chapter 27

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Il sole filtrava dalla finestra colpendo in pieno il viso di Amanda, la quale strizzò gli occhi disturbata.

Si rigirò nel letto sentendo freddo alle spalle. Alla fine, aprì gli occhi controvoglia e guardò la sua stanza.

Era rimasta esattamente come l'aveva lasciata quando era solo una ragazzina, poster di Justin Bieber appesi ovunque e foto con le sue amicizie del liceo, nelle quali si truccava in modo fortemente discutibile. Le pareti erano bianche e piene di macchie del passato, sul soffitto una macchia di gelatina di mirtilli, che aveva lanciato assieme a uno dei suoi ex fidanzati, mentre giocavano a far rimbalzare la gelatina sul piatto senza farla sfracellare, Amanda trattenne una risata, perdendosi nei ricordi

Infine si alzò cercando dei nuovi vestiti nella sua valigia e liberandosi dei precedenti, per "cancellare le prove". Nel farlo si rese conto di non riuscire a trovare gli slip, e pensò quindi di averli lasciati in veranda...assieme alla chitarra di Daniel. Se suo padre avesse trovato entrambi e avesse fatto due più due Amanda sarebbe diventata vedova ancora prima di potersi considerare tale.

Improvvisamente si udì un urlo tutt'altro che virile e successivamente suo padre imprecare in Italiano.

<<Vieni qui, piccolo bastardo!>>

Nient'altro da dire.

Daniel era fottuto.

Amanda infilò i vestiti che Daniel le aveva tolto la sera precedente in valigia e poi schizzò-letteralmente-nella camera da cui provenivano le imprecazioni

<<Papà, fermati!>> urlò lei entrando in camera, aspettandosi di trovare Daniel raggomitolato per terra e suo padre che lo riempiva di cazzotti

e invece no.

Daniel era sul letto avvolto nel piumone come per divendersi e il padre girava per la stanza con una scopa in mano mentre cercava di colpire...qualcosa

<<che cazzo succede qui?>> chiese Amanda confusa passando lo sguardo da Daniel a suo padre. Quest'ultimo non sembrava neanche degnarla di uno sguardo troppo intento a continuare a picchiare con la scopa.

Amanda allora guardò Daniel, il quale con le pupille dilatate disse qualcosa col labbiale.

<<che cosa?>>

Daniel provo a mimarlo di nuovo

<<Che cavolo...?>>

<<a furia di urlare come una checca ha perso la voce.>> sentenziò il padre picchiando un'ultima volta in modo decisivo un punto sul pavimento. <<Preso!>> disse con tono di vittoria

La ragazza continuò a guardare la scena con l'espressione di chi non ha idea di cosa sia appena successo.

Il ragazzo prese sospirò sollevato. <<c'era un r-ragno.>> spiegò balbettando

A quel punto la corvina battè ripetutamente le palpebre e scoppiò a ridere.

<<non posso crederci.>> disse mentre rideva.

il padre, in tutto questo raccolse  l'esserino con un fazzoletto e se ne andò come se avesse catturato un leone.

<<La colazione è sul tavolo, vi aspettiamo>> disse un'ultima volta chiudendosi la porta alle spalle.

Amanda si voltò verso il ragazzo, seduto sul letto nella stessa posizione di quando era entrata. trattenne una risata e Daniel la guardò di traverso.

<<Che hai da ridere?>> chiese secco

<<pensavo che mio padre stesse cercando di ucciderti>> disse mordendosi le labbra per evitare di scoppiare a ridere.

<<Perchè avrebbe dovuto?>> chiese scendendo dal letto e raccogliendo i propri vestiti da un cumulo per terra.

<<Perchè ieri ho lasciato le mie...oh eccole>> Amanda prese le proprie mutande dai vestiti di Daniel e le accartocciò in fretta. <<credevo di averle lasciate in veranda, assieme alla chitarra e che Papà le avesse trovate...>> spiegò.

<<si ma hai 22 anni, dovrà pur lasciarti fare certe cose>>

lei rise come se avesse detto la cosa più stupida del mondo.

<<a lui non importa quanti anni abbia  o cosa sia giusto "nessuno tocca la mia bambina">> disse citando il padre in modo così perfetto che a Daniel vennero i brividi, immaginando il padre di Amanda con un fucile in mano e uno sguardo glaciale.

Deglutì a fatica e Amanda rise compiaciuta, felice di quello che le sue parole avevano suscitato in lui un terrore abbastanza evidente.

<<vestiti e poi scendi, dopo la colazione abbiamo da fare.>> disse la ragazza chiudendosi la porta dietro di se.

<<fare cosa?>> urlò sperando che la sentisse

<<lo vedrai!>> rispose lei allo stesso tono

My only weakness ||Daniel Sharman [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora