chapter 30

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<<tesoro sai che questa è la pillola anticoncezionale?>>

Amanda prese la scatolina dalle mani della dottoressa e la rigirò fra le mani.

<<non è possibile, il prodotto è questo me l'ha prescritto la mia ginecologa, io...io..non è possibile.>>

la ragazza si tenette la mano sul grembo, preoccupata delle conseguenze.

<<ok, calma calma.>> si alzò e prese un oggetto da una cesta.

un test di gravidanza

<<fai questo, se dovesse risultare positivo potrai decidere se tenere il bambino o tornare per abortire, sei maggiorenne, quindi i tuoi genitori e amici non sono tenuti ad essere informati.>>

abortire?

<<io non voglio abortire.>>

<<non sappiamo nemmeno se sei incinta, suvvia cara, potrebbe essere un falso allarme.>> mi sorrise cercando di rassicurarmi. <<tieni, qui c'è il mio numero e altri miei eventuali recapiti. Chiama ogni qualvolta che ne hai bisogno.>>

Amanda annuì afferrando il foglietto che le era stato porto.

poco dopo la porta si apri e Amanda alzò lo sguardo dei presenti.

<<tutto ok?>> chiese Beth

<<certo>> sorrise la corvina. <<ma vorrei tornare a casa se per voi non è un problema.>>

<<d'accordo. Ti accompagno io.>> si propose Eren e Daniel si infastidì non poco.

<<nono la accompagno io.>> obbiettò Daniel.

In tutto questo Amanda cercò lo sguardo della sua compagna di stanza che però stava in disparte.

<<vorrei che mi accompagnasse Beth.>>

***

<<tienimi la borsa.>> ordinò Amanda entrando nella sua stanza e dirigendosi verso il bagno.

Bethany rimase un tantino spiazzata poi chiuse la porta e aspettò la ragazza fuori dal bagno.

Amanda, dall'altra parte prese il test ed effettuò tutta la procedura.

quando lo riprese per constatare il risultato chiuse gli occhi e prese un respiro profondo.

due stanghette.

<<merda>> mormorò <<merda, merda, merda, merda!>> Amanda urlò aprendo di scatto la porta.

<<Bethany!>> la chiamò in preda ad un attacco d'ansia.

la bionda fu subito a fianco a lei.

la ragazza provò a formulare qualcosa, ma invano, e porse il test a Bethany.

<<è-è tuo?>> chiese sconvolta.

<<l'ho fatto adesso.>> disse prima di scoppiare a piangere.

<<oh, nono dai avanti, non fare così>> disse provando a consolarla <<è di Daniel giusto?>>

amanda annuì fra le lacrime.

<<sono sicura che lui lo capirà.>> disse abbracciandola.

Era strano riavere quel contatto con Bethany dopo tutto ciò che era successo, ma non in senso negativo.

<<non lo so, Beth, non voglio che si rovini la vita a causa mia...>> disse fra un singhiozzo e l'altro.

<<non sarà così, Daniel ti ama!>> disse alzandole il viso per obbligarla a guardare. <<stai tranquilla che tutto si risolverà, d'accordo? Anzi, lo chiamiamo adesso?>>

<<no, ti prego, glielo dirò io quando mi sentirò pronta.>> 

Bethany la guardò con tenerezza e poi la abbracciò.

Queste due potevano odiarsi quanto volevano, insultarsi a fuoco aperto, ma sotto-sotto sapevano di volersi un bene dell'anima.

La serata continuò con film su netflix e popcorn al burro in quantità e terminò con una sgattaiolata nel dormitorio maschile.

***

Non c'è niente di meglio che evadere dai problemi con un bel bagno caldo, nel bagno di Daniel, per giunta.

<<Hai finito di stare a mollo?>> chiese il ragazzo appoggiato con una spalla sullo stipite della porta.

Amanda scosse la testa.

<<posso unirmi?>> chiese Daniel senza un minimo malizia.

<<vieni qui rompipalle>> lo invitò e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, si tolse i vestiti e si infilò nella vasca con la schiena di Amanda appoggiata al suo petto.

La ragazza venne investita da quella familiare sensazione di calore che Daniel le provocava ogni volta e buttò la testa all'indietro, rilassandosi.

<<Amy>> la chiamò.

<<si?>>

<<cosa avevi oggi?>>

la ragazza portò istintivamente le mani sul ventre accarezzandolo con cura.

Nonostante, non portasse ancora neanche un inizio di feto, era ansiosa, ansiosa per tante cose:

Aveva paura che Daniel si sarebbe tirato indietro nell'idea di crescere un figlio

Aveva paura che il bambino/a che era in arrivo potesse assomigliare troppo a Daniel, e che se si fossero lasciati glielo avrebbe ricordato.

Aveva paura di un eventuale aborto spontaneo, del parto, delle complicazioni, di tutto.

<<non si sa con certezza>> Amanda rispose alla sua domanda dopo un lungo silenzio. <<probabilmente era dovuto allo stress>>

<<Quale stress?>> fece lui insaponandole le spalle.

La corvina alzò le spalle.

<<forse dovremmo eliminarlo insieme  questo stress, no?>> il ragazzo fece girare Amanda nella propria direzione, accarezzandole il viso.

<<immagino di si>> disse lei sporgendosi per baciarlo dolcemente.

<<Ti amo>> le disse Daniel

ma Amanda non rispose, troppo impegnata a pensare se dopo aver saputo ciò che era successo l'avrebbe pensata allo stesso modo.




My only weakness ||Daniel Sharman [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora