Vorrei rispettare la volontà di Charlie, ma devo chiamare i miei. Devo capire cosa sia nascosto dietro la nostra famiglia.
Il telefono non squilla neanche una volta che i miei rispondono.
- Giulia! Sono sollevati dal sentire la mia voce. Io rimango fredda, mi hanno mentito per tutti questi anni.
- Perché? Loro non rispondono. Io lo dico più forte.
- Ma cosa perché? Chiede mia madre confusa.
- Chi è Ross? Loro non rispondono. Io inizio a piangere.
- Vi ho chiesto CHI È ROSS? Loro stanno un altro po' in silenzio poi mio padre risponde.
- Giulia, lo abbiamo fatto per il suo bene. Io inizio a respirare affannosamente.
- Perché ci avete mentito? Chiedo con il sangue agli occhi.
- Io, non posso, non voglio dirtelo, Charlie non avrebbe mai dovuto scoprirlo. Io stacco il telefono e sbatto i pugni contro un'albero, fino a quando sento qualcuno che mi blocca i polsi.
- Che diamine stai facendo? Shawn mi blocca il volto tra le mani.
- Tutta una bugia, un'enorme bugia. Io inizio a tremare per poi scoppiare in lacrime.
Shawn mi abbraccia forte, il suo calore è sempre capace di calmarmi. Sento i nostri respiri sincronizzarsi, poi mi fa sedere e gli racconto tutto. Lui non emette una parola. Gli faccio in fine vedere il biglietto. Lui lo prende e lo mette nel portagli.
- Se quello che dice è vero, dobbiamo trovarlo, devi capire perché la tua famiglia non ve lo ha mai detto, magari c'è un motivo e forse è meglio se lo scopriamo prima noi di Charlie. Io annuisco cercando di calmarmi. Lui mi sposta il ciuffo dagli occhi, questo mi ricorda la prima volta che abbiamo pranzato assieme, sorrido involontariamente e lui lo nota. Si mette in ginocchio per incontrare il mio volto che guarda in basso.
- Posso fare una cosa? Io annuisco, lui si avvicina e mi bacia. Mi bacia con quella forza, come nella limousine, io gli prendo la testa, accarezzandogli i capelli, sento il suo respiro mentre mi bacia, io gli salgo in braccio aumentando l'intensità. Le sue mani sulle mie gambe, per sollevarmi e le mie attorno al suo collo. Lui mi butta sull'erba baciandomi il collo, facendomi ridere per il solletico. Io mi alzo e mi siedo su di lui, lasciandogli un succhiotto sul collo. Mi mette le mani dietro la schiena, io mi rizzo.
- ABBIAMO TROVATO IL CARBURANTE! Urla Aaron dall'altra parte della strada. Io mi stacco e rido, mentre lui sbuffa per l'interruzione.
- Scusate se abbiamo interrotto. Si lamenta Aaron vedendo Shawn seccato.
Saliamo in auto, Shawn mi prende la mano e mi fa cenno di si con la testa. Io prendo un respiro e mostro il foglio a tutti. Le loro facce sono sconvolte. Un silenzio tombale sovrasta il rumore del mio tremare.
- Giulia, forse c'era una motivazione, forse i tuoi lo hanno cercato di proteggere. Martina interrompe il silenzio.
- Proteggere da cosa? Cosa potrebbe esserci di così grave? Chiede Elena.
- Magari è orfano. Interviene Carter.
- E se fosse figlio di una mutazione genetica? Aggiunge Aaron.
- Giulia, magari i suoi veri genitori non sono brave persone e i tuoi stavano cercando di proteggerlo. Alzo lo sguardo, Cameron ha appena detto una cosa giusta. Effettivamente non ci avrebbero tenuta nascosta una cosa così importante invano. I miei sono sempre stati aperti con noi, ci informavano sempre su ogni cosa e consultavano la nostra opinione prima di prendere delle decisioni.
***
- Ma dove? Come si chiama il centro adozione dove avete preso Charlie? Mia madre apre un cassetto.
- Qui c'è, qui c'è scritto, "petali colorati - centro adozione Brooklyn" io spalanco la bocca e metto le mani ai capelli. Caspita è lontano, dobbiamo uscire dal Canada.
- Okay mamma, ci sentiamo dopo. Io stacco il telefono e sento gli occhi di tutti puntati su di me.
- Ragazzi è lontano. Le loro espressioni cambiano.
- Quante ore? Chiede Gigi, io sospiro.
- Non si tratta di ore, è a Brooklyn. Un silenzio tombale cade.
- Voi avete portato i documenti vero? Lo interrompe Cameron, effettivamente è il più grande e affronta le difficoltà con maturità.
Tutti annuiscono.
- Bene allora stanotte dormiremo nel bosco, ho portato una grande tenda da campeggio e domani prenderemo l'autostrada. Io spalanco gli occhi. Campeggio? È la prima volta che vado a dormire fuori casa.
- Ragazze con ragazze e ragazzi con ragazzi. Alaska è molto pudica.
- Aly, la tenda è UNA. Elena sfascia tutte le sue certezze.
- Cercheremo di non guardare vero Aaron? Shawn smorza la serietà del momento e io gli do una pacca sul petto.
- Ahi, pff che vuoi che sia un paio di mutande e reggiseni noi siamo esperti. Gli do uno schiaffo di quelli potenti.
- Si Shawn li ha visti solo su youporn. Io do il cinque a Matt che ogni tanto dice qualcosa di sensato. Shawn gli fa il verso e poi si unisce alle risate. Poter ridere di pancia dopo tutti questi giorni di angoscia mi ricorda che siamo comunque dei teenager.
- Ma che dici che sei tu che campi quel sito con tutte le views che gli dai! Urla Carter a Matt, il quale si alza fingendo di dargli un pugno.
- RAGAZZI SIAMO ARRIVATI, AARON APRI IL BAGAGLIAIO E PRENDI LA TENDA! Urla Cameron mentre accosta vicino un cartello.
"Blue Lacuna" Ripongo di nuovo il foglietto nella tasca anteriore e scendo dal furgone. Sento delle braccia avvolgermi. Bacio il braccio sinistro.
- Ci vieni con me? Io mi slego e mi giro verso Shawn.
- E lasciare tutto il lavoro a loro? Ci sto. Lui ride e mi prende per mano. Arriviamo in un lago immenso.
- Era qui che volevo chiederti di venire al Prom. Io alzo lo sguardo sorpresa. Tocco l'acqua per vedere la temperatura. Era gelida, ma questo non mi avrebbe fermata.
- Non dirmi che... io annuisco, Shawn non ci pensa due volte, si leva la maglietta e a seguire i pantaloni. Io rimango a guardarlo qualche minuto, fino a quando se ne accorge.
- Si lo so, sono stupendo. Io alzo gli occhi al cielo e sbuffo, poi gli faccio cenno di voltarsi mentre mi cambio. Levo i pantaloni impacciatamente e poi la maglietta, rimanendo in biancheria intima, vedo che non ha rispettato la mia richiesta e si stava godendo il panorama.
- SHAWN TI AVEVO DETTO DI GIRARTI. Lui alza le spalle e mette la mano dietro la testa impacciato.
- Non hai detto da quale parte girarmi. Mi butto in acqua schizzando ovunque, mandando il mio mascara a quel paese, sto congelando, ma questo non mi fa venite voglia di uscire, così per scaldarmi mi abbranco a lui. Lui prende il mio volto con entrambe le mani.
- Dov'eravamo rimasti l'ultima volta? Inizia a baciarmi, io poso le mie braccia attorno alla sua schiena e lui alla mia, lasciandole scendere fino ad arrivare alle mie cosce per poi sollevarmi e posarmi sull'erba, si tiene sulle braccia mentre sta sopra di me, per non schiacciarmi. Io gli faccio il solletico accarezzandogli il petto, me ne accorgo perché sorride sulle mie labbra. Lui mi accarezza le gambe, facendomi venire i brividi e scappare una risatina. Io mi stacco e mi rotolo, facendo finire lui sotto. Mi siedo a cavalcioni e riprendo a baciarlo, intrecciando le mie labbra alle sue, morbide come il pane e saporite come il miele.
- ANDIAMO AL LAGO! Sento Elena urlare dall'altra parte del bosco e mi stacco immediatamente.
- Shawn. Lui mi sorride.
- SHAWN STANNO ARRIVANDO. Lui cambia espressione, mi alzo di botto e lui dopo di me. Sentiamo dei passi avvicinarsi e scappiamo dietro un cespuglio.
- Shawn, i o s o n o n u d a. Lui arrossisce.
- Non sei nuda, sei in biancheria. Io sbatto il palmo della mano contro la fronte.
- Penseranno che... hai capito.
- Perché noi non stavamo?- si interrompe immediatamente notando la mia faccia.
- Capito, hai ragione, tieni mettiti questa, i tuoi vestiti sono troppo vicini al lago, io metto i jeans. Mi infilo la sua felpa che mi copre fino alle ginocchia. Lui mi guarda e prende i miei fianchi.
- Ti sta bene la mia felpa. Io arrossisco.
- Si sta meglio a me, tu stai bene senza. Lui fa una faccia abbastanza sconvolta.
- Che c'è non posso fare certe battute anche io? Lui ride e poi si volta di spalle facendomi salire a cavalluccio. Ci avviciniamo agli altri.
- Voi non fate il bagno? Urla Elena fradicia.
- Noi abbiamo già fatto! Lei mi ammicca notando un succhiotto sul mio collo e io rido facendole l'occhiolino.
Ci sdraiamo sull'erba vicino agli altri, aspettando ora di cena.
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Understand - Shawn Mendes
Fanfiction" Certe volte guardo alla mia destra la notte, sperando di trovarti. Ma vedo il muro della mia camera verde e tu non ci sei, ma io ti sento. Le stelle parlano di te tutte le notti, amo ascoltarle sperando un giorno di poter ascoltare la tua voce. "...