*DRIIIIN*
Corro alla porta, non ho la minima idea di quale delle diecimila ragazze sia arrivata prima. Apro e mi sorprende il fatto di trovarle tutte davanti.
- Muoviti, prendi i denari e saltiamo in macchina. Dice Elena esaltata.
- Macchina? Chiedo confusa.
- Ho sedici anni Giulia. Canticchia Gigi scuotendo le chiavi dell'auto. Io annuisco e saliamo.
- Ma quindi Aaron, tu, insomma... inizia Alaska.
- No, non stiamo assieme, siamo solo amici.
- SICURAMENTE. Parte un coretto di schiamazzi e Martina arrossisce.
- Ma voi avete la minima idea di cosa piaccia ai ragazzi? No perché io no. Chiede Elena in panico.
- Allora, sono a scuola da più tempo di tutte e a quanto mi risulta usciremo tutte con la squadra, quindi conosco i loro gusti. Elena, Cameron ama il bordeaux e i vestiti pomposi. Elena prende appunti.
- Martina, Aaron invece preferisce le ragazze semplici ed eleganti e se non sbaglio il suo colore preferito è il viola.
Martina annuisce, ma non prende appunti.
- Alaska, Matt ama i vestiti a sirena e il suo colore preferito è il giallo. Alaska alza il pollice e aggancia la cintura.
- Giulia, beh, qualsiasi cosa tu metta sbaverà comunque, anche un sacco della spazzatura, se lo indossi tu. Risate generali.
Arrivate all'atelier veniamo afferrate per un braccio da una signora, ognuna di noi viene seguita da una stilista e la mia mi è piuttosto simpatica.
- Ciao Giulia, sono Tracy e oggi troveremo il tuo vestito.
- Inizia la biondina, voi sedetevi su quel divano, datele il vostro parere. Gigi entra in camerino ed esce con un abito verde vomito, le maniche lunge e svasato sulla gonna. Le nostre facce dicono tutto e lei torna in camerino. Ne prova fino allo svenimento fino a quando spalanco la bocca, un abito blu notte, alla greca, senza spalline le sta a pennello, come se lo avessero dipinto su di lei. Noi annuiamo e lei sceglie questo.
Elena prende un abito principesco bordeaux con il corpetto in seta e la gonna in tulle, Martina un abito bianco in pizzo, Alaska un abito a sirena giallo e io? Tocca a me. Non ho avuto bisogno di provare decine di abiti. Uno solo, è lui. Rosa cipria con il corpetto lungo fino alla vita ricamato in brillanti e la gonna separata per un centimetro dal corpetto lasciando qualche millimetro di corpo scoperto e che scende delicatamente in tulle rosa. Esco dal camerino e faccio la mia camminata, i loro volti confermano ancora di più la mia scelta.
- Questo non è un sacco della spazzatura. Sorride Elena.
Faccio un cenno al Tracy la quale mi riaccompagna a spogliarmi.POV Shawn
- Sentite io non ne voglio sapere di indossare un completo bianco. Insisto, loro non conoscono Giulia, io si, so che lei odia le cose troppo particolari. So come le piaccio, vedo come mi guarda quando indosso le mie felpe larghe e so come le piace baciarmi sotto l'enorme cappuccio. So quanto le piace quando ho quel ciuffetto che mi cade in fronte, che mi quando mi da fastidio e lo sposto lei si catapulta per rispettinarlo. So quanto le piaccio io, me stesso, nessun altro.
- Io metto un completo nero, basta. Cameron e Carter alzano gli occhi al cielo, mentre Aaron e Matt annuiscono.
- Fratello, noi abbiamo già preso il bouquet da polso alle nostre ragazze, tu no. Le parole di Cameron mi fanno sudare.
O cazzo, come ho fatto a dimenticarlo? Era la prima cosa che dovevo prenotare.
Prendo di corsa l'abito, vado alla cassa e metto fretta al negoziante. Esco correndo e mi dirigo alla fioreria più vicina.POV Giulia
Oggi c'è il ballo, quando stavo in Italia sognavo sempre questo momento. Mia madre sale in camera per lisciarmi i capelli. Impresa impossibile per me, ma lei è capace di tutto.
Dopo averli lisciati li raccoglie dietro lasciando dei boccoli cadere sulle mie spalle. Mi guardo allo specchio e per una volta mi piaccio. Non mi sento una principessa, l'ho sempre odiata come figura, mi sento bella e basta. È una sensazione che tutti, almeno una volta dovrebbero provare.
Scendo le scale cercando di non inciampare. Mio padre mi guarda con orgoglio negli occhi.
- Questa non è mia sorella. Borbotta mio fratello a un suo compagno che mi guarda con gli occhi spalancati.
*DRIIIN*
Suonano alla porta e mia madre mi spinge in cucina.
- Ma che stai facendo?
Chiedo confusa.
- Effetto sorpresa. Io sbarro gli occhi più confusa di prima. Mi da una leggera spinta ed esco. Lui lascia cadere a terra le chiavi, apre la bocca e sbatte gli occhi. Io mi limito a sorridere imbarazzata.POV Shawn
Il padre di Giulia mi apre la porta, ma quello che i miei occhi vedono mi mandano in confusione. La creatura più bella che abbia mai visto esce fuori da una stanza, con movimenti poco aggraziati, che adoro, i capelli che incorniciano il volto, un volto dai lineamenti soffici, oggi più marcati del solito, con le lentiggini che le ricoprono il naso, il suo piccolo naso all'insù, le minuscole mani che tremano e un abito che si adatta perfettamente al suo corpo, come latte e cioccolato. Prendo le chiavi che mi sono appena cadute, ma non stacco lo sguardo.
- Amico, non è Selena Gomez, chiudi la bocca. Il fratello di Giulia è un tipo ironico.
- Ma quando evapori? Ecco la Giulia che conosco, sentirle dire quelle parole mi fa capire che sta succedendo sul serio e non mi sto immaginando tutto.
- Posso farvi una foto? Chiede sua madre.
Noi annuiamo e si avvicina a me. Per fortuna sono ancora più alto di lei. Le stringo i fianchi e lei mi sorride.
- Mi raccomando non fate tardi.
Usciamo dalla porta.
- Okay adesso posso parlare, odio queste scarpe. Io non riesco ancora a parlare.
- Ma ci sei? Lei mi ripete e io sorrido.
- Sono ancora un po' stordito.POV Giulia
- Addirittura? Wow so truccarmi allora. Lui mi prende la mano.
- No, sei tu, non il trucco, non il vestito, non le scarpe, tu. Mette la mano in tasca ed esce una scatola trasparente. La apre mostrando il bouquet rosa e bianco. Mi prende delicatamente la mano e lo lega al mio polso.
- L'hai scelto tu? Chiedo incantata. Lui annuisce. Poi mi prende e mi porta verso il retro di casa mia, non capisco le sue intenzioni.
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Understand - Shawn Mendes
Fanfiction" Certe volte guardo alla mia destra la notte, sperando di trovarti. Ma vedo il muro della mia camera verde e tu non ci sei, ma io ti sento. Le stelle parlano di te tutte le notti, amo ascoltarle sperando un giorno di poter ascoltare la tua voce. "...