1. Un incontro casuale

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Come ogni mattina, la sveglia di Kookie iniziò a suonare ininterrottamente.

Questo voleva dire una cosa sola: un altro noiosissimo giorno di scuola.

Kookie spense la sveglia e dopo essersi alzato ed essersi stiracchiato per bene, decise di andare a lavarsi e a prepararsi.

Dopodiché uscì di casa, salì sulla sua bicicletta, dato che non aveva ancora la patente, e iniziò subito a pedalare per arrivare a scuola.

Una volta arrivato, parcheggiò la sua bici e si diresse in classe, sedendosi al solito posto, affianco alla finestra.

Gli piaceva molto quel posticino.

Guardare fuori era un modo per occupare il tempo quando le lezioni erano particolarmente noiose.

Kookie era parecchio assonnato.

La notte precedente era andato dormire molto tardi per riuscire a finire un livello particolarmente complicato di un videogioco.

In lontananza si sentirono dei passi.

Ed ecco che il professore di matematica entrò nell'aula.

<< Buongiorno ragazzi. Oggi inizeremo le equazioni... >>

<< Iniziamo alla grande la giornata>> pensò Kookie visibilmente spazientito e sbuffando leggermente.

Le ore di lezione trascorsero molto lentamente, e Kookie passò la maggior parte del tempo a guardare fuori la finestra, assorto nei suoi pensieri.

Alla fine della giornata non vedeva l'ora di tornare a casa, mettere qualcosa sotto i denti e continuare il videogioco a cui stava giocando la sera precendente.

Una volta uscito nel corridoio, scese rapidamente le scale, quando improvvisamente sentí una voce che lo chiamava.
<< Hey tu! Scusami tanto, non é che potresti dirmi dove si trova la segreteria? Sono nuovo di quí, non mi sono ancora orientato. >>

Kookie si girò e si trovò faccia a faccia con un ragazzo piuttosto alto dalla chioma di un colore rosso acceso.

Notò fin da subito che quel ragazzo era davvero molto bello.

Dopo vari minuti si accorse che era rimasto imbambolato, continuando a fissarlo.

Kookie abbassò di conseguenza lo sguardo, arrossendo per l'imbarazzo.

Non ne conosceva il motivo, ma quel ragazzo gli faceva uno strano effetto.

E cercando di fare l'indifferente decise di offrirsi volontario per accompagnarlo.
<< Dato che sei nuovo, ti accompagno io. >>

L'altro ragazzo si illuminò in viso e sfoggiò un meraviglioso sorriso, che per qualche attimo disorientò completamente Kookie.

<< Grazie mille. Ah... Comunque io mi chiamo Kim Taehyung. Puoi chiamarmi Tae. Piacere. >> allungò la mano verso l'altro.

<< Io sono Jeon Jungkook. Tutti mi chiamano Kookie. Piacere mio. >>
afferrò la mano del maggiore per poterla stringere.

E i due si incamminarono insieme verso la segreteria.

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