Sono la prima ad arrivare in piazza mercato. Non c'è ancora nessuno. La piazza di Galliate è molto grande, quadrata, circondata da altissimi alberi; per terra tanti segni di posteggi bianchi; al centro ci sono due grandi quadrati rialzati di cemento armato con all'interno un lampione ciascuno. Per terra ci sono tantissimi mozziconi di sigarette e alcune bottiglie di birra vuote.
Mi guardo nello specchietto della macchina, controllo che i capelli siano a posto e mi metto un po' di matita nera sopra gli occhi, magari risaltano un po' di più. Sono agitata ma non capisco perché. Prendo in mano il telefono e rileggo per l'ennesima volta tutti i messaggi di Mattia. Ma cosa mi fa questo ragazzo? Lo odio ma nel frattempo mi fa venire le farfalle allo stomaco. Riccardo non mi dà queste sensazioni. Perché? Mi rendo conto che forse da Riccardo non ricevo le attenzioni che vorrei. Pensiero che cerco di cacciare subito. Lui e io stiamo bene: passiamo le nostre giornate a guardare film, leggere libri, fare passeggiate e ascoltare musica in macchina. Non litighiamo mai, mi protegge e asseconda ogni mio capriccio. Non ci facciamo scenate di gelosia. Non ci abbracciamo mille volte e non cerchiamo solo il contatto fisico. Anzi, quello proprio quasi mai. Il dialogo è molto importante. Parliamo spesso come due amici. Ops amici, ma noi non siamo amici. Riscaccio questi pensieri, poso il telefono in macchina, scendo e accendo una sigaretta. All'improvviso sento una strana musichetta, ci metto un po' a capire che è la nuova suoneria del mio cellulare. Lo prendo e noto con piacere di avere un messaggio. Sarà Ludovica che mi dice che è arrivata da Roberto e mi fa le mille raccomandazioni sul non farsi sgamare da Mattia. Decido di fumare la sigaretta con calma prima di leggerlo. In fondo è la prima del giorno e me la voglio gustare. Butto il mozzicone a terra, riprendo il telefono, leggo il nome del destinatario: è Mattia.«Mi passi a prendere?»
«Arrivo»
Il cuore mi batte a mille e in un secondo sono vicino a casa sua. Lo vedo arrivare, sguardo sempre un po' triste, ma col sorriso sulle labbra. Abita a due minuti dalla piazza in enormi palazzi marroni, sono le case popolari di Galliate. Il posto è un po' inquietante di sera, spesso si sente urlare dagli appartamenti, e davanti casa ha un boschetto, tutto buio, che mette l'ansia: ho sempre paura che esca qualche pazzo all'improvviso.
Scendo dalla mia Y bianca.
"Chiara che fai?"
"No ti prego guida tu io non me la sento, non mi piace guidare con la gente in macchina!"
Ride, e per fortuna non si accorge che nel frattempo sto tremando, ma non dal freddo.
Dio quanto è bello. Porta il solito berretto rosso, i jeans, una felpa grigia e il giubbino senza maniche, mi soffermo sulle sue mani, grandi e perfette. Non mi accorgo di averlo fissato per così tanto tempo e in un secondo ci ritroviamo di nuovo in piazza mercato. Abbiamo fatto il viaggio in silenzio. Certo! Io mi sono imbambolata per 10 minuti. Speriamo solo non se ne sia accorto.
Arrivano come sempre anche tutti gli altri, si ride e si scherza tutti insieme.
A mezzanotte lo riporto a casa, mi saluta con i tre baci e un pensiero strano mi passa per la testa. Scende dalla macchina ed istintivamente mi tocco le guance, come se volessi catturare quei baci in eterno.
Vado a casa e scrivo a Riccardo che sono tornata ma sbaglio ad inviarlo e lo mando a Mattia. Oh cavolo!
«Ok brava. Che fai?»
«Nulla, mi sono messa il pigiama e ora vado a dormire, domani mi aspetta un'altra bella giornata di lavoro»
«Ok buonanotte»
«Notte»
Mi corico sotto le coperte ma prima di addormentarmi penso a lui.
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Quanto ti ho sentito mio...Per tutto il tempo [COMPLETA]
ChickLit🔞ATTENZIONE LA STORIA CONTIENE SCENE DI SESSO Chiara e Mattia, l'uno l'opposto dell'altra. Lei, studentessa universitaria, vuole diventare una maestra ma la strada da percorrere è ancora lunga. Fidanzata da tanto tempo con Riccardo, in una relaz...