Dopo tutti quei giorni passati a vivere solo di azione ed adrenalina Axel si sentiva spento, la noia si era impossessata di lui.
Guardava e riguardava lo schermo del telefono, passava ore a fare schizzi sul suo block notes per poi cancellare tutto, avrebbe voluto anche fare un giro, magari qualche perlustrazione o missione secondaria, ma nell'ultima missione aveva riportato una grave ferita al torace che gli impediva qualsiasi attività lavorativa.
La cosa divertente era che a procurargli quella ferita non era stato un nemico, al contrario lo squarcio che gli partiva dal petto e gli arrivava vicino all'ombelico era stato un regalo che il suo collega Vexen, il numero quattro dell'organizzazione, aveva pensato donargli causando un'esplosione all'insaputa di tutti. O almeno questo era quello che Axel aveva pensato nel momento esatto in cui era stato sbalzato in aria dall'onda d'urto e le fiamme lo avevano avvolto, solo in seguito aveva saputo di essere l'unico a non essere stato avvertito.
Per fortuna il suo soprabito era resistente al fuoco, ma per quanto invulnerabile fosse alle fiamme il suo corpo era comunque in balia degli urti fisici e dei corpi esterni.
E quando due schegge di metallo gli schizzarono contro come proiettili l'unica cosa che poté fare fu cercare di schivarle, con l'unico risultato di venir colpito di striscio piuttosto che in pieno.Dopo l'urto col terreno era svenuto sul colpo.
La prima cosa che vide quando si era svegliato fu il viso corrucciato di Xaladin che lo guardava dall'alto della sua poltrona, la seconda invece fu una massa informe color caramello che gli si era parata difronte nel momento stesso in cui veniva stritolato in un abbraccio spezza ossa (letteralmente, poiché credeva di avere almeno due costole inclinate).
L'abbraccio infatti gli provocò profonde fitte di dolore le quali gli strapparono un grido che allontanò il suo assalitore... fu così che Axel vide il viso dispiaciuto ma sollevato del suo migliore amico sorridergli bonariamente.-Finalmente ti sei svegliato! Hai fatto proprio un bel volo, sai?- gli aveva detto sorridendo.
Una volta esserti ripreso Axel aveva indagato sull'esplosione e aveva scoperto che Vexen si era accidentalmente dimenticato di avvertirlo a riguardo.
Lo scienziato l'aveva fatta passare per una spiacevole dimenticanza ma lui aveva il sospetto che il vecchio avesse tutte le intenzioni di farlo fuori.In ogni caso aveva ricevuto l'ordine di rimanere a riposo, un Saïx alquanto furioso era venuto a riferglielo per poi andarsene imprecando contro Vexen e contro di lui.
Xemnas in persona aveva ordinato al numero quattro di scusarsi con lui, il quale non l'aveva presa molto bene, ciò nonostante fu costretto a farlo e questo affermò una piccola rivincita da parte di Axel.Nei giorni seguenti il rosso era rimasto a casa, aveva saltato persino la scuola. Ma quella mattina proprio non gli andava di non far nulla, si alzò dal letto dolorante e andò a farsi una doccia.
L'acqua calda aveva il potere di rilassarlo, si spogliò togliendosi anche le bende della ferita e si infilò nel box doccia, si insaponò per bene i capelli e il corpo stringendo i denti quando qualche goccia di sapone cadeva sul taglio.
Una volta uscito si asciugò per bene, prese disinfettante e cotone e improvvisò un nuovo bendaggio.
Si vestì indossando una maglietta a bordeaux con una stampa che rappresentava una spada insanguinata e dei pantaloni neri con delle catene argentate, quella mattina faceva piuttosto fresco decise quindi di prendere anche una felpa nera che però lasciò aperta sul davanti e ovviamente impiegò una quantità indefinita di tempo a truccarsi.
Prese lo zaino senza neanche controllare cosa ci fosse al suo interno è vi infilò l'album da disegno e le matite.
Quindi prese le chiavi e uscì di casa.
Controllò l'orario sul telefono, mancava ancora mezz'ora all'inizio delle lezioni.
Salì sulla moto e sfrecciò alla volta della scuola.
Una volta arrivato vide il suo solito gruppetto di amici appostati accanto al muretto del cortile, non aveva voglia di raggiungerli perciò si incamminò dal lato opposto puntando al bar che quella mattina era aperto.
Nel frattempo però qualcosa attirò la sua attenzione, un ragazzino se ne stava da solo seduto sul muretto armeggiando con il telefono.
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Only in your eyes.
Fiksi PenggemarSTORIA YAOI. Roxas è un ragazzo introverso e a volte presuntuoso. Figlio di un'attrice e di un famoso imprenditore ha sempre vissuto all'insegna di una vita quasi nobiliare frequentando scuole private e stando lontano dalla ''gente comune'' come la...