35.QUANTO TI HO SENTITO MIO

290 57 48
                                    

Si dice che i ricordi arrivano all'improvviso e sono taglienti come una lama di un coltello, freddi come il ghiaccio ma dolci come una caramella di zucchero. Non li comandi, arrivano senza nessun preavviso e non riesci più neanche a levarli dalla mente.

Mancano poche ore dalla partenza, dovrò salutare le mie amate montagne e tornare alla realtà, ma solo per due giorni prima di ripartire nuovamente.
Sto cercando di scappare dalla mia vita, non voglio tornare a casa, non sono pronta a vederli insieme.
Maledizione a me, e alle mie insicurezze...avrei potuto essere io a tenerlo per mano, invece ho mandato tutto per aria, solo perché non ho saputo scegliere, non ho avuto il coraggio di dire la verità a me stessa e di confessare il mio amore.
Ora mi rendo conto che è tempo di ricominciare lentamente, senza troppi pensieri, con un unica domanda: perché tutto finisce?ma soprattutto perché tutto inizia? Perché? Con le persone più assurde, con quelle che se non conosci le eviti, con quelle che non funzionerà mai pure se per un istante ti è sembrato andare tutto alla grande, perché inizia? Non riesco a trovare una valida risposta e sento che ho sbagliato tutto, dal primo momento. Avrei dovuto dirgli che sono innamorata persa di lui, avrei dovuto baciarlo davanti a tutti, avrei dovuto dirgli di Ludovica, dovrei dirgli del ritardo...avrei dovuto dire e fare troppe cose, ma non ce l'ho fatta! Mi toccherà prendermi la testa tra le mani, convivere con il rimpianto, sentire il cuore esplodere a ogni suo pensiero...Mi toccherà ricordare di lui e sarà triste.

Come un poeta prendo una biro tra le mani, un foglio bianco, e sfogo ogni mio silenzioso dolore.

"Quanto ti ho sentito mio...
Misterioso cavaliere delle sere buie..
Dolce amore delle notti di passione...
Quanto ti ho sentito mio
Quando quella giovane stella curiosa brillava alta nel cielo
Intanto noi presi a far l'amore
A sfiorarci la pelle
Con mano ribelle...
Quanto ti ho sentito mio
Mentre cullavo il tuo straziante dolore...
Quanto ti ho sentito mio
Urlando in silenzio il mio arrivederci...
Ti aspetterò
Tra le notti insonni
Nel cielo grigio di città
Ti aspetterò
Mio infinito grande amore..."

Piango, non riesco a fare altro, le lacrime mi rigano il volto, bruciano, scorrono sulle guance rosse, sfiorano un labbro, dandomi un bacio salato.

Appallottolo il foglio, lo lancio dal balcone, ma, una forte folata di vento lo va volare addosso al mio petto, proprio vicino al cuore, già abbastanza ferito e sanguinante.

Lo apro, lo rileggo, mentre mi asciugo il viso, lo piego per bene e decido di metterlo nel mio diario segreto. Un altro triste ricordo.

Riccardo mi chiama " Chiara sei pronta?" E si affaccia dalla porta finestra.

"Eccomi prontissima!" Mento, entro, chiudo tutte le tapparelle, spengo tutte le luci, Carletto e Riccardo portano le valigie in macchina, do un'ultima controllata all'appartamento, chiudo la porta a chiave e mando un bacio al vento alle mie montagne.

*******************
Romentino è deserta, la temperatura è ancora alta, l'afa fa mancare il respiro.
Mi guardo intorno, i campi di grano che ad inizio agosto erano di un verde brillante, ora sono distese dorate, secche.
Percorro il cortile trainando la valigia e lo zaino sulle spalle, il cane mi corre incontro, scondinzola, è felice di rivedermi. Mi fermo a giocare due minuti con lui e a coccolarlo.
Mia nonna sull'uscio, vestita col solito grembiule rosso, mi fa un immenso sorriso. Sul balcone i miei genitori, hanno uno sguardo felice, mentre dall'altra parte del cortile mio fratello tira calci ad un pallone.

Eccomi nella mia quotidianità, nella mia casa, l'unico posto nel quale mi sento sicura e protetta.
Entro in casa, abbraccio i miei e corro in cameretta.

Vibra il cellulare.
«Chiara sei tornata? Ci vediamo»
È Mattia, la mia triste realtà, ma perché non mi lascia stare?

«Sono appena tornata, sono troppo stanca, non penso di uscire oggi, poi devo fare la valigia per il mare...»

«Come la valigia per il mare? Ma sei appena tornata dalla montagna»

«Vado 5 giorni in Toscana con Riccardo»

Dopo questo messaggio non risponde più.

Scrivo a Sabatino per avvisarlo che sono tornata ma che ripartiró nuovamente; gli scrivo di Mattia e Antonia, cercando di mostrare freddezza e nel frattempo gli chiedo come va in Calabria. Mi richiama all'istante.

"Chiara, che cavolo hai combinato?? Come hai potuto farlo mettere insieme a quella scema? Tu dovevi lottare, voi siete fatti per stare insieme...perché non l'hai fatto? Perché non hai trovato il coraggio? Comunque ora come stai?" Borbotta, senza prendere fiato, senza neanche salutarmi.

Ci metto un po' a rispondergli, le sue parole sono vere e fanno male. "Saba, ho un ritardo..." mentre sfioro il ventre, e guardo una foto mia e di Mattia appesa all'armadio che mi ruba un sorriso.

"Cosa? Chiara...merda..." la sua voce è preoccupata.

"Ho paura di essere incinta, l'ultima volta che abbiamo fatto l'amore si è rotto il preservativo..." dico, ammettendo il mio timore.

"Devi dirlo a Mattia, fregatene se anche Antonia ha un ritardo, pensa a te!!" Sembra che il suo tono si stia addolcendo.

"No, non ne sono sicura...e poi vedrai è solo stress che mi sballa gli ormoni...poi con tutto l'alcool che ho nel corpo, altro che ormoni sballati" dico, cercando di convincere anche me stessa e cercando di ironizzare un momento drammatico.

"Chiara, ascoltami bene.." esclama Sabatino "adesso parti per questo assurdo e inaccettabile viaggio,ma almeno goditi cinque giorni di mare, rilassati, svuota la mente...quando torni ci sarò io ad aiutarti, prendiamo un test, e poi...deciderai cosa fare...tornerò tre giorni prima per te, te lo prometto, non ti lascio sola"

Un po' di magone mi coglie all'improvviso "grazie...mi raccomando Riccardo non deve sapere nulla, sono mesi che non faccio l'amore, quindi..." mi interrompo, non riesco più a continuare la frase "hai capito no?grazie!"
"Ho capito tutto fidati di me, stai tranquilla".









Quanto ti ho sentito mio...Per tutto il tempo [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora