<<che cazzo ci fai qua?!>>urlò Daniel vedendo la ragazza, ancora bagnata e tremante davanti la porta.
<<un ragazzo si sta scopando la mia compagna di stanza, e io non posso entrare.>> tentò di spiegare Amanda
<<certo che puoi! E' anche camera tua! Devi solo entrare, beccarli sul fatto ed andare a farti una doccia come se nulla fosse>>
<<non farò una doccia mentre uno sconosciuto alloggia in camera mia!>> si lamentò <<Daniel, mi serve solo usare il tuo bagno poi tornerò in camera.>>
<<non puoi andare a chiederlo a qualcuno che ti piaccia, visto che io ti faccio così schifo?>>
Amanda non potè credere a come quelle parole gelide e taglienti potessero uscire dalle labbra (labbra, meravigliosamente piene, ci tengo a precisare) di un ragazzo così solare.
<<Dan, ti prego...>>
Implorare? Beh, non che avesse altra scelta
lui sospirò e alla fine acconsentì.
<<va bene, ma fai in fretta.>> le ordinò e poi guardandosi in giro aggiunse <<oh, Amanda?>>
la ragazza si girò al suo richiamo e lui le lanciò dei panni.
Amanda fissò il cumolo di vestiti che le erano finiti fra le braccia, c'erano dei pantaloncini da uomo e una maglietta rossa.
<<non ho vestiti da donna, fatteli andare bene.>> disse Daniel.
la ragazza annuì e si diresse verso il bagno per una calda doccia.
una volta finito si asciugò i capelli e infilò i vestiti che Daniel le aveva dato.
Erano puliti perciò odoravano dell'ammorbidente alla camomilla della lavanderia, per un secondo sperò di sentirsi addosso l'odore
di Daniel.Il biondo era seduto sul divano e appena Amanda uscì dal bagno si girò verso di lei. Questo, per qualche strana ragione la fece avvampare.
<<g-grazie, per tutto>> provò a dirgli
<<hanno chiuso i dormitori>> disse di colpo
<<cosa?>>
<<mi hai sentito benissimo.>> il suò sguardo era così vuoto, quasi indecifrabile <<mentre tu facevi la tua bella doccia calda, il coprifuoco è passato, e Damon, il responsabile ha chiuso il dormitorio.>>
<<oh mi spiace...>>
<<risparmiami le tue scuse. Tu dormi sul divano, non si discute.>>
e dicendo ciò si alzòA quel punto Amanda non resistette più.
<<smettila, cazzo!>> urlò
il ragazzo si fermo e la guardò con aria seccata
<<cosa c'è adesso?>>
<<lo sai bene! Non puoi odiarmi solo perchè non mi piaci.>>
<<davvero? Oh guarda, lo sto già facendo.>>
<<Dan, ti prego...>>
lui si voltò e riprese a camminare.
Amanda gli andò dietro e lo prese per il polso
<<Ti prego, ho passato una settimana di merda senza di te...>>
lui si irrigidì all'istante e Amanda capì di stare andando per il verso giusto.
<<mi mancavi davvero...>> continuò
<<Non me ne frega un cazzo, Amanda.>> sbottò.
Il suo sguardo era duro e nei suoi occhi guizzò qualcosa.
Amanda potè giurare di aver reso-anche se solo per pochi secondi-vulnerabile l'insensibile Daniel.
<<Amy...>> mormorò la ragazza.
<<eh?>>
<<mi chiami sempre Amy, mai Amanda.>>
<<non pensavo l'avessi notato...>> sorrise e abbasò il capo per nasconderlo.
lei si avvicinò a lui abbastanza, ma non troppo. Non voleva farlo sembrare un gesto troppo intimo.
<<ti ho detto che mi dispiace, ma ti prego non trattarmi così. Non ti si addice>>
<<ok>> disse sorprendendo Amanda <<ma solo se adesso mi guarderai negli occhi e mi dirai espressamente che non ti piaccio.>>
<<è la cosa più stupida che abbia mai sentito.>>
<<allora forza.>>
lei si avvicinò quanto basta per scorgere il colore dei suoi occhi e provò ad aprire bocca. Le risultò veramente difficile.
<<tu...>> iniziò a dire
le sopracciglia di Daniel si inarcarono e Amanda inghiottì rumorosamente
<<...oh fanculo>> sbottò la ragazza rendendosi conto che gli occhi di Daniel erano molto più ipnotici di quello che ricordasse
sul volto di Daniel si dipinse un sorriso compiaciuto
<<ok, la verità è che... Dannazione, no, non mi piaci>> disse guardando altrove.
<<Cristo, ok, senti lascia stare.>> Daniel alzò le braccia arrendendosi. <<Va' a dormire e finiamola qua>>
no. No, voglio chiarire. Perchè devi sempre complicare le cose, Amanda.
<<Va bene. vuoi la verità?>> la sua fu come una richiesta disperata
<<la verità è che sì mi piaci, ma è difficile>>
mormorò con il fiato spezzato.
<<sono sempre stata abituata ad avere il controllo della situazione e tu...tu mi confondi, non so come tu faccia, ma mi mandi in tilt.>>
sentì le lacrime salirle in gola
<<ci sono momenti in cui vorrei baciarti e poi mi dico "cazzo, stai parlando di Daniel">>
quell'ultima frase sembrò avere effetto su di lui. Mentre la prima lacrima di Amanda stava finalmente affiorando.
<<e adesso mi ritrovo a piangere per uno stronzo a cui tengo più di quanto dovrei. Perchè a lui non manco affatto, e perchè dopo oltre una settimana lo trovo avvinghiato ad una troia mentre gli ripete quanto è bellissima. E la cosa mi fa stare così male.>>
carica di rabbià iniziò a spingerlo con le braccia facendolo indietreggiare. Le mani di lui le avvolsero i polsi folsi fermamente senza stringerli.
Amanda si dimenò ma senza risultato. Daniel la avvicinò a se e la strinse.
<<tu sei più bella di lei. Molto di più.>> la baciò sui capelli <<Non voglio farti soffrire, Amy. Sei l'ultima persona che ferirei volontariamente>>
questo sembrò calmarla, smise di piangere e ricambiò l'abbraccio.
Devo fidarmi? No assolutamente.
eppure lo sto facendo, con la consapevolezza che questo ragazzo mi spezzerà il cuore, e io non farò nulla per impedirglielo.
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My only weakness ||Daniel Sharman [IN REVISIONE]
Romansa"Non me ne frega un cazzo, Amanda." Il suo sguardo era duro e nei suoi occhi guizzò qualcosa. Amy potè giurare di aver reso, anche se solo per pochi secondi, vulnerabile l'insensibile Daniel.