Tear

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(Sopra Axel)

Axel si rigirò per l'ennesima volta nel suo letto, erano le quattro del pomeriggio e la noia lo stava letteralmente divorando vivo.
Controllò il display del cellulare per vedere se gli erano arrivati messaggi o chiamate ma non trovò nulla.
Aveva voglia di uscire, ma era troppo pigro per dare l'esempio alla sua comitiva di amici.
D'un tratto sentì il telefono vibrare.
C'era un messaggio da Demyx:

Rimbambito:
Hey Axel, ti va di uscire?

                          Axel:
Non saprei, con chi?

Rimbambito:
Scegli tu... mi va bene chiunque.
Potresti addirittura invitare Roxas.

Axel:
Come? Non ho neanche il suo   numero.

Rimbambito:
Invita Naminè e dille di portare anche Roxas.

Axel:
A volte mi sembri quasi    intelligente.
Faccio un paio di telefonate e ti faccio sapere...

Rimbambito:
Ok, aspetto la tua chiamata.
Ehy... mi stavi insultando per caso?

Axel ridacchiò tra se e se.
A volte Demyx sapeva essere alquanto perspicace, ma durava solo un attimo e poi ritornava il solito tonto.

Si alzò di mala voglia e si diresse in salotto.
La luce pomeridiana filtrava dalle tende illuminando la mobilia color panna e attribuendo una sensazione di calore a quel colore altrimenti spento.
Cominciò a cercare il contatto di Naminè nella rubrica.
Dopo un minuto circa sentì il telefono squillare.

-Pronto? Chi parla?-

Chiese una voce dal altro lato del cellulare.

-Naminè sono Axel... ti ho chiamato per sapere se ti andava di uscire questo pomeriggio.-

-Oh, ciao Axel. Mi farebbe molto piacere... ma prima vorrei sapere chi c'è... sai per evitare brutti incontri.-

-Certo, sta tranquilla siamo solo io e Demyx. Se vuoi puoi anche invitare qualche tuo amico...
Roxas ad'esempio e anche quel rincretinito di suo fratello, anche Kairi basta che mi prometti che riesca a stare zitta per più di cinque minuti.-

-Ok, vedrò se vogliono venire.-

-Va bene, ah... non dimenticare di invitare Roxas.-

-Sta tranquillo. So quanto ti piace-

Dopo di che la ragazza chiuse la chiamata.
Axel mandò un messaggio a Demyx in cui gli diceva i nomi dei possibili invitati.
Poi guardò l'orario, alle sei sarebbe dovuto uscire, aveva solo due ore per prepararsi.
Voleva assolutamente essere perfetto... più del solito si intende.

-----------------------------------------------------    Nel frattempo.
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Roxas distolse lo sguardo dal libro di matematica per posarlo sul suo telefono.
La suoneria aveva interrotto le sue ore di studio.
Una volta preso il cellulare lesse il nome Naminè sul display.

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