- SVEGLIA, DOBBIAMO FARE STRADA RAGAZZI SVEGLIA! Urla Cam, già pronto con lo zaino in spalla. Io stiro la mia schiena e mi alzo, mi accorgo di avere un lancinante dolore in mezzo alle gambe. Elena nota la mia faccia e mi tira fuori dalla tenda.
- Prendi questa! Mi passa una busta di antidolorifico, io la prendo.
- Ci avrei scommesso le mie scarpe preferite che sarebbe successo ieri. Io alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
- Cosa sarebbe successo? Si intromette Martina nella discussione.
- Ehm niente. Non faccio in tempo a finire che Elena le prende le mani saltando di gioia e la fa partecipe della novità.
- Ah allora anche io ci avrei scommesso. Io sbatto il palmo della mano contro la fronte e torno in tenda. Trovo Shawn con in mano una tazza di latte freddo, lui nota che lo sto guardando e mi sorride, io abbasso lo sguardo arrossendo.
- Hai intenzione di evitarmi per il resto del giorno? Io apro la bocca per rispondere, ma finisco per ridere. Lui si avvicina e mi poggia il braccio attorno alle spalle. Io porto le mani al viso per l'imbarazzo.
- Che succede? Chiede Matt sbadigliando.
- Ti vedo in imbarazzo. Aggiunge Aaron.
- Io non- niente. Balbetto.
- Non mi sembra niente. Matt mi guarda con sospetto.
- Giulia stanotte- io spalanco gli occhi, CHE CAZZO FA? - ha sbavato su di me mentre dormiva! Io butto fuori l'aria che avevo trattenuto per l'ansia e annuisco alzando le spalle.
- Ah se è per questo, Gigi ha fatto lo stesso. Aggiunge Carter, mentre Gigi si stiracchia.
Usciamo dalla tenda e mi porta lontano dalle orecchie indesiderate.
- Ho sbavato? Ottima scusa! Gli dico ridendo.
- Sono un attore fantastico lo so! Comunque non c'è bisogno di evitarmi, di imbarazzarti e scappare dalla discussione. Io abbasso lo sguardo, lui lo rialza delicatamente con le dita, lasciandomi un bacio sulle labbra.
- Mi dispiace vederti così dai! Mi fai sentire in colpa! Mi da una gomitata e io gli sorrido.
- Okay, dai è successo, lo ammetto. Lui alza le braccia al cielo. Io gli do un pugnetto sul petto. Saliamo in auto, pronti per il lungo viaggio che ci attende.
- Ragazzi, che stiamo assieme da una settimana oramai, dovremmo conoscerci meglio, facciamo che a turno diciamo un segreto che nessuno sa! Io apro la bocca e spalanco gli occhi preoccupata, mentre tutti gli altri annuiscono eccitati.
- Inizio io, inizio io! Urla Matt. - Inizialmente, beh, ho avuto una cotta per Giulia. Io sorrido e tutti ridono, tranne Alaska, la quale mi guarda, ma poi si unisce anche lei alle risate.
- Credo tocchi a me, in primo superiore, qualche volta, imbottivo il mio reggiseno con la carta igienica. Gigi porta le mani al viso mentre ride.
- Io, il sabato sera amo mettere la mia giacca di pelle e fare finta di essere Danny Zucco di grease. Confessa Carter lasciando tutti a bocca aperta.
- Io lavoro da Sturbucks, ma non mi piace il loro caffè! Il turno di Martina.
Iniziano ad uscire fuori un'infinità di stranezze, fino a quando tocca a me.
- Io, insomma, non dovrei raccontarvelo, ma, da piccola una volta, mi sono scritta una lettera d'amore da sola e mia madre l'appese al muro. È ancora in camera mia. Le risate mi contagiano al punto di farmi dimenticare le mie preoccupazioni.
- Beh, sicuramente eri più romantica di Shawn. Spara Alaska, io alzo le sopracciglia.
- Guarda che Shawn è la persona più dolce che conosca. Lei incrocia le braccia.
- Non ci ho mai fatto caso. Risponde.
- Beh, è con me che fa il romantico non con te. Un OHHH generale si solleva nel furgone, quando sento le braccia di Shawn stringermi da dietro, mi lascia un bacio sulla guancia e io ricambio.
- Ragazzi, c'è una ragazza per strada che chiede un passaggio disperata. La aiutiamo? Urla Cameron dai sedili anteriori.
- Ma non abbiamo tempo per questo! Risponde Martina.
- Dai, aiutiamola, sarà disperata. Dico, alzandomi e dirigendomi verso lo sportello.
- Hey, sono Giulia, ho visto che ti serve un passaggio. Una ragazza pallida, dai capelli castani, quasi neri come gli occhi, con una t-shirt nera e i jeans altrettanto scuri spalanca gli occhi sentendo la mia risposta.
- Ma c'è posto per me? Mi sembrate tanti! I suoi occhi mi ricordano qualcosa, ma mi distolgo da questo pensiero e ritorno alla domanda.
- No, tranquilla, ci potrebbero stare altre diecimila persone! Comunque sono simpatici, di certo non quanto me, ma lo sono. Lei mi sorride e sale dopo di me.
- Salve gente, sono Laura, ho diciotto anni e stavo cercando di andare a New York ma mi hanno rubato la moto.
- Vai in moto? Che figa! Sbotta Carter, beccandosi una gomitata da Gigi.
- Noi andiamo a Brooklyn, quindi hai trovato l'auto giusta! Le sorride Elena.
- Come mai andate a Brooklyn? Chiede prendendo posto vicino a me e Shawn.
- Il fratello di Giulia è scappato e crediamo sia lì! Tu invece? Risponde Shawn.
- Io sono scappata di casa, mia madre era troppo ubriaca per accorgersene e mio padre, beh, ditemi voi chi è mio padre, ma una volta mia madre disse che sono nata a Brooklyn e voglio ricominciare proprio da lì! Ma adesso posso conoscere i vostri nomi?
Si presentano tutti.
- Okay, fatemi indovinare, Gigi sta con Matthew, Carter sta con Martina, Alaska con Shawn - io alzo gli occhi al cielo - Giulia con Cameron e Elena con Aaron. Tutti iniziano a ridere.
- Amica, ne avessi azzeccata una! Sbotta Carter.
- Allora Gigi sta con me, Matthew sta con Alaska, Martina sta con Aaron, Elena sta con Cameron, Giulia e Shawn, renditi conto SI STANNO TENENDO PER MANO NON CI VOLEVA TANTO A CAPIRLO! Lei inizia a ridere, la sua risata mi ricorda qualcosa, ma non capisco cosa, come se mi ricordasse qualcuno in particolare.
- Io sono fidanzata con un ragazzo di Londra, ci siamo conosciuti in un camp estivo in Inghilterra Harry e si è trasferito in Canada da tre anni. I suoi occhi si perdono tra le nuvole.
- E ma come mai non siete assieme adesso? Chiede Alaska, ficcanaso come sempre.
- È in vacanza a Londra, per vedere la sua famiglia. Risponde abbastanza irritata dalla sua impertinenza.
- Aspetta, ma io ti conosco, Laura, Laura Mitchel? Sbotta improvvisamente Martina.
- Si, sono io, mi dispiace ma la mia memoria è pessima, ci conosciamo? Risponde confusa.
- Eravamo alle elementari assieme! Sono Martina, Martina George! Inizia un'infinito racconto sul passato tra loro due, mentre noi altri meditiamo la fuga, o il suicidio per la noia.
Shawn poggia la testa sulle mie gambe, addormentandosi. Lo accarezzo guardandolo dormire con quel viso stupendo. Accarezzo il suo naso, a seguire le sue guance, mentre l'altra mano si intreccia tra i suoi morbidi ricci castani. Era evidentemente ancora sveglio, perché sorride. Lo guardo, sembra così angelico mentre dorme, solo mentre dorme però. Continuo ad accarezzare le sue guance, quando apre gli occhi e mi sussurra qualcosa, qualcosa che non capisco.
Io lo guardo confusa, dato che non ho capito.
- Ti amo. Ripete, io sorrido.
- Anche io. Rispondo, noto il suo sguardo di sussulto. Io non sto capendo. Si alza di colpo e si avvicina al mio orecchio.
- Capisco che è giugno, ma faresti bene ad indossare una sciarpa. Mi tocco improvvisamente il collo.
- Non dirmi che... Shawn PROPRIO SUL COLLO? Lui sospira.
- Non è quello che gemevi ieri notte. Gli do una gomitata allo stomaco.
- Cos'hai detto Shawn? Chiedo con sguardo assassino.
- Niente, non ho detto NIENTE.
Io sorrido soddisfatta, cercando di coprire
il succhiotto molto evidente.
- Dormi va, sei più simpatico quando dormi. Gli lascio un bacio a stampo e mi accorgo che tutti mi stavano fissando.
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Understand - Shawn Mendes
Fanfiction" Certe volte guardo alla mia destra la notte, sperando di trovarti. Ma vedo il muro della mia camera verde e tu non ci sei, ma io ti sento. Le stelle parlano di te tutte le notti, amo ascoltarle sperando un giorno di poter ascoltare la tua voce. "...