(Sopra Xemnas)
-Axel, che ti succede? Sei più strano del solito-
Chiese Demyx guardando il rosso seduto sui gradini di casa sua.
Era arrivato da circa venti minuti ma non aveva ancora spiccicato parola, cosa assolutamente anomala sapendo quanto il suo migliore amico non riuscisse a stare zitto.
-Scusa, hai detto qualcosa? Non ero attento.-
Il ragazzo portò lo sguardo sul musicista accanto a lui.-Si può sapere dove hai la testa oggi?-
-Stavo pensando alla scuola, all'organizzazione: insomma stavo pensando a tutti i miei cazzo di problemi.-
-È per via di Saïx? O magari il boss ti ha fatto una lavata di capo?- Chiese Demyx curioso.
Axel rise malinconicamente.-Sai benissimo che se il boss mi avesse sgridato a quest'ora non sarei qui. Per quanto riguarda Saïx è inutile chiedere, in un modo o nell'altro lui c'entra sempre.-
Concluse riprendendo a guardare nel vuoto.-E allora cosa ti affligge?-
-Hey! Stai diventando un po' troppo invadente per i miei gusti, got it memorized?-
Axel si portò l'indice alla tempia com'era solito fare quando concludeva un discorso con la sua frase ad effetto.
Demyx stava per controbattere quando udirono una voce femminile chiamarli.-Axel! Demyx! Siamo qui.-
I due si voltarono giusto in tempo per vedere quattro ragazzi correre verso di loro;
o meglio, solo tre correvano mentre l ultimo continuava a camminare ad andatura normale.
Axel scattò in piedi.
-Ciao Naminè, come va ragazzi?-
Chiese recuperando il suo tono gioviale.
-Tutto bene, dove andiamo?-
Chiese Sora non sapendo che il rosso non lo stava assolutamente ascoltando perché troppo preso ad osservare di Roxas che fino a quel momento era rimasto silenziosamente in disparte.-Non saprei, ci sono parecchi bei posti, che ne dite se intanto ci prendessimo un gelato?-
Intervenne Demyx vedendo l'amico completamente perso.
-Come volete, fai strada tu?-
Il ragazzo annuì incamminandosi verso la gelateria vicino al palazzo dove lavoravano lui e Axel.
Quest'ultimo era rimasto in silenzio tutto il tempo affiancansosi a Roxas e rimanendo perciò alcuni passi indietro rispetto al resto della comitiva.Roxas dal canto suo era troppo impegnato a cercare di non fissare Axel, cosa che gli risultava parecchio difficile.
Il rosso infatti era assolutamente perfetto quel pomeriggio.Cazzo, è così dannatamente sexy.
Rallentò leggermente l'andatura così da poter osservare il ragazzo da dietro.
Era molto alto.
Gli osservò i talloni, i polpacci perfettamente fasciati da quel jeans che gli donava tantissimo, le cosce magre...
quando il suo sguardo salì più in alto arrossì completamente, grato che Axel fosse più avanti e non potesse vederlo.Ha un culo da dio.
Subito dopo aver formulato questo pensiero si rimproverò mentalmente.
Aveva sempre odiato i commenti volgari di questo genere e ora si ritrovava a pensarli anche lui!
E per di più su un ragazzo!!!
Non aveva mai avuto una ragazza, finora aveva pensato che fosse perché non era ancora riuscito a trovare quella giusta.
Eppure quando aveva visto Axel per la prima volta aveva capito:
non gli piaceva nessuna ragazza perché non gli piacevano le ragazze in generale.
Durante quelle settimane aveva capito di essersi preso una cotta stratosferica per Axel, ciò nonostante continuava a negare a se stesso la verità, troppo spaventato dalle conseguenze che questa scoperta poteva avere sulla sua vita.-Roxas siamo arrivati.-
Lo risvegliò Axel.
Davanti a loro c'era un enorme palazzo bianco e grigio, al primo piano e al piano terra sorgeva una gelateria che spezzava la monotonia dell'edificio.
Era tutta colorata con tonalità di viola.
Sull'insegna c'era solamente una grande X viola al neon, fuori c'erano dei tavolini e alcuni divanetti.
-Ok ragazzi acomodatevi, Demyx visto che lavori qui potresti prendere le ordinazioni?- ghignò Axel.
-Cosa? Hey ma oggi è il mio giorno libero! Se quella sottospecie di pirata di Xigbar vede mi fa lavorare anche oggi!-
Protestò il ragazzo.
Tutti guardavano i due più grandi non capendo di che accidenti stessero parlando.
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Only in your eyes.
FanfictionSTORIA YAOI. Roxas è un ragazzo introverso e a volte presuntuoso. Figlio di un'attrice e di un famoso imprenditore ha sempre vissuto all'insegna di una vita quasi nobiliare frequentando scuole private e stando lontano dalla ''gente comune'' come la...