47.FUCK YOU

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"Finalmente sei arrivata" dice Mattia appena scendo dalla macchina.

È bello come sempre e per un attimo mi fermo a fissarlo dritto negli occhi, quello sguardo che mi fa mancare il fiato. È da un po' che non porta il suo berretto rosso, ultimamente ha sempre i capelli in ordine con un po' di gel. Nonostante sia solo marzo e le temperature non sono superiori ai 17 gradi, indossa solo una maglietta maniche corte color blu con una striscia gialla.

"Dove sei stata?" Carletto mi fa sobbalzare e mi distoglie dalle mie fantasie.

"Ero con Sabatino, era da tanto che non ci vedevamo!" Rispondo un po' scocciata per la sua invadenza. Più passano i giorni, più diventa morboso e ossessivo nei miei confronti. La nostra era una bella amicizia ma ora si sta trasformando in un incubo, devo sempre giustificare ogni mia azione. Quando uscivo con Mattia di nascosto, dovevo fingere di andare a casa, aspettare il messaggio di Riccardo che mi segnalava che Carletto fosse con lui e poi finalmente raggiungere il mio amato, perché spesso mi seguiva e si piazzava fuori casa mia fino al mio rientro.

"Cosa ti ho detto Carletto? Oh non ti fidi mai!" Lo rimprovera Riccardo.

"Be comunque ciao a tutti e scusate il ritardo" dico, facendo un cenno di saluto con il braccio.

"Chiara!" Mi chiama Antonia seduta in macchina con il cellulare in mano. "Vieni un secondo"

Un po' scocciata vado verso di lei "dimmi". Noto sul suo viso uno strano ghigno un po' malefico. È ben pettinata, truccata, indossa jeans e camicia. Credo sia la prima volta da quando sta con Mattia che la vedo un po' in ordine.

"Ma tu conosci un ragazzo di Romentino che si chiama Mauro Osnaghi?" Chiede curiosa.

"Si perché?" Domando altrettanto incuriosita.

Nel frattempo scende dalla macchina e si mette di fianco a Mattia con una strana smorfia in volto. Noto che qualcosa tra loro non va bene, probabilmente avranno discusso, a stento si guardano negli occhi.

"Così, lavora con me, ma ora è in ospedale perché degli albanesi l'hanno picchiato fuori da un locale a Novara" risponde stizzita.

"È un coglione" aggiunge Mattia accendendosi la sigaretta, spostandosi verso di me.

"Domani vado a trovarlo" istiga Antonia. Sembra aver voglia di litigare

"Se l'hanno menato ci sarà un perché...ha ragione Mattia è un coglione, ha trent'anni, è padre di un figlio che dicono non suo, e si fa canne dalla mattina alla sera oltre al fatto che è sempre al bar ubriaco" dico, raccontando quel poco che so e cercando di prendere le difese di Mattia, anche se so che non ne ha bisogno, e ironicamente aggiungo "Ti vedo interessata" .

"No, ti pare? solo curiosità, sembra bravo e poi è simpatico" dice, mentre gli suona il cellulare. Legge un messaggio, secondo me è lui, arrossisce e cerca di nascondersi da Mattia.

"Ma è fidanzato?" Continua a farmi domande mentre Mattia sbuffa e Riccardo guarda perplesso Carletto, probabilmente notano anche loro uno strano atteggiamento.

"No...oh mai sei proprio curiosa! Nascondi qualcosa?" Dico con un po' di sfida e malignità.

"Ma smettila, cosa dici?" Abbassa lo sguardo come per deviare la risposta, poi, attacca " non sono mica come te e Mattia che mi nascondete qualcosa!"

E Scuotiamo la testa entrambi senza rispondergli, anche se sappiamo che è la verità.
Mattia si avvicina a lei, la prende per un braccio e cominciano a discutere non capisco bene di cosa, ma questo per loro è l'inizio di lunghe e intense serate a litigare.

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Ogni giorno che passa la loro storia sembra andare in frantumi, non capisco bene cosa sia successo o cosa stia succedendo. Vedo Mattia stanco e afflitto. Antonia serena e beata nonostante le discussioni quotidiane. Ultimamente, quelle poche volte che la vedo, è sempre truccata, con nuovi colori ai capelli. Spesso si presenta solo Mattia, sostenendo che lei non aveva voglia di uscire. Mi dispiace vederlo così nervoso: per quel poco che posso cerco di stargli vicino, è difficile fingermi amica quando in realtà vorrei saltargli addosso, sbatterlo al muro e baciarlo fino all'alba. Tempo fa avevo giurato di restargli al suo fianco se la vita gli si rivoltava contro e proprio come nella canzone degli articolo 31 "fuck you" mi ritrovo qui ad assecondare ogni suo malumore.

Asseconderò ogni tua perversa inclinazione,
Proverò ad interpretare ogni tuo malumore,
Sarò pronta accanto a te quando verrà il momento,
Quando il tempo ti restituirà quello che hai dato...


Qualche giorno fa era il ventiquattresimo compleanno di Mattia, hanno fatto una sfuriata che mi sono spaventata. Io e Riccardo siamo rimasti basiti, urlavano parole incomprensibili, alla fine Mattia, distrutto e arrabbiato nero gli ha lasciato le chiavi della sua macchina e lei se n'è andata, non so dove. Quella sera ho dovuto accompagnarlo io a casa. Non ha detto una parola, solo un bacio sulla guancia, caldo e passionale come ogni suo bacio. Ma cosa sta succedendo? Riccardo sostiene che la loro storia sta per finire perché Antonia ha un altro, e crede sia proprio Mauro.
Ma non credo proprio: chi si innamorerebbe di un elemento del genere?
Poi figurati, Antonia che ha fatto di tutto per ottenere Mattia non se lo lascerebbe scappare con uno che conosce da poche settimane.

Quanto ti ho sentito mio...Per tutto il tempo [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora