Amanda impostò la sveglia per le 6:00, come al solito, e si alzò per ritornare nel suo dormitorio.
Ma non appena fu totalmente in piedi un'ondata di nausea la travolse, e corse, inginocchiandosi davanti al water.
Fu come liberarsi da tutti i segreti e le bugie, per un secondo, poi iniziò a sentirsi come se un camion le fosse passato sopra lo stomaco.
<<merda...>> mormorò.
Erano passate solo tre settimane dal concepimento, quanto altro tempo avrebbe resistito?
Alla fine, Amanda riuscì a tornare in camera sua senza essere scoperta.
Si preparò per le lezioni e nel farlo fissò la sua pancia.
Assolutamente niente, ma se lo aspettava, in realtà.
mise un caldo maglione color ocra e dei pantaloni neri strappati sul ginocchio, infine degli stivaletti del medesimo colore.
Uscì dalla stanza e andò verso le aule.
Si sedette al solito posto, affianco ad Eren che però non c'era.
Al suo posto c'era il suo album da disegno e un bigliettino.
"faccio tardi, ti lascio l'album nel caso ti dovessi annoiare :)"
La ragazza sorrise e aprì l'album, sfogliandolo.
in numerosi disegni vi era sembra rappresentata una ragazza dai tratti delicati, molto piccola e magrolina.
<<Ehi!>>
Amanda era così contentrata sui disegni di Eren che non aveva sentito quest'ultimo arrivare. Sussultò, come se fosse stata beccata a fare qualcosa di sbagliato.
<<Oh, ciao!>> sorrise amanda, ricomponendosi.
Gli occhi azzurri del ragazzo caddero sul disegno che Amanda stava guardando.
<<Si chiama, Mayla>> spiegò <<è la mia sorellina, oltre che la seconda donna della mia vita>>
Amanda sorrise, presa dalla nostalgia e dalle parole dolci di Eren.
<<E chi è la prima?>>
Eren si fece serio e fissò Amanda insistentemente per una frazione di secondo.
<<Voglio che prendiate il libro di Analisi a pagina 98 alla sezione 3>> disse la professoressa, entrando in classe in modo minaccioso.
I due ragazzi abbandonarono il discorso e Amanda portò lo sguardo fuori dalla finestra, assorta nei pensieri.
pensieri tipo:
"A Eren dovrei dire del bambino?"
"Ho davvero intenzione di tenerlo?"
"Sarò mai in grado di prendermene cura?"
e sopratutto:
"Quando lo dirò a Daniel, come reagirà?".
***
<<Sono nervosa, Cheryl.>> Amanda, si confidò alla sua migliore amica davanti la porta di casa di Daniel.
Era passato poco meno di un mese, e tutti sapevano del bambino.
Tutti,
meno che Daniel.
<<Devi dirglielo, Amy>> le disse la sua migliore amica un'attimo prima che la porta si aprisse, presentando Daniel, vestito come al solito ma con un sorriso smagliante.
<<Ehi Amy>> salutò Daniel facendo passare lo sguardo su tutte le sue curve.
<<Tu devi essere Cheryl, Amanda mi ha parlato molto di te>> sorrise e Amanda vide come Daniel si stesse palesemente sforzando di essere carino.
<<Già sono io>> Cheryl, porse la mano a Daniel e quando questo l'afferrò fece una smorfia di dolore.
<<Sembri un ragazzo apposto, ma se provi a spezzare il cuore alla mia migliore amica, io ti tiro via le arterie e le appendo al mio albero di Natale>> lasciò la presa sussurrando parole di avvertimento e Daniel imprecò sottovoce.
<<Ora capisco perché siete migliori amiche.>> constatò il Biondo a denti stretti.
Per un secondo, e dico, solo per un secondo alla corvina sembrò che tutto andasse per il verso giusto.
L'atmosfera natalizia che la invase nonappena mise piede in soggiorno, Matt e Faith a farsi le coccole sul divano, l'odore di zenzero provenire dalla cucina.
Sembrava tutto perfetto.
Amanda appoggiò il cappotto su una sedia al tavolo, che era anch'esso decorato.
<<Non farti impressionare, abbiamo fatto tutto io e Bethany>> sentenziò Faith
<<E io ho acceso le candele!>> disse Eren, come se avesse compiuto la più grande impresa
Tutti risero, tranne Bethany che sembrava stare in un altro mondo.
***
La cena fu una delle migliori che Amanda avesse mai fatto, non tanto per il cibo, quanto per l'ambiente e l'armonia che regnava tra i presenti.
Ad eccezione di Daniel che continuava a non sopportare Eren, anche nel momento dei regali.
<<Questo è mio, vero?>> disse Faith alzando una grande scatola e agitandola per capire cosa vi fosse all'interno.
Eren si alzò e le sfilò la scatola dalle mani.
<<mi dispiace deluderti>> poi si avvicinò ad Amanda, che ne frattempo aveva iniziato a sentirsi ulteriormente male. <<ma questo è di Amy>>
STAI LEGGENDO
My only weakness ||Daniel Sharman [IN REVISIONE]
Любовные романы"Non me ne frega un cazzo, Amanda." Il suo sguardo era duro e nei suoi occhi guizzò qualcosa. Amy potè giurare di aver reso, anche se solo per pochi secondi, vulnerabile l'insensibile Daniel.