Who is he?

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Il sole del crepuscolo splendeva nel cielo illuminandolo di rosso e giallo i colori dei due ragazzi che passeggiando nel parco mentre chiacchieravano gustavano il gelato salmastro che il rosso aveva comprato poco prima.

-Sono felice Axel! Grazie a te sono migliorato parecchio.-
Roxas richiamò la sua attenzione tirandogli una manica della camicia.
Axel gli rispose con un sorriso dolce che lo fece arrossire fino alle punte delle orecchie.

-Di nulla piccolo, sai era un po' di tempo che non mi capitavano dei pomeriggi così rilassanti.-
Si avvicinarono ad una panchina sedendosi e osservando il meraviglioso tramonto in quel silenzio quasi incantato che il parco gli offriva.

-Non è fantastico?- chiese il rosso socchiudendo gli occhi e stringendo a se Roxas che si accoccolò contro di lui appoggiando la testa sulla sua spalla.

-Già, è bellissimo. Sai Axel...-
Sospirò

-Il tramonto mi ricorda te.-
Sussurrò mentre il suo sguardo si perdeva tra le nuvole rosse che li circondavano.

-Che intendi dire?-
Axel lo guardò curioso, le guance di Roxas si imporporarono, come gli era saltato in mente di fare quell'oservazione?

-Beh, il tramonto è rosso e anche tu...- farfuglió imbarazzto.

-Tu lo sai perché il tramonto è rosso?- chiese il rosso, ma non aspettò che l'altro rispondesse 

-Il rosso tra tutti i colori è quello che arriva più lontano.-

-E chi te lo ha chiesto sapientone?- scherzò Roxas dando un pugnetto amichevole sulla spalla dell'amico.

-Oh scusa, ma pensavo potesse interessarti...- il tono in cui lo disse sembrava stizzito ma entrambi sapevano che quello era solo un modo per divertirsi.
Roxas stava per ribattere ma venne distratto della scatto di una macchina fotografica.
Si girò nella direzione del suono, i suoi occhi incontrarono la figura di un ragazzo, il viso rosso per l'imbarazzo tempestato di lentiggini rivolto in loro direzione in uno sguardo di scuse.

-Scusate, non ho resistito, eravate così carini!- si avvicinò a loro e Roxas lo squadró da capo a piedi:
era davvero un bel ragazzo, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi completamente spettinati, le lentiggini non erano solo sul suo viso ma anche sulle braccia lasciate scoperte dalla canottiera che indossava.

-Tranquillo, è impossibile resistere al mio fascino vero Roxy?- si vantò Axel ammiccando al sedicenne il quale scosse la testa visibilmente contrariato.

-Sei un coglione...-
Sbuffò.
Axel si portò una mano alla fronte con fare teatrale.

-L'aspetto angelico e la lingua biforcuta ha il piccoletto.-

Il ragazzo che finora aveva assistito in silenzio scoppiò a ridere.

-Comunque io sono Prompto- si presentò.

-Axel - gli porse la mano e l'altro ricambiò.

-E tu Roxy?- chiese Prompto,
Roxas storse il naso.

-Roxas, Rox per gli amici.-

-Oh, scusa. Piacere di conoscerti.-

-Tranquillo, non è colpa tua se quello scemo di Axel non sa abbreviare i nomi.-
Disse e nel farlo gli lanciò un'occhiataccia.

-Ehy bada a chi dai dello scemo piccolo diavoletto che non sei altro.-

-Certo che siete proprio una bella coppia voi due.- constatò Prompto. 
Roxas sgranò gli occhi arrossendo come ormai era solito fare mentre Axel se la rideva sotto i baffi.

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