. Derek mi porge la mano, io l'afferro e lui mi aiuta a rialzarmi. Deaton mi dice "Scott so a cosa stai pensando, ti capisco. Ma se c'è anche solo una piccola probabilità di salvarlo noi ci dobbiamo provare. Pensa a Lydia, a suo padre... Derek lo deve salvare." Ha ragione, come sempre. Dobbiamo tentare, non sopporterei di vederlo morire senza aver provato di tutto. Dopo un lungo momento di silenzio sospiro. "Va bene. Proviamoci." Derek annuisce in modo grave. "Scott, vieni qui. Prendigli la mano e prova ad assorbirgli un po' di dolore dopo il morso" mi dice Deaton. Intanto l'alfa si trasforma, prende delicatamente il braccio destro di Stiles e, dopo il cenno del dottore, lo morde sull'avambraccio. Io stringo la mano sinistra del mio migliore amico, mentre vedo le mie vene farsi nere e inizio a sentire un dolore lancinante per tutto il corpo. Devo resistere se voglio salvare Stiles. Io guarirò e anche lui. Ma ora devo prendere il suo dolore... per aiutarlo... resisti Scott... e poi più niente.
Mi risveglio sentendo male al braccio, sbatto le palpebre e sorprendo due occhi azzurri intenti a fissarmi. Cerco di alzarmi per trovare risposte alle che ho in testa. La prima fa tutte è "Come sta Stiles?" Il biondo in piedi affianco a me poggia le mani sulle mie spalle impedendomi di muovermi. Sembra leggere i dubbi che ho guardandomi negli occhi, infatti dice "Assorbendo tutto quel dolore sei svenuto per un paio d'ore, sono le 10 di sera se te lo stai chiedendo. Io e Cora siamo tornati da poco, ma di Erica nessuna traccia." "Voglio sapere soltanto di Stiles." sussurro io. "Stiles..."

My King-SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora