Noto, però, che non sono l'unica a non mangiare, Shawn e Matt hanno la mia stessa angoscia tracciata in viso. Vedere Shawn giù di morale fa male, ma non riesco più a guardarlo con lo stesso sguardo, volta che incontro i suoi occhi rivedo quella scena.
Dopo che tutti finiscono di mangiare mi avvicino a Matt. Lui è nella mia stessa situazione, voglio provare a farlo stare meglio e spero lui riesca a fare lo stesso con me.
- Hey Matt! Lui alza il volto, fingendo un sorriso.
- Hey Giulia. Lui nota la mia tristezza.
- Ti va di fare una passeggiata? Poco fa ho trovato un posto molto tranquillo, dove nessuno può disturbare. Gli porgo la mano e con mia grande sorpresa la stringe e mi segue. Arriviamo vicino quella roccia e saliamo entrambi sopra.
- Guarda, quello è Venere, quella "stella" che brilla più di tutte! Lui mi segue con gli occhi e poi sorride malinconicamente.
- Matt, lo so, lo so come stai, anche perché io sono nella tua stessa situazione. Lui rimane fermo qualche secondo, io sento qualcosa muoversi, intravedo qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Shawn ci stava osservando da dietro la siepe. Non so cosa mi stia passando per la testa, il mio respiro si fa affannoso, così di istinto prendo il volto di Matt e lo bacio, lui si lascia trasportare tenendomi stretta per la schiena. Non so se questo sia stato per rabbia o se lui l'abbia voluto veramente. Ci stacchiamo guardandoci sorpresi ed imbarazzati. Sposto velocemente lo sguardo verso la siepe, ma Shawn non c'era più.
- Io, scusami, non so cosa mi sia preso. Lui non mi lascia finire, che mi prende di nuovo e mi bacia, stavolta più a lungo.***
Mi sveglio toccando la mia destra, in cerca di qualcosa che non avrei trovato. Dentro di me sento un vuoto, come se una parte di me mi stia dicendo di perdonarlo, ma la rabbia è ancora troppo forte per permettere alla mia tristezza di avere la meglio. Mi alzo di colpo, ho bisogno di due secondi per riuscire a ricordare come mi chiamo e dove sono.
Oggi i ragazzi smontano la tenda e domani dovremo arrivare a Brooklyn, effettivamente però nessuno sa se Charlie sia veramente lì. Tutto ciò è un ipotesi infondata. E se non lo trovassi? E se tutto ciò fosse inutile?
- Buongiorno! Sbadiglia Elena. Vedo Shawn che entra in tenda con gli occhi gonfi e i pugni chiusi. Lui si accorge del mio sguardo e nasconde di scatto le mani. Non capisco cosa gli stia accadendo.
- Buongiorno! Mi sussurra Matt all'orecchio, poi mi prende la schiena e mi lascia un bacio a stampo. Esco dalla tenda per prendere un po' d'aria, ma sento il braccio di qualcuno bloccarmi.
- È la tua vendetta? Io la guardo confusa.
- Non capisco di cosa tu stia parlando. Alaska mi guarda dritto negli occhi e sprofonda le sue unghie affilate sprofondano sulla mia pelle.
- Non so a che gioco tu stia giocando, ma quando le persone invadono le mie proprietà sono morte. Io cambio espressione.
- Bene, questo vale anche per me allora? Cos'ho fatto di male per meritarmi questo? Perché hai dovuto distruggere l'ultima cosa che mi era rimasta? Ora sei contenta? Si? Perché sei venuta ad aiutarmi se le tue intenzioni erano queste? Non ti sembra che io abbia già numerosi problemi? Non bastavano? Bene, ora sono completamente sola, spero tu ne sia felice. Per la cronaca voglio bene Matt, troppo per poterlo usare, quindi hai la strada libera. Lei rimane immobile per qualche secondo, poi sposta lo sguardo a destra, io mi giro e vedo Matt che mi guarda con sconforto, ma con sollievo. Io mi avvicino a lui e lo abbraccio, è uno dei miei migliori amici, preferisco tenermi stretto chi ancora mi è vicino. Preparo il mio zaino pronta per partire, quando da una maglietta cade una spilla, la mia spilla, la nostra spilla, la sua spilla. Mi allontano dal resto del gruppo, per tornare alla mia roccia in silenzio. Mi sdraio giocando con la spilletta tra le dita. Rimango a fissare il vuoto per qualche minuto, quando un rumore attira la mia attenzione. Scendo delicatamente, cercando di non far chiasso. Mi avvicino alla fonte e la mia vista si fa offuscata.
- BASTA! BASTA TI PREGO. BASTA. Gli prendo le mani e le stringo al mio petto. Levo la giacca e la attorciglio attorno ad esse per fermare il sangue. Le lacrime iniziano a scorrere sul mio volto, mentre i suoi occhi spenti fissano il vuoto.
- SHAWN, PERCHÉ? PERCHÈ?
- Mi dispiace. La sua voce è flebile, inizia a riprendersi.
Stava colpendo il busto di un albero chissà da quanto tempo, causandosi un'emorragia alle mani. Si sdraia sulla roccia per riposare.***
La sua testa si scuote sulle mie gambe. Apro gli occhi di colpo e mi trovo nel furgone, con Shawn che dorme sulle mie ginocchia, Martina e Laura che parlano di scuola e tutti gli altri per i cavoli loro. Il mio cuore inizia a battere. Sveglio Shawn.
Nota delle lacrime sul mio volto.
- Hey, che succede? Mi chiede sbagliando.
- Credo di aver avuto un brutto incubo. Gli racconto tutto, senza accorgermi del mio tono ansioso e il mio respiro affannoso. Mi stringe le mani.
- Giulia, è tutto okay, guardami negli occhi, era solo un brutto sogno. Mi lascia un bacio sulla guancia.
- Ma sembrava così vero! Continuo a ripetere frastornata.
- Se fosse stato reale e avessi veramente baciato quella lì avreste potuto chiamare il pronto soccorso, io e Alaska assieme? No grazie. Io sbatto il palmo della mano contro la fronte.
- Shawn non è questo il punto, eri svenuto, sanguinavi, non ci parlavamo più. Inizio a parlare a singhiozzi di nuovo.
- Giulia, ti amo, non potrebbe mai succedere, io non potrei desiderare altro che te, guarda le mie mani. - me le porge - Vedi? Sono intatte, oh tranne questa cicatrice, dannate trappole per topi. Prova a farmi ridere, ottenendo una risata lieve.
- E guarda, Matt e Alaska sono ancora felicemente assieme, come noi due. Stai meglio? Prendo un bel respiro e annuisco.
- Stava andando tutto così male, ero rimasta sola senza nessuno che mi distogliesse dai cattivi pensieri, avevo sempre gli attacchi di panico che solo distraendomi riesco a calmare, l'asma sempre a mille e sentivo sempre freddo.
Il mio cuore batte sempre più forte, involontariamente le mie mani tremano e il respiro stenta.
- Sentivi freddo perché eri senza le mie felpe stupende. Io non faccio caso a quello che dice e mi catapulto su di lui abbracciandolo.
- Per favore, Shawn, non abbandonarmi mai, ho solo te. Lui mi dà un bacio sulla fronte, mentre stringe le mie mani contro il suo petto.
- Lo senti? Batte per una sola persona e questa sei tu. Non ti lascerei mai, altrimenti smetterebbe di battere e morirei.
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Understand - Shawn Mendes
Fanfiction" Certe volte guardo alla mia destra la notte, sperando di trovarti. Ma vedo il muro della mia camera verde e tu non ci sei, ma io ti sento. Le stelle parlano di te tutte le notti, amo ascoltarle sperando un giorno di poter ascoltare la tua voce. "...