- Mi spieghi dove stiamo andando? Chiedo con il fiatone.
- Elena mi ha avvertito del fatto che il sabato ti piace stare sdraiata a mangiare schifezze. Io quella tizia la uccido.
- Quindi ti porto al cinema! Poi mi ha detto qual è il tuo film preferito e ho scoperto che è il mio stesso film preferito, così ho chiesto un favore al proprietario. I miei occhi brillano. Se è quello che penso io lo abbraccio giuro.
- Harry Potter e la camera dei segreti. Io sorrido a quattrocento denti e non posso evitare di abbracciarlo. Mi ritiro subito, MA CHE MI PASSA IN MENTE?
- Scusa, attacco di gioia. Dico arrossendo e abbassando lo sguardo.
- Mhh, se fai così ogni volta che ti porto al cinema allora faccio un abbonamento e ci andiamo tutti i giorni. Io sorrido.
- Ma quindi è veramente il tuo film preferito? Ma ti prego, almeno dimmi che hai letto i libri.
Lui mette la mano all' interno della sua maglietta e tira fuori una collana con i doni della morte.
- Mi stai meno antipatico. Lui mi sorride.
Io lo sapevo che il ragazzo ti piace
A me il ragazzo non piace
Certo, tra poco lo stupravi poco fa
Per Harry questo ed altro.
Comunque ti piace.
- Entriamo allora? Dico esaltata.
- Prima le signore. Io entro e prendiamo i biglietti, in sala non c'è nessuno.
- Che strano, non è venuto nessuno. Mi guardo attorno.
- Il sabato il cinema chiude, ma ho chiesto un altro piccolo favore.
- Ci tenevi così tanto? Chiedo confusa.
- Tu non hai voluto farmi fare il giro turistico che mi hai promesso e ho rimediato.
***
Metto le mani nella ciotola di popcorn ma - NON ASPETTATEVI CHE LE NOSTRE MANI SI INCROCINO ALL'INTERNO TROPPO BANALE EH. - Shawn si gira verso di me.
- Allora, ti sto ancora antipatico? Io abbasso lo sguardo sorridendo e arrossendo.
- Il livello sta scendendo, ma ancora deve succedere qualcosa per arrivare al livello zero. Lui mi prende la mano. Si avvicina a me di molto.
- Qualcosa, come questo? Mi bacia, un semplice bacio a stampo, ma mi fa girare comunque la testa. Appena si stacca nota la mia faccia confusa.
- Ehm scusa, sono un coglione, non volevo. Non lo faccio continuare.
- Qualcosa come questo. Lui spalanca gli occhi e alza la testa sorpreso dalle mie parole.***
LUNEDÌ giorno di merda, sempre. Oggi si torna a scuola, mi vesto di fretta e scendo in cucina, dove Elena mi aspetta.
- Ancora aspetto che tu mi racconti com'è andata. Tra me e Nash uno schifo, quel ragazzo è un cretino, seriamente.
Le racconto tutto mentre camminiamo verso scuola.
- SAPEVO CHE SAREBBE SUCCESSO. Io arrossisco nervosa per cosa sarebbe potuto succedere se lo avessi incontrato. Ma oggi è tutto strano, la gente mi guarda e ride. Elena ed io non stiamo capendo. Gigi viene verso di noi.
- Avevo ragione, primina e zoccoletta, Shawn grazie a te ha vinto la scommessa. Il mio cuore cade a pezzi, la mia pelle cambia colore, da rosa a blu per la rabbia e la vergogna. Io mi chiudo in bagno ed inizio a piangere, mentre Elena mi passa i fazzoletti.
- Giulia! Io alzo lo sguardo. Alaska stava di fronte a me.
- Sappi che io e le ragazze ci siamo per qualsiasi cosa, se qualcuno prova a farti del male, noi gli spacchiamo la faccia okay? Io le annuisco senza smettere di piangere.
Arriva ora di pranzo e io mi siedo al tavolo con Alaska, Nora, Rita e le altre. Sento un gruppo avvicinarsi a noi.
- Grande, per colpa tua abbiamo perso una scommessa, non pensavamo che avresti abboccato subito. Io non rispondo, era Taylor a parlare. Shawn non era con loro, ma era seduto ad un tavolo da solo. Io mi alzo e lascio il cibo sul tavolo, mi dirigo verso il bagno, ma qualcuno mi ferma. So chi è, ma non mi giro, tiro via il polso e continuo a camminare.
- Giulia. Chiama la prima volta
- Giulia. La seconda.
- GIULIA FERMATI! Io mi giro di scatto camminando minacciosamente verso di lui, con le lacrime agli occhi.
- Cosa vuoi, vuoi scommettere? Vuoi vedere in quanto tempo riesco a piangere? Vattene Shawn, sparisci dalla mia vita, sappi solo che sei morto per me.
- Io non- io mi volto di nuovo e mi chiudo in bagno. Quando esco lo trovo ancora lì davanti, seduto per terra. Cerco di fare silenziosamente, ma lui alza lo sguardo. Oggi vado a piedi da sola, quindi inizio a camminare, ma sento i suoi passi dietro i miei. Sento sempre quel braccio che blocca il mio.
- Adesso non me ne frega niente, se sono morto o vivo per te, ma lasciami parlare. Io lo guardo con tutta la rabbia che sta bruciando all'interno dei miei polmoni.
- Senti, io non ho voglia di sentirti okay? Io sapevo che tu nascondevi qualcosa, a te non sono mai piaciuta, non ti è mai fregato niente di me, ma dei tuoi amici si, ma sfruttiamola, tanto è solo una ragazzina, con un cuore e una dignità, cose che tu non hai. GIUSTO? Lui fissa i miei occhi e io lascio cadere una lacrima che percorre il mio viso, avvicina una mano per asciugarla ma io lo blocco.
- Cos'è non ti va di vedermi piangere? Ti senti in colpa? Bene, fai bene, sentiti bruciare dentro. Lui si ferma improvvisamente.
- Io non ho fatto niente. Io non posso odiarlo più di così.
- Senti, vai via, stammi lontano per ora, ho bisogno di stare sola, grazie comunque per avermi rovinato la vita. Io mi dirigo a casa ma sento dei passi pesanti che mi seguono.
- SENTI VATTENE. Mi interrompo, non è Shawn, un ragazzo biondo e Cameron si avvicinano a me.
- Giulia, noi dobbiamo parlarti. Matthew effettivamente non aveva mai mostrato l'atteggiamento dei suoi amici, era sempre silenzioso. Anche Cameron, Gigi non lo faceva neanche fiatare.
- Non voglio saperne niente okay? Dico secca.
- Per favore, è importante. Siediti. Ci sediamo su una panchina sotto un albero.
- Senti, non c'è mai stata nessuna scommessa, Shawn non ha mai fatto niente del genere, ma Gigi ha sparso la voce, non prendertela con lui, lui è perso per te dal primo momento che vi siete incontrati. Io rimango in silenzio.
- Mi dispiace per quello che ha fatto quella stronza, ma Shawn ci sta veramente male. Cameron e Gigi stanno assieme, non capisco perché lui stia parlando con me.
- Okay, ora devo tornare a casa, grazie ragazzi. Li abbraccio e torno a casa.
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Understand - Shawn Mendes
Fanfiction" Certe volte guardo alla mia destra la notte, sperando di trovarti. Ma vedo il muro della mia camera verde e tu non ci sei, ma io ti sento. Le stelle parlano di te tutte le notti, amo ascoltarle sperando un giorno di poter ascoltare la tua voce. "...