Una notifica mi sveglia dal mio letargo, ma non è la mia sveglia.
* Shawn Mendes: Buongiorno! *
- Elena, Elena, ELENAAAA. Lei salta dal letto per lo spavento.
- Cos, no Alec devi stare con Magnus! Ma che diavolo stava sognando?
- Elena, Shawn mi ha mandato un messaggio. Sussurro io per non svegliare nessuno.
- COOOSA?! Lei urla e io le tappo la bocca.
- Shh! Mi ha scritto buongiorno. Cosa faccio? Rispondo?
- NO! Visualizza e non rispondere, li attira di più quando fai l'indifferente. Seguo i suoi ordini.***
- Hey Rita! Diciamo in coro io ed Elena.
- Hey girlzz! Hey hey, Shawn sono un figo Mendes si sta avvicinando, forse è la volta buona che usciamo assieme. Io la guardo male e sento la mano di qualcuno sulla mia spalla.
- Non è un buongiorno bellezza? Io non sto capendo.
- Perché non dovrebbe? Lui sorride, ho evidentemente risposto ciò che si aspettava.
- Allora non ti piacciono i messaggi. Io capisco e arrossisco. Grande Elena! E ORA CHE GLI DICO?
- Ehm, ceh, no, mio fratello ha preso il mio telefono. Lui mi sorride.
- Allora, il giro turistico che mi hai promesso? Io alzo gli occhi al cielo.
- Ehm, no. Scordatelo, cerca un'altra ragazza con la quale divertirti. Hai sbagliato persona. Blocco tutti i suoi sogni, continua a starmi antipatico.
- Ah okay, tanto continuerò a chiedertelo fino a quando non accetterai! Oh mamma ora questo si attacca e non si scolla.
- Shawny! Una ragazza cheerleader si catapulta sopra di lui. Io mi gelo.
E chi è questa?
Giulia, credevo il ragazzo non ti interessasse
Infatti non mi interessa!
Allora perché sei gelosa?
Io non sono gelosa!
Non dire balle!
Ma perché parlo con la mia coscienza?
- Mandy! Lei continua a strusciarsi su di lui. Wow, una brava ragazza.
- Chi è questa? Chiede lei indicandomi.
- Una bella ragazza. Risponde. Io chiudo l'armadietto sbattendolo e mi dirigo verso l'aula di Scienze.
- Una bella ragazza bla bla, opportunista.
Mi lamento con Elena.
- Facci amicizia, voglio conoscere quel Cameron, è troppo carino. Io la guardo delusa.
- Ma ti sembra il momento? Sbuffo mentre entra il professore.
- È sempre il momento per i bei ragazzi! Io alzo gli occhi al cielo.
- Si, ma zitta che adesso voglio ascoltare la lezione.
***
- Ah interessante, neutroni, protoni ed elettroni, domani mi scordo anche dove abito. Elena non è mai stata una cima nelle materie scientifiche, al contrario di me.
- Okay, tirati sù con il cibo, andiamo in mensa. Ci dirigiamo verso la sala da pranzo, ma vado a sbattere contro qualcuno e che novità IL CELEBROLESO DI SHAWN.
- Scusa. Sussurro io continuando a camminare, ma qualcuno mi ferma dal polso.
- Che vuoi? Chiedo impaziente.
- Pranzi con me? Io spalanco gli occhi.
- Cosa? Io non pranzo con i tuoi "simpaticissimi" amici.
- Se stai con me, nessuno ti dice niente. I suoi occhi diventano più grandi del normale. Mi fa pena, ma non voglio comunque.
- No. Ciao. Cerco di andare ma stavolta è Elena a bloccarmi.
- Dov'è il tavolo, veniamo volentieri. Io spalanco la bocca per quello che ha appena detto.
- Ah, sono contento, seguimi, scusa seguitemi. Non so perché ma noto una gioia genuina, come se fosse veramente felice.
Io sbuffo, ma lo seguo. Ci sediamo al tavolo e noto che Gigi mi squadra dalla testa ai piedi.
- E loro che ci fanno qui? Chiede con quella boccuccia che tra poco le spacco con un pugno.
- È con me. Dice secco Shawn.
- Ah zoccoletta la primina eh? Madonna io la picchio malissimo.
- L'ho invitata io. Lei sbarra gli occhi e si zittisce.
- E chi è questa bellezza qui? Chiede uno con due fanali azzurri al posto degli occhi.
- Sono Elena, piacere. Elena arrossisce improvvisamente.
- Piacere Elena, io sono Nash. Lui la guarda senza sbattere ciglio. Un ciuffo mi va davanti la faccia, faccio per spostarlo, ma qualcuno mi precede. Mi giro di scatto. Shawn.
- Ehm, grazie. Dico piano per non farmi sentire.
- Hai dei bellissimi occhi. Io sorrido impacciata e ritorno alla sbobba che la mensa ci ha preparato.
- Quindi siete del secondo anno? Elena sembra meno timida di me oggi, amo il fatto che stia riuscendo ad aprirsi.
- Si, tranne Gigi e Cameron, loro sono del terzo. Risponde uno con i capelli neri, che se non ricordo male si chiama Aaron. Sento una mano sulla mia coscia, ma non la mano di Shawn. Mi scosto avvicinandomi a Shawn. Un tipo con la bandana mi stava sorridendo maliziosamente. Io mi scosto.
- Che succede? Mi chiede Shawn preoccupato, io indico con lo sguardo la mano di quel tipo.
- Taylor, coglione leva quella mano! Giulia facciamo a cambio di posto okay? Io annuisco.
***
*TRIIIIIN* la campana indica che è ora di tornare a casa. Oggi prendo il bus, ma Elena mi lascia sola perché va con suo fratello dal dentista. Qualcuno prende posto vicino a me. Sbuffo e lui ride.
- Ti sto proprio antipatico! Io non posso trattenere una risata.
- Senti, sappi che io non sono come i miei amici, mi dispiace per come si comportano. Io lo interrompo prima che possa continuare.
- Grazie, veramente. Io accenno un sorriso.
- Perché? Mi guarda con aria confusa e sguardo perso, sta evidentemente pensando a cosa abbia potuto fare.
- Per pranzo, mi ero spaventata. Lui sorride con aria spenta. La ragazza di stamattina si avvicina verso di noi.
- Shawny! Ancora con questa? È una primina, non puoi fare certe cose con lei! Io apro gli occhi più che mai.
- Mandy, sempre meglio che farle con te. Io rido sotto i baffi e lei va a sedersi.
- Senti, ma quindi ti sto antipatico? Mi chiede.
- Un pochino, ma ci si può lavorare. Lui sorride, forse potrei farci veramente amicizia. Effettivamente non ho amici maschi dalle medie.
- Occhi belli, domani stessa ora? Io annuisco mentre scendo dal bus. Non so, ma qualcosa mi spaventa, e se stesse facendo questo per usarmi? Per prendermi in giro. È uno dei più popolari della scuola, perché dovrebbe essere interessato a me?***
SABATO! OGGI È SABATO. Io il sabato amo stare in camera mia, con una bella fan fiction da leggere, o un bel libro, un film o una serie tv, con le patatine, la pizza ed Elena.
- GIULIA! OGGI USCIAMO. Cosa? No, non può sfasciare i miei progetti così.
- Ma come! E le patatine? Io ho una faccia piuttosto sconvolta.
- Le comprerai al centro commerciale. Non so perché ma parla nervosamente, sta tramando qualcosa.
- Elena, c'è qualcosa che devi dirmi? Inarco il sopracciglio sinistro sospettosa.
- No, assolutamente, però vestiti carina, è sabato. Io sbuffo mentre apro l'armadio, forse è la volta buona che uso quel vestito bordeaux autunnale. Ma le mie scarpe da tennis non me le toglie nessuno. Piastro i capelli e li lego in una coda alta e infine passo una sottile linea di eye-liner sugli occhi.
- Ecco, così va bene. Lei invece porta un vestito azzurro, di un azzurro che mi ricorda qualcosa.
- PAPÀ POSSIAMO ANDARE! Urlo dalle scale.
Saliamo in auto e dopo cinque minuti arriviamo al mall.
- Vieni con me. Mi trascina verso un bar vicino Timberland. Io sbuffo e cambio direzione.
- Dove vai? Mi chiede lei.
- Elena, ma ti sembro scema? Perché ci sono anche loro? Lei inizia a girarsi i pollici, è nervosa.
- Me lo ha chiesto Shawn. Io porto la testa all'indietro per i nervi. Loro ci vedono e ci salutano, così decido di avvicinarmi.
- Giulia, wow. I suoi occhi brillano, mentre i miei mostrano noia, poi capisco cosa mi ricordava l'azzurro del vestito di Elena, gli occhi di Nash, il quale era seduto proprio di fianco a noi.
- Noi andiamo a bowling vi lasciamo soli. Dice Nash lanciando un occhiolino. Io lo carbonizzo con lo sguardo e poi torno a guardare Shawn.
- Tu ed Elena potete fare parte della CIA. Complimenti siete riusciti ad ingannarmi! Lui abbassa lo sguardo dispiaciuto.
- Non volevo, se vuoi ti riaccompagno a casa. Io non lo lascio continuare.
- No, oramai siamo qui, mi sono vestita bene una volta, sfruttiamolo! Iniziamo a ridere.
- Allora vieni, ti faccio divertire. Mi prende per il polso e inizia a correre. ECCO A COSA SERVONO LE MIE ADIDAS.
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Understand - Shawn Mendes
Fanfiction" Certe volte guardo alla mia destra la notte, sperando di trovarti. Ma vedo il muro della mia camera verde e tu non ci sei, ma io ti sento. Le stelle parlano di te tutte le notti, amo ascoltarle sperando un giorno di poter ascoltare la tua voce. "...