Chapter 11

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Amanda entrò in camera sua trovando letteralmente l'inferno.

vestiti ovunque, trucchi sul comò e ai piedi di esso, oltre a numerossissimi smalti sul letto.

<<ma che cazz...>> mormorò.

Bethany sbucò dal separè con la testa.

<<oh, capiti a fagiolo.>> disse alzando due paia di orecchini ad anello, due dorati e due argentati <<quali sono meglio con questo vestito>>

<<argento.>> disse sicura di sè.<<si può sapere dove cavolo stai andando?>>

<<oh, beh fra tre ore esco con Chad, è carino, sai?>> disse mentre si cambiava i vestiti dietro il separè>>

<<Chad è il ragazzo che ti sei portata a letto ieri?>>

<<non me lo sono portato a letto, purtroppo, ci siamo solo baciati un po'>>

<<oh, ok>>

Amanda si lanciò pigramente sul letto e prese il telefono.

<<domani devo andare a una festa del liceo.>> disse sovrappensiero.

<<Sai già come vestirti?>>

<<metterò qualcosa all'ultimo.>>

la bionda fece cadere le scarpe che aveva in mano e scrutò amanda.

<<Sei seria? Oh, non essere la solita asociale, una festa è pur sempre una festa!>>

<<grazie per la notizia, sherlock.>>

<<Intendo dire, c'è bisogno dell'abito giusto!>> sbraitò impaziente <<ti prego, lascia che ti aiuti a preparare il necessario!>>

<<non ho vestiti.>> cercò di mentire.

<<Ti presto i miei, stupida>>

<<Beth, apprezzo l'impegno, ma non sono dell'umore giusto.>>

<<Oh, si è sempre dell'umore giusto quando si parla di vestiti, avanti>> disse tirandola per un braccio obbligandola a sollevarsi.

Alla fine, la mora acconsentì suo malgrado e insieme si misero a cercare qualcosa per la festa.

Amanda era la prima quando si trattava di vestiti e accessori ma, quel giorno non era assolutamente dell'umore adatto.

<<che ne dici di questo?>> chiese l'amica mostrandole un grazioso vestito bianco attillato.

<<come vuoi tu>> rispose con nonchalance

<<o questo?>> le mostrò un vestito con diverse sfumature di rosa e bianco e con uno scollo a cuore

<<va bene...>>

<<oh avanti! si può sapere che ti prende? Di solito adori scegliere i vestiti.>>

<<come ti ho già detto, Beth, non sono dell'umore.>>

<<si, ma...>>

<<oh, quello rosso è carino>> era un semplice tubino ti seta rossa con le spalline abbassate sulle spalle e un intreccio sul davanti che metteva in risalto il seno.

Bethany sorrise, contenta che la sua compagna di stanza stesse iniziando a collaborare.

<<Vero? Provalo, è stretchy e per quanto mi costi ammetterlo credo che a te stia meglio che a me.>>

Amanda annuì e provò il vestito, poi guardò la sua figura allo specchio.

<<wow...>> riuscì a dire.

<<ti sta fottutamente benissimo.>> applaudì Bethany <<ora ci vogliono delle scarpe adeguate.>>

prese un paio di tacchi neri e glieli porse, poi andò verso il porta bijoux e le porse degli orecchini di perla nera.

<<per quanto, riguarda il trucco, non c'è bisogno di esagerare, credo che il vestito ti metta abbastanza in risalto da solo. Un filo di eyeliner andra più che bene.>>

Amanda annuì guardandosi soddisfatta. Era sicuramente di umore migliore, ed era bastato indossare uno dei vestiti di Bethany.

Poco dopo l'accompagnatore di Bethany venne a prenderla e Amanda passò il resto della sua giornata su Netflix e al telefono con Cheryl, si addormentò con la sigla di american horror story.

<<Amanda...fa...fa male.>> mormorò la piccola Cassandra, respirando a fatica.
<<Va tutto bene, Cass, stanno arrivando i dottori.>> pianse la sorella.
La piccola non rispose, chiuse gli occhi e sputò del sangue. Amanda pianse più forte chiamando a gran voce la mamma affinchè facesse qualcosa, ma purtroppo, non c'era nulla che si potesse fare...

La ragazza si alzò di soprassalto, cercando di regolarizzare il suo respiro e di placare le lacrime. Si guardò intorno, Bethany era tornata e stava dormendo serenamente nel suo letto.

Amanda si alzò sentendosì la testa scoppiare, e andò sul balcone per prendere un po' d'aria fresca.

la stanza di sopra, al  dormitorio maschile era quella di  Daniel, e lui stava accordando la sua chitarra con la finestra spalancata. Guardò l'orologio, erano le 4 di notte e lui non ha mai suonato fino a quell'ora

non dormi?

scrisse dopo un po' di indecisione al ragazzo della stanza 219

non riesco

rispose immediatamente

perchè?

tu perchè non dormi?

lo sai bene

ah già.

quindi...?

non fingere che ti importi

Amanda si rabbuiò.

ok, scusami...

gli scrisse offesa e poi chiuse il telefono

sentì la chitarra schiantarsi al suolo e Daniel imprecare.

Sospirò, sperando che quella notte sarebbe passata in fretta.



My only weakness ||Daniel Sharman [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora