Kiss.

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Roxas finì di allacciarsi le scarpe, quella mattina si era svegliato stranamente presto.
Beh in realtà non aveva proprio dormito tormentato com'era dall'ansia della partenza.
Erano appena le sette e lui era già pronto da mezz'ora.
Aveva ricontrollato la valigia un migliaio di volte, aveva guardato il display del cellulare tenendo d'occhio l'orario fremendo d'emozione.
In fine non trovando cosa fare si era osservato allo specchio con occhio critico non del tutto convinto dei vestiti che aveva indossato.
Era ormai ottobre inoltrato e cominciava a fare freddino, per questo quella mattina Roxas aveva tirato fuori dal suo armadio un maglione color panna due taglie più grande della sua e un paio di jeans neri logori, erano gli unici pantaloni ad essere rimasti fuori dalla valigia, che non tanto gli piacevano perché troppo stretti.
Aveva poi indossato gli scarponcini di pelle , quelli con il lacci sottili difficili da allacciare, e messo al collo la sciarpa beige che gli aveva regalato Ventus lo scorso Natale.
Purtroppo dava l'impressione di un ragazzino delle medie così conciato, quei vestiti lo facevano sembrare più piccolo e fragile di quanto già non fosse.
Sbuffò irritato, in ogni caso era troppo tardi per cambiarsi.
Si diede un'ultima sistemata ai capelli, che però quella mattina erano più arruffati del solito, per poi prendere il telefono e mandare un messaggio ad Axel che sarebbe passato a prenderlo a momenti.

Roxas: 
Hey vecchio, quando arrivi? Io qui sono sveglio da un pezzo!

Rise rileggendo il messaggio.
Nell'attesa di una risposta si accinse a posare nello zainetto che aveva preparato un diario per il viaggio e qualche snack da sgranocchiare sul bus.
Mentre richiudeva la zip sentì il cellulare tremare nella tasca dei jeans.

Axel ❤️
Senti tu, a chi stai dando del vecchio?
Io sono nel fiore degli anni! E poi non è mica colpa mia se il gallo a casa tua canta troppo presto.
Comunque puoi cominciare a salutare i tuoi, passo a prendere Dem e arrivo.

Roxas sospirò, salutare i suoi genitori era l'unica cosa che avrebbe volentieri saltato in quella giornata.

Roxas:
D'accordo Jessica Rabbit, vedi di non ritardare troppo.

Rispose canzonandolo per il colore acceso dei suoi capelli.

Axel❤️
Riccioli d'oro stai diventando troppo dispettosa...
Sta attenta che appena arriva Jessica ti rimette a posto.

Il biondo scoppiò a ridere.
Rispose il cellulare al suo posto e prese zaino e valigia uscendo poi dalla propria stanza. 
Non prima però di aver chiuso a chiave, l'ultima cosa che voleva era che suo fratello o sua madre ficcanasassero tra le sue cose.
Scese le scale arrivando in salotto: lì trovò suo padre sdraiato sul divano, poco più in là in cucina un Sora decisamente assonnato parlava con Riku  mentre entrambi facevano colazione.

-Buon giorno.- li salutò da lontano.

-Buon giorno anche a te Roxas, già pronto per partire?-
Chiese pacatamente l'albino ricambiando il cenno con la mano.

-Stai aspettando Axel?-  domandò invece Sora svegliandosi improvvisamente.
Il biondo gli lanciò un'occhiataccia ricordandogli che la questione Axel non andava affrontata davanti ai loro genitori.

-Lui e Demyx mi danno un passaggio per poi prendere il bus insieme. Saranno qui tra poco.-
Spiegò a Riku.
Quest'ultimo fece una smorfia di disappunto ma non disse nulla.

-Oh beh, dovrai mandarci un sacco di foto. La capitale dev'essere un posto bellissimo.-   intervenne suo padre ormai alzatosi dal divano.

- È un evento raro che facciano entrare qualcuno a Radiant Garden, sei fortunato Roxas.-
Continuò.
Il ragazzo si osservò le scarpe a disagio: se non fosse stato per Axel lui non sarebbe mai andato in gita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2018 ⏰

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