15-Canadian Woods

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- NON MI RINGRAZIERETE MAI ABBASTANZA PER QUELLO CHE HO PORTATO! Urla Cameron con una busta enorme.
Dopo esserci asciugati per bene ci sediamo in cerchio, mentre Aaron e Matt cercano di accendere un falò. Shawn si siede vicino a me e mi poggia il braccio attorno le spalle, io accosto la mia testa al suo petto. Cam esce fuori un enorme pacco di marshmallows facendomi brillare gli occhi.
- Ragazzi giochiamo a obbligo o verità. Urla Matt, io alzo gli occhi al cielo e annuisco. La bottiglia gira e finisce su Elena, la quale sceglie verità.
- Posizione preferita? Chiede Aaron sfregandosi le mani.
- Non so, forse sopra. Io spalanco la bocca sorpresa dalla risposta di Elena. "Non voglio fare la matricola" e sti cazzi, ha preso sul serio questa frase.
La bottiglia riprende a girare e che fortuna, tocca a me.
- Parte preferita del corpo di Shawn? Mi chiede Gigi, io ci penso sù.
- Il suo sorriso, starei a guardarlo sorridere per ore. Lui mi sorride e mi stringe, lasciandomi un bacio a stampo, mentre degli "EW" generali si sollevano.
Dopo qualche giro ecco che tocca a Shawn.
- Se avessi la possibilità di stare con una star a tua scelta, con chi vorresti stare? Io mi avvicino curiosa, credo stia per dire Emma Watson, mi sorprendono le sue parole.
- Star significa stella, stella è qualcosa che brilla nel buio, quindi sì la mia risposta è Giulia. Io rimango paralizzata davanti al suo volto.
- Shawn poeta parte uno! Urla Carter.
- Però il mio amore segreto per Emma lo conoscete già!
Passiamo il resto della serata ad arrostire marshmallows appiccicati l'uno all'altro. La situazione problematica viene al momento di andare a dormire.
- Allora a destra i maschi e a sinistra le femmine? Alaska insiste, ma Matt la tira per un braccio e la fa sdraiare di fianco a se, iniziando, come sempre, a limonare.
- Ho portato una sola coperta per coppia, ringraziatemi! Cameron ci tira un lenzuolo e io e Shawn ci accucciamo sotto di esso. Si avvicina al mio orecchio e mi sposta una ciocca di capelli.
- Voglio fare una cosa. Mi giro di scatto e lo fulmino con lo sguardo.
- Ma che hai capito?! Io alzo il sopracciglio.
Sento che tutti dormono, così nel modo più silenzioso possibile ci alziamo, sto per varcare la porta, quando qualcosa blocca la mia caviglia. Abbasso lo sguardo. Elena mi fa l'occhiolino e io le sorrido.
- Andateci piano, non ho sonno e vi sento. Io faccio una faccia disgustata ed esco.
Iniziamo a camminare nel buio della notte, mano per la mano.
- A volte venivo qui con i miei nonni in estate a cercare sciroppo d'acero. Io gli sorrido meravigliata.
- Io vengo dal New Jersey, non ho mai fatto una cosa del genere. Lui fa un sorriso ammiccante e inizia a frugare in tasca.
- Sapevo avresti voluto farlo. Prende una specie di vite attaccata ad un imbuto e un martelletto.
- Io lo tengo fermo, tu colpisci più forte che puoi, una sola volta secca, più affondo va più fortuna porta. Io prendo la rincorsa con il braccio e colpisco la vite, che va dentro fino in fondo.
- Wow, hai battuto il mio record. Io sposto i capelli e mi atteggio. - So che è sbagliato ma ho sempre sognato di fare quello che sto per fare. Si mette in ginocchio sotto la vite, con la bocca aperta in attesa che lo sciroppo esca. Si lecca i baffi e mi fa posto. Io e le mie brutte figure siamo assieme, infatti lo sciroppo mi finisce più sul naso che in bocca. Estrae la vite, così da fermare lo scolo.
- Sei tutta sporca. Io rido provando a leccare lo sciroppo via dal naso, senza riuscirci.
- Aspetta, faccio io. Mi le lecca io naso e io arretro ridendo ,disgustata, ma ridendo.
- Ma sei scemo?! Lui annuisce, mi prende alla sprovvista sollevandomi di peso facendomi urlare.
- Ti faccio ricoverare. Io butto la testa indietro per le risate.
- Se ricoverano me ricoverano anche te, non ti preoccupare. Continua a camminare, fino a quando arriviamo di fronte ad una roccia.
- Sali sù! Io mi arrampico e arrivo alla cima, gli faccio spazio e si siede di fianco a me. Ci sdraiamo.
- Dalla città è impossibile guardare le stelle, le luci lo impediscono, venivo qui con mio nonno, mentre Aaliyah e mia nonna raccoglievano i lamponi e parlavamo delle ragazze che mi piacevano, mentre mi dava consigli su come conquistarle.
- Vediamo, fammi vedere che ti ha insegnato.
- Sono cose basilari, mi diceva che alle ragazze piace quando- si avvicina al mio orecchio- sussurri alle loro orecchie. Poi mi disse che alle ragazze piace essere baciate dietro le orecchie. Mi lascia un bacio che mi fa venire i brividi. - E diceva che alle ragazze piacciono i ragazzi che le capiscono, quando stanno male, quando sono tristi, quando sono allegre, quando hanno voglia, quando no, quando hanno le loro cose e quando amano, spero vivamente di aver appreso bene i suoi consigli. Io lo accarezzo sorridendo, rendendomi conto di quanto sia speciale.
- Tu non hai bisogno di consigli, tu sei tu e io ti amo così come sei. Lui incrocia il mio sguardo, ci fissiamo negli occhi per un po'.
- Sai, sono stata fidanzata una volta, prima di te, mi piaceva, ma dopo un po' non vedevo la stessa luce nei suoi occhi, voleva solo il mio corpo, così lo lasciai. Il giorno dopo mi arrivò notizia che prima di lasciarlo lui era stato con tre ragazze. Ho pianto, tanto, ma poi ho pensato che io non avevo fatto niente di male, lui invece quando tornò dalla gita mi chiese di tornare assieme, bene immagina il finale. Non l'ho ucciso giuro. Ma con lui era diverso, dargli un semplice bacio a stampo era uno sforzo, tu mi rendi felice e vorrei fare lo stesso.
Mi prende la mano e la stringe.
- Tu mi rendi felice, sei una persona che rende felice chiunque, non piangi quasi mai davanti alle persone, perché sai quanto fa male vedere un tuo caro piangere, sei forte, sei bella, sei intelligente, sei un'ottima amica, un'ottima fidanzata. Sei una persona importante, qualsiasi cosa dovesse succedere nessuno potrebbe mai dimenticarti, vedo il mio futuro nei tuoi occhi. Io gli sorrido, poi mi avvicino al suo orecchio.
- L'ultima frase l'hai copiata da Ed. Sussurro dolcemente ridendo e facendolo ridere a sua volta.
- Come rovinare i momenti dolci, tutorial di Giulia Mendes. Io alzo le spalle e rido.
- Balliamo? Chiedo di colpo. Lui mi guarda confuso.
- Senza musica? Io lo guardo e gli sorrido.
- Canta tu. Lui abbassa la testa imbarazzato, io mi rassegno, ma mi stupisce quando mi tira il braccio per alzarmi e lo porta alle sue spalle. Mi stringe per i fianchi e iniziamo a dondolarci sulle note di Kiss me di Ed Sheeran.
"Kiss me like you wanna be loved" non me lo faccio ripetere e lo bacio, un semplice bacio a stampo.
- Hai visto, con te è diverso! Lui alza la testa e sorride.
- Lo so, sono fantastico. Io lo guardo esasperata.
- Shawn Peter Raul Modesto Mendes.
Le sue mani scendono sulla mia schiena, fino ad arrivare alle mie cosce. Il mio naso tocca il suo, le mie braccia stringono le sue spalle. Il suo calore si unisce al mio quando i nostri petti si incontrano. Gli accarezzo la mascella, so che lo adora, mentre lui poggia il suo dito sul mio labbro inferiore ed ecco finalmente le nostre labbra si incontrano di nuovo, dando il via a quella che è la mia prima volta.

Understand - Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora