12. Provi qualcosa per me ?

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Il silenzio fu spezzato dalla voce affannata di Tae.

<< Kookie, non ho avuto una risposta, perché mi evitavi ? Provi qualcosa per me ? >> pronunciò le prime parole con una punta di risentimento nella voce.

Kookie aveva lo sguardo posizionato verso il basso, guardava il pavimento.

Non riusciva a guardare Tae negli occhi, aveva paura del suo sguardo, di essere respinto o giudicato per i sentimenti che provava nei suoi confronti.

Tra sé e sé pensò che d'altronde non poteva andare così male, dopotutto si erano baciati ben due volte.

In quel momento provava miliardi di sensazioni diverse ed era totalmente confuso, la testa gli scoppiava, ma non riusciva a non pensare al bacio che c'era stato fra loro, alle labbra morbide di Tae sulle sue, al suo respiro caldo.

Appena sentì la domanda di Tae, il suo cuore accellerò.

Che cosa doveva rispondergli ?

Avrebbe dovuto dire la verità ?

Svelare i suoi sentimenti per lui ?

E dopo qualche minuto di riflessioni disse:
<< Cosa provi per Suga ? >>

Tae non riusciva proprio a capire cosa c'entrasse Yoongi in quella faccenda, dopotutto essa riguardava solo lui e Kookie, nessun' altro.

<<Perché me lo chiedi ? >> chiese contrariato.

<< Perché voglio saperlo. >>

<< Non é una risposta Kookie. >> obbiettò il rosso.

<< Lo é. Voglio sapere che cosa provi per lui. >> aveva involontariamente alzato la voce. Non poteva farci nulla, quall'argomento lo faceva innervosire.

<< Lui non c'entra nulla. E voglio una risposta anche alle mie domande. >>

A quel punto Kookie si spasientí.

<< Invece c'entra, mi avresti risposto subito se non ti fosse interessato ! A te piace Yoongi, non é così ?! >> gli urlò contro, arrabbiandosi maggiormente.

<< E se anche fosse? Che te ne fotte? >> iniziò a gesticolare impaziente.

<< Hai ragione ... non me ne fotte un cazzo di te. >> sputò acido.

Tae a quel punto sussultò, come se fosse appena stato schiaffeggiato.

Guardò Kookie in volto con gli occhi pieni di lacrime, prese la chiave dalla tasca, aprí la porta e corse via.

Kookie lo guardò correre fuori dalla stanza, avrebbe voluto fermarlo, ma il suo corpo sembrava incapace di compiere anche un minimo movimento.

Non aveva intenzione di dire quelle cose a Tae, non le pensava davvero.

Si sentiva estremamente in colpa.

Tae non gli avrebbe mai più parlato dopo tutto quello ch'era successo.

Si portò le mani nei capelli e scivolò con la schiena contro il muro, si accasciò a terra e guardò la porta.

<< Sono uno stupido... >> sussurrò.

Posò il viso sulle ginocchia e pianse lacrime amare.

Nel frattempo Tae, dopo essere scappato, con le lacrime che oramai gli rigavano il viso, si fermò di scatto.

Sperava che Kookie lo avesse rincorso, che gli avrebbe rivelato i suoi sentimenti o magari che fosse venuto a scusarsi con lui.

Ma non fu cosí.

La maniglia della porta dello sgabuzzino non si mosse nemmeno di un centimetro.

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