"Rickyyyyy....esci!! Sei sempre in ritardo!" Grido al telefono mentre imbocco la sua via.
"Weeee bellezza al bagno! Va che sono già fuori...sei tu che non ci sei" ridacchia.
"Ahhbbbelloo... guarda che sfreccio davanti a te!" Nel frattempo abbasso il finestrino, fingo di passare senza fermarmi e gli faccio il dito, in simpatia.
Da quando non stiamo più insieme il nostro rapporto è decisamente migliorato. Riccardo è spiritoso, ha sempre voglia di ridere e scherzare, ci prendiamo in giro e bisticciamo. Siamo quasi sempre insieme, soprattutto nelle seratine folli in discoteca. È completamente un'altra persona, sto conoscendo un nuovo Riccardo, che quasi quasi, mi dispiace non averlo conosciuto prima.
Una sera, presi dalla pazzia, abbiamo fatto l'amore, ma a metà ci siamo interrotti, ridendo come cretini con lui che urlava "oddio è incesto, tu sei mia sorella" sono scoppiata a ridere fino ad avere mal di pancia.
Arriviamo nello studio del tatuatore. Ci sediamo in attesa su un divanetto di pelle bordeaux. Le pareti sono a strisce nere e argento, molto particolari. Davanti a noi un tavolino pieno di riviste di tatuaggi e piercing.
Riccardo ne prende uno a caso e comincia a sfogliarlo; è anni che vorrebbe farne uno, ma, essendo un eterno indeciso, non riesce a scegliere il disegno giusto, ha paura di stancarsene facilmente. Io invece non penso due volte, amo i tatuaggi, e ancor di più amo decorare la mia pelle di piccoli ricordi.
Da una porta rossa chiusa in fondo alla stanza proviene il rumore di una macchinetta per tatuaggi. Chissà se all'interno c è un uomo o una donna, cosa sta tatuando e dove.
L'attesa è lunga, probabilmente un lavoro molto complicato.
"Ci fumiamo una sigaretta nel frattempo?" Dico a Riccardo, che in un baleno, molla la rivista sul divano ed esce."Chiara dove lo farai il tatuaggio?" Dice curioso, mentre fa un tiro della sua marlboro.
"Sul piede sinistro" rispondo, guardando le macchine passare lungo la statale e per un attimo mi perdo nel passato, a quanto male ho fatto a Riccardo, e mi sento tremendamente in colpa.
"Hai capito cosa ti ho detto?" Esclama Riccardo, mentre amichevolmente mi da una piccola spinta facendomi balzare e interrompendo i miei pensieri "sveglia Chiara che tra un po' è primavera" ride.
"Spiritoso, cos'hai detto?" E lancio la sigaretta a terra, rotola e finisce in un tombino.
"Ho detto se sei scema o mangi i sassi! Sul piede dicono che fa malissimo!"
"Ma finiscila...anche sul collo doveva far male invece...è stata una passeggiata" e d'improvviso mi viene a trovare un nuovo ricordo. Era febbraio del 2007. Io e Mattia non eravamo ancora amanti, eppure qualcosa tra noi stava iniziando a prendere una forma diversa. Volevo a tutti i costi tatuarmi una rosa blu sul collo, con un cuoricino: la rosa simbolo dell'amore ma blu, forse già sapevo che amare significa soffrire, con di fianco un cuore rosso fuoco, la passione e il desiderio. Mattia mi portò dal suo tatuatore, in questo garage, un posto un po' malconcio. Mi fissò per tutto il tempo, mentre l'ago entrava e usciva dalla mia pelle tracciando meravigliose linee indelebili. Lo ricordo in piedi al mio fianco, curioso, a volte un po' preoccupato, continuava a ripertermi se era tutto ok.
"Chiara...basta pensare, entriamo, che il tatuatore è uscito"
Davanti a noi un uomo grande e grosso, pieno di tatuaggi giapponesi di carpe, spade, teschi. Avrà 35 anni, capelli castani con qualche sfumatura grigia. Ha un pizzetto lungo, sembra quello di una capretta. Fa un po' paura viste le sue dimensioni, ma appena apre bocca esce un vocino squillante incoerente con il suo fisico.
"Ciao ragazzi, datemi dieci minuti e sono da voi"
Annuiamo, e appena richiude la porta scoppiamo a ridere per quella strana voce.
"Chiara" dice Riccardo mentre appoggia una mano sul mio braccio e lo stringe "non te l'ho mai detto, ma sono felice di vederti sorridere, ultimamente non lo facevi più, eri diversa, spenta, distrutta...mi faceva paura vederti sempre ubriaca ed ero spaventato all'idea di vederti sempre con uomini diversi, a distruggerti dal dolore...Mattia era l'unico a farti brillare gli occhi, solo le notti che dovevi andare da lui eri veramente felice...non capisco cosa vi blocca...e non capisco perché tu...dopo aver sofferto e lottato per tutto questo tempo...hai deciso di mollare tutto...perché mollare un amore vero? Ma soprattutto perché hai combattuto con tutte le tue forze per stare a galla, ma restare sempre fuori dalla scena, a fare la spettatrice, nascondendo e sopprimendo il tuo amore?"
Mi lascia senza fiato, non so più cosa rispondere, ma sento gli occhi riempirsi di lacrime.
"Sono una stupida Ricky ecco il perché!" E mi asciugo una lacrima che lenta mi scivola sulla guancia.
La porta rossa si apre nuovamente, questa volta esce per prima una ragazza seguita da un ragazzo, entrambi si guardano a uno specchio ovale appeso di fianco alla porta, che nonostante la grandezza noto solo ora, alzano la maglietta e scoprono il fianco. Hanno fatto lo stesso tatuaggio, un cuore alato con all'interno le iniziali. Si baciano. Sono innamorati, li invidio un po'. Se ne vanno abbracciati, spensierati e felici.
"Allora, eccomi a vostra disposizione...chi si deve tatuare dei due?" Dice il tatuatore.
Timida alzo la mano.
"Sai già cosa fare?" Chiede.
"Si...allora vorrei una stella con all'interno la lettera L, l'iniziale di mio fratello, il mio primo desiderio più grande....e sotto altre tre stelline...altri tre desideri...l ultima più piccola, non si è mai avverato"
"Benissimo...bello, molto semplice ma chiaro...lo preparo, ma purtroppo fino al 19 maggio non ho un buco, va bene lo stesso?"
Mi sento gelare, quella notte di due anni fa, tra il 18 e 19 maggio facemmo per la prima volta l'amore Mattia e io: il fato.
"Quindi ti segno?" Dice attendendo una mia risposta.
"Non potevi scegliere data migliore" rispondo.
"Che nome metto?"
"Chiara"
"Ok Chiara, ecco il bigliettino, ci vediamo tra tre mesi, il 19 maggio alle ore 16 in punto"
Esco felice come una bambina che ha appena ricevuto una caramella.
"Ricky, tu verrai con me...appuntatelo" dico.
"Vedremo" risponde e mi stringe a sé. "Sono felice che stai tornando la Chiara sognatrice di un tempo."
STAI LEGGENDO
Quanto ti ho sentito mio...Per tutto il tempo [COMPLETA]
ChickLit🔞ATTENZIONE LA STORIA CONTIENE SCENE DI SESSO Chiara e Mattia, l'uno l'opposto dell'altra. Lei, studentessa universitaria, vuole diventare una maestra ma la strada da percorrere è ancora lunga. Fidanzata da tanto tempo con Riccardo, in una relaz...