chapter 8

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<<che cazzo ci fai qua?!>>urlò Daniel vedendo la ragazza, ancora bagnata e tremante davanti la porta.

<<un ragazzo si sta scopando la mia compagna di stanza, e io non posso entrare.>> tentò di spiegare Amanda

<<certo che puoi! E' anche camera tua! Devi solo entrare, beccarli sul fatto ed andare a farti una doccia come se nulla fosse>>

<<non farò una doccia mentre uno sconosciuto alloggia in camera mia!>> si lamentò <<Daniel, mi serve solo usare il tuo bagno poi tornerò in camera.>>

<<non puoi andare a chiederlo a qualcuno che ti piaccia, visto che io ti faccio così schifo?>>

Amanda non potè credere a come quelle parole gelide e taglienti potessero uscire dalle labbra (labbra, meravigliosamente piene, ci tengo a precisare) di un ragazzo così solare.

<<Dan, ti prego...>>

Implorare? Beh, non che avesse altra scelta

lui sospirò e alla fine acconsentì.

<<va bene, ma fai in fretta.>> le ordinò e poi guardandosi in giro aggiunse <<oh, Amanda?>>

la ragazza si girò al suo richiamo e lui le lanciò dei panni.

Amanda fissò il cumolo di vestiti che le erano finiti fra le braccia, c'erano dei pantaloncini da uomo e una maglietta rossa.

<<non ho vestiti da donna, fatteli andare bene.>> disse Daniel.

la ragazza annuì e si diresse verso il bagno per una calda doccia.

una volta finito si asciugò i capelli e infilò i vestiti che Daniel le aveva dato.

Erano puliti perciò odoravano dell'ammorbidente alla camomilla della lavanderia, per un secondo sperò di sentirsi addosso l'odore
di Daniel.

Il biondo era seduto sul divano e appena Amanda uscì dal bagno si girò verso di lei. Questo, per qualche strana ragione la fece avvampare.

<<g-grazie, per tutto>> provò a dirgli

<<hanno chiuso i dormitori>> disse di colpo

<<cosa?>>

<<mi hai sentito benissimo.>> il suò sguardo era così vuoto, quasi indecifrabile <<mentre tu facevi la tua bella doccia calda, il coprifuoco è passato, e Damon, il responsabile ha chiuso il dormitorio.>>

<<oh mi spiace...>>

<<risparmiami le tue scuse. Tu dormi sul divano, non si discute.>>
e dicendo ciò si alzò

A quel punto Amanda non resistette più.

<<smettila, cazzo!>> urlò

il ragazzo si fermo e la guardò con aria seccata

<<cosa c'è adesso?>>

<<lo sai bene! Non puoi odiarmi solo perchè non mi piaci.>>

<<davvero? Oh guarda, lo sto già facendo.>>

<<Dan, ti prego...>>

lui si voltò e riprese a camminare.

Amanda gli andò dietro e lo prese per il polso

<<Ti prego, ho passato una settimana di merda senza di te...>>

lui si irrigidì all'istante e Amanda capì di stare andando per il verso giusto.

<<mi mancavi davvero...>> continuò

<<Non me ne frega un cazzo, Amanda.>> sbottò.

Il suo sguardo era duro e nei suoi occhi guizzò qualcosa.

Amanda potè giurare di aver reso-anche se solo per pochi secondi-vulnerabile l'insensibile Daniel.

<<Amy...>> mormorò la ragazza.

<<eh?>>

<<mi chiami sempre Amy, mai Amanda.>>

<<non pensavo l'avessi notato...>> sorrise e abbasò il capo per nasconderlo.

lei si avvicinò a lui abbastanza, ma non troppo. Non voleva farlo sembrare un gesto troppo intimo.

<<ti ho detto che mi dispiace, ma ti prego non trattarmi così. Non ti si addice>>

<<ok>> disse sorprendendo Amanda <<ma solo se adesso mi guarderai negli occhi e mi dirai espressamente che non ti piaccio.>>

<<è la cosa più stupida che abbia mai sentito.>>

<<allora forza.>>

lei si avvicinò quanto basta per scorgere il colore dei suoi occhi e provò ad aprire bocca. Le risultò veramente difficile.

<<tu...>> iniziò a dire

le sopracciglia di Daniel si inarcarono e Amanda inghiottì rumorosamente

<<...oh fanculo>> sbottò la ragazza rendendosi conto che gli occhi di Daniel erano molto più ipnotici di quello che ricordasse

sul volto di Daniel si dipinse un sorriso compiaciuto

<<ok, la verità è che... Dannazione, no, non mi piaci>> disse guardando altrove.

<<Cristo, ok, senti lascia stare.>> Daniel alzò le braccia arrendendosi. <<Va' a dormire e finiamola qua>>

no. No, voglio chiarire. Perchè devi sempre complicare le cose, Amanda.

<<Va bene. vuoi la verità?>> la sua fu come una richiesta disperata

<<la verità è che sì mi piaci, ma è difficile>>

mormorò con il fiato spezzato.

<<sono sempre stata abituata ad avere il controllo della situazione e tu...tu mi confondi, non so come tu faccia, ma mi mandi in tilt.>>

sentì le lacrime salirle in gola

<<ci sono momenti in cui vorrei baciarti e poi mi dico "cazzo, stai parlando di Daniel">>

quell'ultima frase sembrò avere effetto su di lui. Mentre la prima lacrima di Amanda stava finalmente affiorando.

<<e adesso mi ritrovo a piangere per uno stronzo a cui tengo più di quanto dovrei. Perchè a lui non manco affatto, e perchè dopo oltre una settimana lo trovo avvinghiato ad una troia mentre gli ripete quanto è bellissima. E la cosa mi fa stare così male.>>

carica di rabbià iniziò a spingerlo con le braccia facendolo indietreggiare. Le mani di lui le avvolsero i polsi folsi fermamente senza stringerli.

Amanda si dimenò ma senza risultato. Daniel la avvicinò a se e la strinse.

<<tu sei più bella di lei. Molto di più.>> la baciò sui capelli <<Non voglio farti soffrire, Amy. Sei l'ultima persona che ferirei volontariamente>>

questo sembrò calmarla, smise di piangere e ricambiò l'abbraccio.

Devo fidarmi? No assolutamente.
eppure lo sto facendo, con la consapevolezza che questo ragazzo mi spezzerà il cuore, e io non farò nulla per impedirglielo.



My only weakness ||Daniel Sharman [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora